Ma anche: Mai dire mai. Ovvero, i Wu Ming stanno scrivendo (e hanno quasi terminato) “un romanzo che si svolge nel continuum temporale e storico di Q”. Uscita prevista, autunno. L’annuncio su Giap.
E’ proprio il caso che mi decida a leggere Q, allora.
(non glie ne fregherà niente a nessuno, ma alla presentazione del libro di Gaia De Pascale, WM4 e WM5 hanno detto che la maggior parte dei loro lettori è partita da Q per leggere poi i successivi; io sarò uno dei pochi che ha iniziato con Manituana per poi passare a 54…)
Anghelos, quindi eri anche tu, come me, alla presentazione a Bologna del saggio della De Pascale… bella serata, vero?
Beh, *Q* merita, visto che è iniziato tutto da lì !
“Q” è senz’altro il loro lavoro più geniale. Ha già 10 anni, e pur non avendo la complessità narrativa di “54” né la sperimentazione di “Manituana” è il loro romanzo più esplosivo, quello che attira i lettori e presumo diventerà popolare e un “classico”.
[Un po’ come “Norwegian Wood” per Murakami]
… siamo in attesa di “R “, allora 😀
a parte la battuta (tra l’altro scorretta, visto che non dovrebbe essere il seguito di “Q”), è una grande notizia. Buon lavoro WM.
Io comunque ho un po’ minacciato Wm4 in disparte, alla fine della serata di presentazione del saggio: se nel “seguito” di *Q* compare un Gert dal Pozzo calvo e con le maniglie dell’amore (vista l’età)… beh, insomma, eviterò di leggerlo!!
@ Anna Luisa, il protagonista di Q era già vecchio nella terza parte di quel romanzo, e se ne lamentava pure, per cui… 🙂
@ Anghelos, questo libro dovrebbe funzionare anche in piena autonomia, non sarà imprescindibile aver letto Q per capirlo, ma certo la conoscenza del romanzo precedente permetterà di cogliere molti più riferimenti. Per cui, il mio consiglio è di leggerlo.
Abbiamo cominciato questa nuova avventura un po’ più di un anno fa, in piena crisi-WM3, pochi giorni dopo la messa on line del memorandum sul NIE (en passant: coi 1684 download dell’aprile 2009, abbiamo superato quota 52.000).
Non avevamo mai scritto un romanzo collettivo in un anno e rotti, siamo in pieno “socialismo da caserma”, anche più del solito. Mobilitazione totale, riunioni continue, verifiche, riscritture etc.
De Andrè cantava: “A un dio fatti-il-culo non credere mai”, e invece è proprio quel genere di dio che noi, immancabilmente, finiamo per adorare 🙁 Siamo all’ultimo rettilineo, vogliamo arrivare all’epilogo per gli ultimi giorni di giugno, e dedicare all’editing il mese di luglio. Arrivo in libreria per ottobre-novembre, e buon decennale a tutti!
Aaahh, ecco perchè nella mia posta elettronica sono arrivati 4 numeri dello stesso Giap: sintomi da tracollo fisico imminente per eccesso di disciplina bolscevica !
Eh, non sei la prima a segnalarlo, finora siete in tutto 9. Allora ne approfitto per dare qualche info.
Dopo le prime segnalazioni, sbalorditi, abbiamo passato a pettine i “log” del nostro server, cioè abbiamo controllato tutte le azioni fatte dal software che spedisce Giap. [Per gestire la mailing list di Giap utilizziamo un programma GNU/Linux che si chiama Mailman].
Bene, a noi non risultano anomalie di nessun tipo. Come sempre, abbiamo spedito Giap una volta sola, ieri, alle ore 13:50. Così risulta dopo tutte le verifiche.
Per come funziona Mailman, del resto, è impossibile spedire lo stesso messaggio più volte, “per distrazione”. Una volta cliccata la casella che autorizza l’invio, la richiesta viene cancellata dalla coda di pubblicazione.
Il problema non è qui da noi.
