ALLA LARGA?

Passeismo4 Dunque: piccola riflessione a margine del già assai sviscerato commento che si trova un paio di post più sotto. Scrive Giorgio Di Costanzo:

“Cari amici, perchè perdete tempo ed energie a mandarvi messaggi in codice, inutili oscenità, ammicchi vari, birignao insopportabili (se non si è Bene o Arbasino)… La vita è breve: se continuate a sprecarla annusando Moresco, Biondillo, Benni, la Mazzantini e Melissa o gli americani (del duo Fasano-Einaudi)non resterà spazio per letture necessarie… Nelle prossime settimane promettetemi di cercare e leggere "Il porto di Toledo" di Anna Maria Ortese e i racconti di James Purdy e John Cheever (andranno bene anche Capote e Flannery O’Connor, Carson Mc Cullers e Cechov, K. Mansfield e "Il ragazzo morto e le comete", Uwe Johnson, Giovanni Comisso e Dolores Prato, Juan Rodolfo Wilcock e Amelia Rosselli). Vi prego, state alla larga dagli italiani (specialmente viventi!) Non leggete regolarmente "Lo straniero" di Fofi? Ci avrei scommesso…”

Alle numerose e interessanti risposte già ottenute, vorrei aggiungere la mia: non ripeterò dunque, come altri hanno giustamente fatto, che è molto possibile che gli autori su elencati entrino comunque nelle letture di chi frequenta questo blog (o ci siano entrati e siano stati poco graditi). Dico però che molti dei nomi fatti da Giorgio Di Costanzo sono nomi che si ritrovano alquanto frequentemente sulle pagine culturali dei quotidiani e nelle sedi, diciamo, fin qui deputate. Insomma, se è assolutamente possibile che qui si discuta anche, per dire, della Mansfield, è, dati alla mano, lievemente meno usuale che su carta si approfondiscano molte tematiche che nei cosiddetti Litblog sono invece frequenti.
Per esempio: non mi sembra che si discuta molto, nelle solite sedi deputate, del fatto che, grazie ad una valorosa libraia, Marina Warners, ad Amsterdam è uscita Kort Italiaans, raccolta di venti racconti brevi di autori italiani fin qui non tradotti in Olanda (su Maltensenarrazioni trovate la notizia per esteso).
Ancora: non mi sembra che, nelle sedi medesime, si trovi traccia di questa iniziativa.
E per finire: perché mai bisogna stare alla larga dagli italiani viventi salvo poi, come nel caso di Goliarda Sapienza, glorificarli quando sono morti e quando sono stati santificati dai francesi?
Uffa.

UPDATE:
Su Carmilla, Valerio Evangelisti risponde alla risposta di Silvia Dai Pra’. Giorgio Di Costanzo ci perdonerà se torniamo a parlare di viventi.

62 pensieri su “ALLA LARGA?

  1. Ti manderei le fotocopie del libro e ritagli stampa vari (centinaia di testate) di e su Patrizia, ma non so come. Puoi chiedere il mio recapito in giro… Per quanto riguarda le liste: L’eco della stampa “mi fa un baffo”. Da decenni fornisco (gratuitamente) a letterati VERI e NECESSARI tutto ciò che la stampaglia italiota scrive…. Giovanni Giudici (tanto per non fare nomi) come avrebbe potuto scrivere la prefazione a “Improptu” di Amelia Rosselli senza TUTTO quello che i gazzettieri nostrani avevano sfornato sul più grande poeta contemporaneo. Rosselli, intendo. Ogni bel gioco dura poco. Mi sono stufato. E vi lascio per sempre. Non prima di aver fornito qualche ulteriore “perla” sul curatore “ufficiale” dell’opera omnia di Anna Maria. Posticipa di ben 2 anni la “partenza” di Maria, la sorella maggiore, convivente (1995 invece del 9 febbraio 1993); anticipa di un anno l’assegnazione del “Viareggio” per “Il mare non bagna Napoli (diviso con l’Ingegnere); interpreta male la sigla “L’Unità sett.”, da intendersi edizione settentrionale (non settimanale) 13 novembre 1957; Un refuso (che andava corretto) la data di nascita di Massimo Bontempelli: 1978; Garboli che recensisce “Poveri e semplici” sulla “Fiera letteraria” il 7 settembre 1977 invece del corretto 1967 (anno dello “Strega”)… Gabriella Fiori, ingenuamente ripete alcuni errori di Farnetti in un testo uscito da Bollati Boringhieri e, mutuando una ridicola sigla di un francese trasforma la mia amica in un acronimo: AMO. Da rabbrividire! Una bibliografia compilata da Luca Clerici (studioso eccellente) e G. I. (in “Acme”, Annali della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, vol. LIV, fasc. I, gennaio-aprile 2001), nel I vol. delle “Opere” viene attribuita soltanto a G.I. e Luca Clerici letteralmente scompare! Bastava consultare “La lente scura” (Milano, Marcos y Marcos, 1991) per scoprire chi aveva fatto il lavoro di ricerca tra quotidiani, periodici e riviste…
    P.S. Fornisco (gratuitamente) materiale bio-bibliografico, rassegne stampa, ecc. riguardanti Anna Maria, Amelia e Patrizia.

