La domanda che, regolarmente, chiude ogni presentazione del libro (qui la bellissima recensione di Antonella Beccaria per ThrillerMagazine) è: “tutto questo accade per le ingerenze del Vaticano sulla politica italiana?”. La risposta della vostra eccetera, altrettanto regolarmente è: “No. Accade, semmai, perchè una fetta più che considerevole della politica italiana non è in grado di rappresentare lo Stato laico davanti al Vaticano”.
Ergo, qui si sposa la posizione espressa da Carmilla su quella che viene incredibilmente definita la “censura” a Ratzinger.
Chiosa affidata a Constantin Costa Gavras, su Repubblica di oggi:
Sarà abituato alle polemiche. Anche Amen è stato contestato…
«Il Vaticano mi ha denunciato, ma ho vinto la causa. Chissà se avrei vinto con il papa attuale, è così bravo nell´uso dei media, ogni giorno una notizia. Quando ha detto che l´unico Dio è il suo non potevo crederci. A proposito di progetto europeo, dico che dev´essere il contrario di questo tipo di imposizioni».
oppure
una fetta più che considerevole della sinistra non è in grado di rappresentare lo Stato laico
no?
buone cose
In realtà credo che Costa Gavras spendesse male la sua incredulità. Quando Ratzinger dice che l’unico vero dio è il suo, dice una cosa sì terribile, e che presuppone (o prefigura) notti di San Bartolomeo e roghi e Inquisizioni e stragi d’infedeli e deportazioni e conversioni coatte, e tutto il vastissimo repertorio d’orrori che la religione ha disseminato nella storia umana, trovando per paradosso ancora un mucchio di gente pronta a baciare quelle mani grondanti di sangue, ma quella cosa è perfettamente coerente con l’idea di religione monoteista, che è intimamente intollerante, costitutivamente soverchiatrice. Nel pantheon dei Romani, i quali accettavano ogni divinità del loro vasto impero, il dio dei cristiani non poteva starci, perché partiva dal presupposto che tutti gli altri sono “dei falsi e bugiardi”, idoli insomma. E se credi in un dio, ovviamente non puoi credere allo stesso tempo anche nell’esistenza degli altri. Il relativismo è già una forma di ateismo, vivaddio (detto ironicamente). Manitù e Vishnu e Allah e Yahvé e Quetzalcoatl si danno la mano solo quando, finalmente, li riconosciamo tutti per morti e sepolti, affascinanti figurette mitologiche inventate dall’uomo.
per Bassini: il problema è che in altri paesi anche la destra rappresenta lo stato laico. Senza citare la solita Francia, persino in Spagna i popolari che erano scesi in piazza con il clero oggi dicono che non toccheranno i matrimoni gay