LA FAVOLA DEL MARTEDI'

Long ago
there were three pigs
Little handsome piggy-wigs
For the big, bad very big very bad wolf
They didn’t give three figs

C’era una
volta un gioco. Anzi. Un videogioco satirico. Si trova(va) sul sito Molleindustria. Si chiamava Operazione pretofilia. Liberation ne ha
parlato su Ecrans, il suo portale di
cultura.

Number one
was very gay
And he built his house of hay
With a hey hey toot
He blew on his flute
And he played around all day

C’era una
volta il capogruppo dell’UDC, onorevole Luca Volontè, che già si scagliò contro
il videogioco Rule of Rose. Nel caso
del gioco in questione, Volontè chiese
dunque
al Ministro dell’interno, al Ministro per i beni e le
attività culturali e al Ministro delle comunicazioni quali provvedimenti
intendessero prendere in merito al balletto "Messiah Game" presentato
alla Biennale di Venezia. Ed al giochino medesimo, appunto.

 Number two
was fond of jigs
And so he built his house with twigs
Heigh diddle-diddle
He played on his fiddle
And danced with lady pigs

C’era una
volta Paolo Naccarato, sottosegretario alle Riforme
Istituzionali ed ai Rapporti con il Parlamento. Che a proposito del balletto
sottolineò l’autonomia della Biennale. Ma a proposito del giochino  annunciò di aver allertato la polizia postale.

 Number
three said "Nix on tricks
I will built my house with bricks"
He had no chance
To sing and dance
‘Cause work and play don’t mix

C’era una
volta l’Avvenire. Che mise  in fila il
videogioco, il balletto e la mostra bolognese
e dedusse: "Qui non siamo di fronte ad episodi singoli, ma ad una
strategia perseguita scientificamente e con ogni mezzo per distruggere dalle
fondamenta la civiltà, la morale e la fede cattolica" .

 Ha ha ha!
The two little
Do little pigs just winked and laugh, ha ha!

 C’era una
volta Paolo di Molleindustria. Che racconta tutto a Rekombinant. E scrive fra l’altro: “Il credente è spesso convinto
di avere una sensibilità più sviluppata di quella di un ateo. Si sa, per noi
senza dio tutto si riduce a concetti gelidi come il dna e le concatenazioni di
cause ed effetto. Non si pone il problema che una persona possa essere
intimamente ferita anche da altre
cose. Per esempio da dichiarazioni come quelle dell’onorevole Luca Volontè a
proposito del suicidio di un ragazzo gay preso di mira da compagni omofobici:
"Disgustoso strumentalizzare, come fanno alcuni omosessuali politici, la
morte del ragazzo, vomitevole trasformare una tragedia giovanile, figlia del
bullismo e della superficialità educativa, in uno spot pro-gay".

Who’s
afraid of the big bad wolf
Big bad wolf, big bad wolf?
Who’s afraid of the big bad wolf?
Tra la la la la

Larga la foglia, stretta la via, dite la vostra, che ho detto la mia.

11 pensieri su “LA FAVOLA DEL MARTEDI'

  1. L’on. Volontè: un uomo dal cognome francemente eccessivo. Per una visione d’insieme della sua opera, del suo pensiero e dell’opera del suo calzolaio, cliccare qui.

  2. Di “Messiah Game” sono stato testimone oculare, come ho raccontato di là da me. Davvero nulla di blasfemo o di offensivo. Anzi, forse, un sospetto di furbizia nella scelta del titolo. Se il balletto si fosse chiamato “Pomeriggio di un’ostrica” nessuno si sarebbe accordo di nulla, nemmeno Volonté.

  3. qui sopra:
    francemente=francamente
    ultriori informazioni per partecipare al gioco trova e scarica anche tu Pretofilia qui

  4. “Qui non siamo di fronte ad episodi singoli, ma ad una strategia perseguita scientificamente e con ogni mezzo per distruggere dalle fondamenta la civiltà, la morale e la fede cattolica” mi sembra un’affermazione che a un tempo sottovaluta la (pretesa) civiltà cattolica e il suo (preteso) scientifico nemico. Strano strano.

  5. Ciao. La cosa non è finita. Il gioco si è diffuso a macchia d’olio fino ad arrivare sulla piattaforma di blogs noblogs.org.
    Nel giro di una notte, qualcuno (non si capisce ancora chi) ha telefonato al provider e chiesto l’oscuramento di tutti e 700 i blog presenti. Dopo una giornata di down, noi, del collettivo che gestisce la piattaforma, abbiamo aggirato il blocco, ma ancora non riusciamo ad avere una risposta chiara sui motivi e sull’origine della censura. La cosa è molto grave perché sempre di più le minacce alla libertà di espressione e di comunicazione passano attraverso l’informalità della comunicazoine tra un provider e un non ben specificata autorità.
    maggiori info:
    http://cavallette.autistici.org/2007/07/611

  6. STANOTTE DIO HA TELEFONATO IN AMERICA
    autistici/inventati, noblogs, pretofilia e la censura
    Ieri vi raccontavamo del caso e della censura di Molleindustria e del gioco satirico pretofilia: accusato di pedopornografia da un’interrogazione parlamentare, il gioco è stato rimosso dal sito di molleindustria a pochi giorni dalla sua pubblicazione.
    I mirror sono subito spuntati come funghi come è giusto e naturale che i funghi spuntino; e il gioco è stato pubblicato anche su alcuni blog di Noblogs.org.
    Dopo il caso scoppiato la minaccia era nell’aria e dire che non ce l’aspettavamo sarebbe una menzogna: ma di certo non ci aspettavamo che a bloccare tutta Noblogs (e quindi tutti i blog che centinaia di persone usano per comunicare) giungesse di notte la voce di uno tanto in alto. Proprio quello la’ in alto.
    Stanotte infatti Dio ha telefonato in America, per la precisione al provider che ospita il server di Noblogs, e con tono imperioso ha intimato di chiudere il servizio. Non disponendo di fax su nei cieli, l’onnipotente ha ritenuto che la sua voce potesse bastare a ottenere l’effetto desiderato, ma ha compiuto l’errore di sempre: non ha fatto i conti con i miscredenti.
    Noi, che oltre a essere autistici siamo scettici per natura e se non vediamo non crediamo, aspettiamo invece una prova concreta, una comunicazione ufficiale. In attesa che l’altissimo scenda giù dai cieli e faccia mandare una materialissima lettera da qualche suo rappresentante in terra, siamo intenzionati a riaprire, appena ci sarà possibile, Noblogs con tutto (tutto) il suo contenuto.
    Nel frattempo ci teniamo a sottolineare che secondo noi Pretofilia non ha niente a che fare con la pedopornografia e, anzi, è ottima satira che si schiera contro le violenze sui minori accusando semmai chi quelle violenze vuole metterle a tacere: d’altra parte ultimamente le frecciate alla chiesa e ai preti pedofili non sono mancate (da South Park al Vernacoliere.
    Per questo, per rivendicare il diritto alla satira e alla libertà d’espressione, invitiamo tutt@, sapendo che le grane non mancheranno, a mirrorare il contenuto e a pubblicare il link tra i commenti su cavallette.
    E se l’ira del signore dovesse abbattersi su tutt@ noi, non temete: i file circoleranno sempre e comunque sulle reti p2p:
    mininova.org

  7. p.s. mi permetto di ironizzare sull’argomento perchè non ho bisogno di contradditorio per operare dei distinguo.So molto bene che il sette per cento dei sacerdoti sono dei supereroi

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