  2. Si, confermo. Il dottor D’Ischia fornisce ampi ritagli anche sulla mia attività professionale dal 1980 in avanti. Con contribu-i- ti di Italo Kuhne, Peppino di Capri, Peppinello di Capua, Roberta Capua, Robert Capa, Agostino Marangolo, Rossella Mollo, Gianni Biondillo, (per la rima)Enzo Paolo Turchi, Pino Daniele, Daniele Pace, Panzeri, Pilas, Pilaf, Piaf.

  3. Spettatrice, credo che la restaurazione (*questa* restaurazione) sia una vera stronzata escogitata dalla setta con il minor numero di adepti che si ricordi: e fortunatamente inetta, incapace di far proselitismo. VMO ha dato alla finta tragedia dell’annichilimento intellettuale un finto pathos che spoglia la tragedia stessa e lascia intravedere la farsa. Credo sia un modo per trasformare in qualcosa di utile ( il comico) un’idea a dir poco inutile, così come era proposta: l’antirestaurazione come missione di purezza, un’altra necessità dello spirito. Leggo ora che l’esercito s’è schierato in Fanucci, bene.
    Giorgia, ma che scrivi? Dico sul serio…

  4. Io credo che la restaurazione sia un problema estetico, almeno Michel così mi disse una volta a unomattina, mi disse, “a Patrì, io te posso pure dà na bella sistemata ai capelli, ma guarda che er tempo passa pe tutti, e prima o poi dovrai fà i conti co la restaurazione, e allora lì so c***i!”

  5. Ivan,
    SUV:via, staI sminuendo l’im-pegno dei VMO. Sono gli unici rimasti a presidiare il fortino antirestaur-attivo. Gli unici con il volt al sol dell’Avvenire (quotidiano).
    Se la rel:i,gione antirestaurat-tiva ha troVato pochi ade-pti ha comunque compensato con la (Quì, Quò) QuA’lità. E i wumings colgono bene questo ris;petto. Io mi butto oltre (un balcone va bene?) e stimolo i VMO a definire aduso dei prof-ani le Karatte-ristiche antirestau-rattive.
    Mi sembra limitOnte un solo sentiero (o path o pac o pax), in omaggio al detto: uno, cento, mille, VMO. Miau-guro anche uno, unoemezzo, unoetrequarti, due ecc…sentieri e tende canadesi verso il full-gido sole antiRe-stau-Rat-ativo.
    Mi sto inonDando del loro alone e sto megl>io.
    Im-magino già lanti-re-sta-u-razi-Une delle spettatrici: la via mesta (o a metà o a meta o meta) verso l’ascolto dei Puri.
    Ivan, tu che anti-res-taurazione immagini per Te?
    besos
    Ps: Ivan non volermene, ma quando devo affrontare dei momenti difficili (e questo è un periodo Veramente difficile per una persona a cui voglio molto bene) butto fuori le tossine in forma di cazzate. Trovo sia piu’ utile delle somatizzazioni in forma di acidità di stomaco,forunculosi o dermatite.

  6. “Sparava, le leggi volavano per aria, amerai il tuo prossimo come te stesso, pum! In quella faccia di fesso, tu non ucciderai, pum! Su quell’ipocrita là davanti. Sparava sull’uomo, sulla Virtù, sul Mondo: la Libertà è il Terrore, il fuoco ardeva nel municipio, ardeva nella sua testa: le palle fischiavano, libero come l’aria, il mondo crollerà e io con lui, sparò, guardò il suo orologio: quattordici minuti e trenta secondi, non aveva più nulla da chiedere tranne una proroga di trenta secondi, giusto il tempo di sparare al bell’ufficiale così fiero che correva verso la chiesa; sparò sul bell’ufficiale, su tutta la Bellezza della Terra, sulla strada, sui fiori, sui giardini, su tutto quello che aveva amato. La Bellezza fece un tuffo osceno e Mathieu sparò ancora. Sparò: era puro, era onnipotente, era libero.
    Quindici minuti.”
    ( Da “La morte nell’anima” , Jean-Paul Sartre)

  7. Burp. Ecch..Orc.
    Ivan ma all’ora anche Sar-Tre era un antirestaura,Tore (…PERchè mi guardi così?).
    As:petta. Ti SPI.Ego.
    MO esco non aveva scritto:
    Glande, solo, lanciato, indipendente, sov L.ano (è il mio lettore di cinese che suggelisce)
    (?)
    Sar-Tre non scrive forSe:
    Spalò: era pulo, era onnipotente, era libeLo. (semple stesso letto-lè)
    (?)
    Sembla (scusate, mi libelo subito del cinEse) che MO esco abbia preso sPunto da Sar Tre.
    NO I,Van NO
    MO esco non AVEva CA’pito!!!
    Lui, SiCURA, mente ha TRA-visato!!!
    A-Hi
    AH-i

  8. Cara Loredana,
    ho scritto un libro credo molto divertente, puoi vedere la recensione su http://www.altissimavista.com
    ne puoi parlare sul tuo Blog?
    Tratta di amicizia, amore, sesso e vita, in linguaggio serio, ironico, poetico…
    Esempio di capitoli: Dell’amicizia, Delle donne degli amici, Delle donne sposate, Delle colleghe, Dell’approccio, Importanti aspetti tecnici, Della prima volta da dietro, Dell’amore platonico, ecc.
    Se credi posso inviartene una copia…
    Ciao
    Alo&Borz
    Delle donne e dintorni
    http://www.altissimavista.com

  9. ma state a rispondere a giorgio di costanzo come persona seria? E’ solo un un poveretto squilibrato, la sua omosessualità non importa.

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