Una delle ipotesi che abbiamo fatto è che uno dei destinatari avesse un worm nel suo programma di posta elettronica, un worm che ha ri-sparato Giap agli indirizzi di quella rubrica, come al solito simulando il mittente. Come dice la voce “Worm” su Wikipedia:
–
“Alcuni worm sfruttano dei bug di client di posta molto diffusi, come Microsoft Outlook Express, per eseguirsi automaticamente al momento della visualizzazione del messaggio e-mail. Tutti i worm più recenti effettuano la falsificazione dell’indirizzo mittente, creando un fastidioso effetto collaterale di proliferazione di messaggi.”
–
E’ un’ipotesi da prendere in considerazione. Anche perché, di quei 9, almeno 4 si conoscono tra loro, e questo farebbe pensare alla rubrica “infetta” di un loro conoscente comune. Quel che è certo è che l’invio multiplo non dipende da una nostra svista. Boh, vai a capire.
Io comunque consiglio a chi ha ricevuto Giap più volte e scarica la posta sul proprio computer anziché tenerla sul web un bello scan totale del disco rigido, così, per mettersi il cuore in pace…
Guglielmo, con te il numero di quelli che si conoscono tra loro sale a 5.
E se continuate a riceverlo anche oggi, si rafforza l’ipotesi che un computer infetto lo stia rispedendo. Noi non ce l’abbiamo più in coda di pubblicazione da almeno 23 ore. Siamo esclusi da ogni responsabilità.
WM1, senti, per curiosità, ma poi la tenete quella scena che mi raccontavi di Gert dal Pozzo che in una trance medianica incontra Eymerich? E quella cosa dell’astronave che emergeva dallo stretto dei Dardanelli in piena battaglia di Lepanto?
No, giusto per sapere…
😉
@ Barbara, non è importante che tu conosca i 9, è sufficiente che tu conosca una persona che ha spedito almeno una mail ai 9 (magari una mail a “catena di S. Antonio”, con tanti destinatari in carbon copy).
I worm si nutrono di questa cosa qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Sei_gradi_di_separazione
Anzi, è la rete stessa a nutrirsi di quella cosa lì.
–
@ Gianni
non sputtanarci le scene madri del romanzo, porcozzìo… 😛
Ma no, la vera scena madre è il Mostro di Fumo Nero che aggredisce i lanzichenecchi
😉
p. s. Stupenda notizia, io amo molto “Q”, e ho sempre sperato in qualcosa del genere.
“perché i disegni preparatori sono spesso più belli del lavoro finale e senza dubbio molto più interessanti ? Perché c’è molta più forza in quei tratti in conclusi, nei bozzetti, in certe idee sfumate, che nel risultato voluto e ottenuto dal pittore ?
Non ci sono dubbi sul fatto che il motivo di attrazione del bozzetto incompleto sia dovuto al suo carattere letterario, come se il quadro fosse raccontato attraverso aneliti interiori. Perché in quel momento i disegni sono ancora idee che fluttuano nell’aria prima di aggraparsi al salvagente finale. Sicuramente nei bozzetti vi è una narrazione del futuro dipinto, ma anche un ponte tra il quadro e le idee che lo hanno generato, i materiali della realtà che si fonderanno in esso. E lì vi sono anche i rapporti del pittore con la materia. Sono meglio i bozzetti del futuro quadro perché mostrano la sperimentazione, illustrano la ricerca, perché vi è in essi l’intera gamma di alternative e varianti su cui prevarrà uno, uno solo, l’unico risultato finale”
“ La bicicletta di Leonardo”- paco i. taibo II
Mi aggiungo alla lista di quelli che 2 giorni fa hanno ricevuto Giap per 4 volte nel giro di una quindicina di ore.
Ma sopratutto mi unisco al brindisi per il ritorno di Q !
Io con un imperdonabile ritardo volevo ringraziare ancora tutti i presenti alla serata bolognese, alzare il mio calice per il nuovo bambino di casa Wu Ming e fare un cin cin personale a WM1 per aver citato De André.
