134. STORIE DAI BORGHI: GLI SMS DEI CITTADINI USATI PER IL TURISMO.

“Forse nuove patrie e comunità di riferimento devono essere inventate per uscire dall’apatia, dalla rassegnazione e da una sorta di vocazione alla sconfitta”. Una frase fra le molte, meritevolissime, di un grande libro di Vito Teti: si chiama “Quel che resta. L’Italia dei paesi, tra abbandoni e ritorni” (Donzelli). E’ una delle analisi più compiute e insieme poetiche su cosa significhi spopolamento, su cosa significa il culmine attuale di quella che abbiamo chiamato strategia dell’abbandono.
Leggetelo. E poi leggete questo articolo. Una pista ciclabile e , certo, opere che incrementano il turismo. E la ricostruzione? I soldi donati dai cittadini con gli sms erano per i paesi crollati, non per la ciclabile. Non ci sono case, non ci sono casette. Ci sono roulottopoli spontanee, come a Muccia. Ci sono macerie. E con i soldi si pensa al turismo?
Qui sotto le parole di #genzianaproject
“Ci provano davvero. Non che non lo sospettassimo. Del resto avevamo denunciato questo piano diabolico nei giorni scorsi. Ma l’ulteriore conferma arrivata da poche ore segna un nuovo vergognoso atto delle istituzioni, in questo caso la Regione Marche, a danno dei terremotati. Parliamo ancora dei fondi raccolti con gli Sms solidali, quelli donati attraverso il numero 45500. Alle Marche spettano 17,5 milioni di euro dei 31 milioni complessivi. E di questi ben 5,5 milioni andranno, ora è ufficiale, alla pista ciclabile che dall’Abbadia di Fiastra arriverà a Sarnano. Questa è la proposta, assurda e inconcepibile, che la Regione inoltrerà alla commissione dei garanti, istituita a livello nazionale per vigilare sul corretto utilizzo dei fondi. Fondi che, come detto, verranno spesi principalmente per la prima parte della pista ciclabile ad anello Civitanova-Sarnano: per la precisione 5 milioni e 450 mila euro.
Gli altri interventi proposti sono poi il recupero della grotta sudatoria di Acquasanta Terme (3 milioni), l’ammodernamento della Valdaso (5 milioni), la realizzazione di 7 elisuperfici attrezzate per il volo notturno ad Acquasanta Terme, Montegallo, Montemonaco, Comunanza, Visso, Montegiorgio e Fiastra (1 milione e mezzo). Poi l’adeguamento sismico e funzionale della scuola “Giuseppe Rizzi” di Montegallo (250mila euro), la nuova area per le attività economiche nello spazio dell’ex Park Hotel a Visso (2 milioni), la nuova scuola di Pieve Torina (250mila euro). Le proposte, nonostante l’opposizione di alcuni sindaci o loro delegati, sono passate a maggioranza.
E così, a meno di uno stop imposto dal comitato nazionale dei garanti, si proseguirà nel prendere in giro le popolazioni terremotate e la generosità degli italiani che tutto pensavano tranne di finanziare, in un momento in cui ancora si lavorava per estrarre le persone dalle macerie, un percorso per turisti amanti delle due ruote. Le tantissime persone che, nelle ore successive alle scosse del 24 agosto scorso, non si sono tirate indietro, ne siamo sicuri, avevano in mente altri obiettivi. Credevano, giustamente, che quanto da loro offerto andasse ad alleviare, almeno un po’, le difficoltà di chi nel sisma aveva perso tutto. Perché se da un lato è vero che tutti i fondi raccolti con gli Sms solidali, non devono essere utilizzati in emergenza dall’altro la loro finalità è stata chiaramente spiegata e ribadita più volte: «queste somme servono a finanziare gli interventi di ricostruzione nei territori». Lo diciamo perché, mentre osservavamo da vicino lo sforzo degli eroici soccorritori e facevamo il nostro lavoro di fotografi, siamo stati noi stessi ad invitare amici e parenti a mandare questi messaggi. Lo abbiamo fatto credendo di essere utili. Di aiutare. Poi, come in un brutto film, è arrivata la Regione Marche. Ora provate voi a spiegarci, perché noi veramente non ce la facciamo, cosa abbia a che fare una pista ciclabile con il terremoto e la ricostruzione. Spiegatecelo bene, cercate di convincerci. Oppure fate la sola cosa sensata: vergognatevi!”
Da parte mia un invito, che viene da Teti che a sua volta cita Bruce Chatwin (Le vie dei canti): Solvitur  ambulando, camminando si risolve. Andate, camminate, fate crescere la vostra sana, fattiva indignazione. Non limitatevi a scriverla su un social. Moltiplicatela. E, potendo, fermiamoli.

2 pensieri su “134. STORIE DAI BORGHI: GLI SMS DEI CITTADINI USATI PER IL TURISMO.

  1. ciao Loredana, ti seguo da parecchio tempo anche se non sono mai intervenuto con uno scritto. Questa vicenda del post terremoto e soprattutto come si sta sviluppando mi fa veramente incazzare e vorrei tanto poter fare qualcosa di concreto,ma sopravvivo con 500 euro a mese di pensione di invalidità. Quello che mi chiedo è se qualcuno dei tanti politici che siedono in parlamento non si sente sprofondare dalla vergogna quando si guarda allo specchio la mattina,ma ho parecchi dubbi in proposito. Ti saluto con simpatia così come sono vicino con il pensiero a tutta la popolazione che continua a subire oltraggio da chi invece li dovrebbe tutelare. Stefano

  2. La pista ciclabile è un obiettivo non proprio recente nelle Marche:
    https://picchionews.it/attualita/con-la-bici-dallumbria-al-mare-delle-marche-presentato-il-progetto-il-quadriciclo
    a cui “ha dato un contributo al progetto” l’arch. Sandro Polci, che nel suo recente saggio uscito qualche giorno fa
    http://www.ansa.it/sisma_ricostruzione/notizie/2017/07/03/futuro-borghi-non-e-comera-dovera_e7a75785-a89a-46a8-aa81-ea07b4619cd0.html
    sostanzialmente invita a ricostruire nelle comunità del cratere solo i cimiteri.
    Che avrà mai da raccontare questo architetto alla conferenza Epicentro, considerata la mission del progetto, al Montelago Festival il 5 agosto? Probabilmente gli organizzatori non sapevano un po’ di cose quando l’hanno chiamato…
    http://www.montelagocelticfestival.it/it/eventi/epicentro/
    E i sei eliporti? È probabile che potranno essere un giorno funzionali al gasdotto che passerà lungo la faglia, per ragioni di sicurezza e/o per far atterrare qualche magnate russo del petrolio… Fantascienza? Si vedrà…

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