E’ importantissima l’inchiesta, ma è importante anche il post scriptum. I Wu Ming ripropongono e ampliano i trenta punti diffusi su Twitter a proposito di quanto avviene in Nord Iraq. Ma chiudono i commenti per 72 ore, “per dare il tempo di leggere con calma e stimolare risposte meditate e, soprattutto, pertinenti”.
In questa strana non-estate, il tasso di rissosità nei social è stato ed è altissimo: qualunque sia la motivazione, prendersi, o riprendersi il tempo di pensare prima di scrivere è il primo passo da compiere. Altro da dire, al momento, non ho. Buon week end.
Grazie per la segnalazione, Loredana: ho letto tutto il corposissimo e documentatissimo articolo dei Wu Ming, zeppo di link.
Sarò davvero “décalé” (per dirla con i nostri cugini d’Oltralpe), ma sto sempre più rivalutando il “rumore del silenzio”, come ci chiedeva di ascoltare la mia insegnante di Educazione Artistica alle scuole medie per farci star zitti (solo molti anni dopo ho capito quanti suoni nascondesse il silenzio e quanto esso abbia da dire!). Dopo la follia degli slogan, culminata con la televisione, oggi siamo alla loro versione 2.0 (o 3.0!) con i social veicolati da computer, tablet e smartphone… d’accordo che non è il mezzo in sé a determinarne l’uso scorretto (il classico esempio del coltello da cucina vale sempre), tuttavia forse è ora che per sfogarci torniamo a farci una sana corsetta mentre per esprimerci sui social ripristiniamo la cara, vecchia regola di contare fino a 10 o 100 prima di scrivere, magari utilizzando quel tempo sospeso per reperire maggiori informazioni. Sono troppo rivoluzionario, troppo “vintage” (“old” sarebbe meglio dire!)??
visto che ancora non posso farlo su giap faccio il mio appello qui: non basta linkarlo su facebook, non serve farsi la doccia gelata… credo ci sia bisogno di sostenere questo tipo di lavoro, innanzitutto leggendo e approfondendo, e poi materialmente… loro “sono timidi” (immagino perchè non li conosco di persona”) ma sul loro sito si trova una moneta che raffigura thomas muntzer… clikkare da quelle parti vale molto! io lo ho fatto!
Caro andrea4d, avendo avuto la fortunaccia e il gran piacere di conoscerne un paio, posso assicurarti che i Wu Ming sono tutt’altro che timidi! Sono rigorosi, merce scomparsa dalla nostra vita pubblica e intellettuale da anni. Il loro (preziosissimo) lavoro “è come goccia che scava la pietra” mentre tutto intorno imperversano fiumi in piena che sanno solo far danni e clamore. Riusciranno nel loro intento? C’è solo da augurarcelo.