“In ogni favola c’è un cattivo, un eroe, una battaglia e una felice conclusione. Spiega il problema (identifica il cattivo). Introduci la tua azienda o il tuo prodotto (fai entrare l’eroe). Descrivi come la sfida è stata superata (racconta la battaglia). Riassumi la vicenda (dai un happy ending). Non serve raccontare una vera e propria favola, serve però includere chi, cosa, dove, quando e soprattutto come, dando una struttura narrativa che mantenga l’interesse del lettore”.
Questa è una delle regolette per la creazione di un case history ai fini del marketing aziendale. Mi piacerebbe che venisse usata per raccontare la situazione in cui ci siamo venuti a trovare, invece di seguire l’altrui favola. Insisto da oltre 18 mesi sul terremoto del centro Italia perché quello che è avvenuto dopo è un caso di storia perfetto, come ho provato dire infinite volte: la disgregazione di una comunità, l’indifferenza ai bisogni, lo scherno, persino, l’arrivo di altri che indossano il mantello dell’eroe promettendo che la situazione si risolverà. E ottenendo fiducia. Ora dovremmo essere al momento dell’happy ending. Invece, se si legge quanto scrive Mario Sensini su Sibilla on line, il nuovo decreto sul terremoto non risolve quasi nulla. E a quelli che hanno creduto nella favola cosa si dice?
“Approvato dall’Aula del Senato, il nuovo decreto sul terremoto inizia questa settimana il suo cammino alla Camera dei Deputati. In caso di modifica del testo uscito dal Senato, cosa che non si esclude. Il provvedimento dovrà tornare a Palazzo Madama per il secondo e definitivo via libera. Poche, rispetto alle attese della vigilia, le norme contenute nel provvedimento.
Poche correzioni
Il testo presentato dal governo Gentiloni prevedeva solo la proroga delle scadenze di fine aprile, ed in un primo momento la nuova maggioranza Lega-M5S ha tentato di rimpolparlo con una serie di altre misure studiate nelle scorse settimane anche insieme al Commissario, Paola De Micheli. Alla fine, nel decreto, sono entrate solo le norme sulla sanatoria delle gravi difformità edilizie e la regolarizzazione delle casette temporanee.
Le tasse dal 2019
Il rimborso delle tasse sospese, dal gennaio 2019, e in 60 rate, era previsto dal decreto originario di Gentiloni. Lo stesso la proroga dello stato di emergenza per il sisma, da agosto alla fine dell’anno, anche se sono stati tagliati i fondi per il suo finanziamento, da oltre 500 a 300 milioni di euro. La scadenza per la presentazione dei progetti di riparazione dei danni lievi è stata prorogata da fine luglio a fine anno.
Nuova soglia Soa
Sale da 150 a 258 mila euro la soglia di valore degli appalti che fa scattare i requisiti Soa per le imprese, mentre sono state rinviate di tre anni le rate dei mutui contratti dai comuni, così come le indennità di funzione maggiorate per i sindaci del cratere.
No alle modifiche ZFU
Non passano, invece, le norme che prevedevano l’esproprio delle aree dove sono state realizzate le Sae, come la proroga di due anni delle assunzioni a tempo determinato negli Uffici Speciali e nei Comuni (scadono a fine 2018). Nessuna modifica, contrariamente alle attese, per i meccanismi della Zona Franca Urbana.
Senza rottamazione
E resta irrisolta anche la questione delle cartelle esattoriali di Equitalia: rimanendo sospesa la notifica delle cartelle, i cittadini residenti nei comuni del cratere di fatto non possono accedere alla rottamazione. (M. Sen.)”