Scrisse, nel 1817, Samuel Taylor Coleridge:
“… venne accettato, che i miei cimenti dovevano indirizzarsi a persone e personaggi supernaturali, o almeno romantici, ed anche a trasferire dalla nostra intima natura un interesse umano e una parvenza di verità sufficiente a procurare per queste ombre dell’immaginazione quella volontaria sospensione dell’incredulità momentanea, che costituisce la fede poetica”.
Ecco. A volte, apro il giornale e penso di leggere un romanzo di fantascienza.
Più che altro in questo caso direi romanzo dell’orrore.
Sempre in tema di censura segnalo quanto è accaduto a Savina Dolores Massa, autrice del romanzo “Mia figlia follia”.
E’ la stessa Savina a raccontarlo nel suo blog:
Mia figlia follia allontanata da “Sfogliare con classe”
http://savinadoloresmassa.splinder.com/post/24420784/mia-figlia-follia-allontanata-da-sfogliare-con-classe
Una cosa bisogna dirla: quando andavo alle scuole medie, negli anni ’90, mi è capitato di avere sottomano dei libretti di educazione civica, che erano delle antologie di testi e analisi su questioni delle attualità, e in almeno due casi i capitoli dedicati all’Italia contemporanea sembravano davvero dare ragione a questi parlamentari di destra. Va da sé che i testi di cui parlo non figurano tra quelli messi all’indice oggi (un elenco di nomi era presente sull’Unità), che invece sono libri di storia.
Questa è una faccenda che va avanti da anni: andavo al liceo, c’era il governo Berlusconi II e già allora si parlava di modificare i libri di storia rei di ignorare le foibe, e a quasi dieci anni di distanza siamo ancora allo stesso punto. La differenza è che i berlusconiani di oggi sono più aggressivi – perché più disperati – quindi potrebbero anche cercare di imporre sul serio la censura o il controllo preventivo sui contenuti, con il risultato di rendere DAVVERO ideologici testi scolastici che magari ora non lo sono.
Intanto, questa polemica mi fa temere che la questione scolastica finirà come quella della magistratura: l’assalto all’indipendenza dei giudici da parte di Berlusconi e co. ha fatto sì che buona parte della sinistra, per difendere la magistratura, abbandonasse ogni volontà di riformarne il funzionamento, che oggi al di là di tutto è davvero malandato. Allo stesso modo, l’attacco ai contenuti dei libri scolastici imporrà la loro difesa, dimenticando che un problema reale c’è, e non è l’ideologia, ma la qualità: moltissimi libri adottati nelle scuole fanno veramente schifo per come sono scritti, non per quello che c’è scritto. Un problema che, in tutta la discussione su
(scusate, per errore ho inviato il commento prima di completarlo)
… un problema che, in tutta la discussione sulla riforma dell’istruzione, non è mai emerso.
Segnalo sullo stesso tema l’editoriale di Concita De Gregorio di oggi:
si era perso il link:
http://concita.blog.unita.it/l-indice-della-destra-1.282551
Penso che la storia recente non dovrebbe trovare spazio nei libri di storia scolastici. Non c’è il distacco per poterla ritrarre e trasmettere alle giovani generazioni con la dovuta obiettività. Senza contare che non ci si arriva mai a farla… In ogni caso che questo faccia parte di un disegno revisionistico e manipolatorio più ampio, è quanto mai palese e allo stesso tempo molto preoccupante.
A me viene alla mente d’aver tra le mani un copione scadente, raffazzonato e scopiazzato
il problema esiste, esiste davvero, è la Carlucci che parla dei libri di storia e che pone il problema alla Gelmini. Fanta-storie!!!
forse è quando il giorno di san benedetto ho sentito gli operatori dell’informazione devoti al premier annunciare nei tg che lo stesso aveva inviato gli auguri al santo padre per l’onomastico che ho capito che ogni eventuale remora è stata buttata nel cesso e che tireranno dritti fino allo sfascio finale.Se fossimo su un treno cinematografico sarebbe quello di cassandra crossing(“non fa più fermate neanche per pisciare”)
il romanzo di fantascienza ce lo siamo fatto scrivere sotto gli occhii da anni – dormite collettive, alzate di spalle, corteggiamenti snob (?) al peggio
Ieri ero in centro a Milano a un aperitivo organizzato da uno degli autori di striscia la notizia che si candida con Pisapia e udite udite… c’erano anche le veline ad ascoltare roba di politica 😀
Maria, non capisco la battuta, a meno che non si voglia insinuare che qui si sostiene che le veline sono stupide. Anzi. Si è sempre sostenuto il contrario. Nella telefonata fiume di Ricci gli ho anche detto – cosa che dichiarava di non sapere e non sembrava interessargli troppo – che la maggior parte delle concorrenti al posto di Velina sono stralaureate.
Dunque, la battuta non ha ragion d’essere. Se era tale.
Avesse detto la Gelmini che c’è bisogno di improntare la didattica della storia su nuovi binari e nuove strategie, avrei avuto lo stesso l’effetto Coleridge.
Di cose che non vanno – in qualsiasi campo si voglia – ce n’è per i prossimi venti governi. Ma guardacaso tutti si impegnano soltanto a tirare fuori i discorsi da spot. Spot di destra o di sinistra sempre spot resta.
E rende basiti (F4) il fatto che la nostra ministra – assieme ai vari firmatari – possa anche solo pensare che i giovani di oggi vengano influenzati ideologicamente dai manuali di storia.
All’orrore e alla fantascienza dobbiamo aggiungere la commedia svitata…
Cara Lipperini, ti volevo aggiungere che l’autore di Striscia che si presenta con la lista di Pisapia ha sostenuto tra l’altro di essere il più moderato degli autori del programma… Insomma c’era una grande aria di “Hasta la victoria siempre”…
Beh, non avevo dubbi. Quando ci sarà la rivoluzione in italia, ci saranno senz’altro i condottieri di striscia a guidare l’armata rossa. E finalmente avremo il gabibbo presidente. Sono stati molto astuti a dissimulare così bene negli ultimi 25 anni, ma io me ne ero accorto. Lenin gli fa una pippa a questi…
Intanto però ho capito anche come fa a perdere pisapia.
L.
Maria, tu che sei così in confidenza, potresti dire non solo all’autore di Striscia ma a Striscia tutta che occupassero le loro serate in modo più proficuo? Non si sente la loro mancanza in rete, sai?