Alla prossima!
Gaia
Questo sito e gli strumenti esterni da esso utilizzati salvano sul tuo dispositivo dei piccoli file chiamati cookie per poter funzionare e per fornirti una navigazione semplice e completa.
Accetta Cookie
Scegli
cookie
cookie
Scegli quali cookie vuoi autorizzare, puoi cambiare queste impostazioni in qualsiasi momento. "Tecnici, essenziali" può causare il blocco di alcune funzioni.
E’ proprio il caso che mi decida a leggere Q, allora.
(non glie ne fregherà niente a nessuno, ma alla presentazione del libro di Gaia De Pascale, WM4 e WM5 hanno detto che la maggior parte dei loro lettori è partita da Q per leggere poi i successivi; io sarò uno dei pochi che ha iniziato con Manituana per poi passare a 54…)
Anghelos, quindi eri anche tu, come me, alla presentazione a Bologna del saggio della De Pascale… bella serata, vero?
Beh, *Q* merita, visto che è iniziato tutto da lì !
“Q” è senz’altro il loro lavoro più geniale. Ha già 10 anni, e pur non avendo la complessità narrativa di “54” né la sperimentazione di “Manituana” è il loro romanzo più esplosivo, quello che attira i lettori e presumo diventerà popolare e un “classico”.
[Un po’ come “Norwegian Wood” per Murakami]
… siamo in attesa di “R “, allora 😀
a parte la battuta (tra l’altro scorretta, visto che non dovrebbe essere il seguito di “Q”), è una grande notizia. Buon lavoro WM.
Io comunque ho un po’ minacciato Wm4 in disparte, alla fine della serata di presentazione del saggio: se nel “seguito” di *Q* compare un Gert dal Pozzo calvo e con le maniglie dell’amore (vista l’età)… beh, insomma, eviterò di leggerlo!!
@ Anna Luisa, il protagonista di Q era già vecchio nella terza parte di quel romanzo, e se ne lamentava pure, per cui… 🙂
@ Anghelos, questo libro dovrebbe funzionare anche in piena autonomia, non sarà imprescindibile aver letto Q per capirlo, ma certo la conoscenza del romanzo precedente permetterà di cogliere molti più riferimenti. Per cui, il mio consiglio è di leggerlo.
Abbiamo cominciato questa nuova avventura un po’ più di un anno fa, in piena crisi-WM3, pochi giorni dopo la messa on line del memorandum sul NIE (en passant: coi 1684 download dell’aprile 2009, abbiamo superato quota 52.000).
Non avevamo mai scritto un romanzo collettivo in un anno e rotti, siamo in pieno “socialismo da caserma”, anche più del solito. Mobilitazione totale, riunioni continue, verifiche, riscritture etc.
De Andrè cantava: “A un dio fatti-il-culo non credere mai”, e invece è proprio quel genere di dio che noi, immancabilmente, finiamo per adorare 🙁 Siamo all’ultimo rettilineo, vogliamo arrivare all’epilogo per gli ultimi giorni di giugno, e dedicare all’editing il mese di luglio. Arrivo in libreria per ottobre-novembre, e buon decennale a tutti!
Aaahh, ecco perchè nella mia posta elettronica sono arrivati 4 numeri dello stesso Giap: sintomi da tracollo fisico imminente per eccesso di disciplina bolscevica !
Eh, non sei la prima a segnalarlo, finora siete in tutto 9. Allora ne approfitto per dare qualche info.
Dopo le prime segnalazioni, sbalorditi, abbiamo passato a pettine i “log” del nostro server, cioè abbiamo controllato tutte le azioni fatte dal software che spedisce Giap. [Per gestire la mailing list di Giap utilizziamo un programma GNU/Linux che si chiama Mailman].
Bene, a noi non risultano anomalie di nessun tipo. Come sempre, abbiamo spedito Giap una volta sola, ieri, alle ore 13:50. Così risulta dopo tutte le verifiche.
Per come funziona Mailman, del resto, è impossibile spedire lo stesso messaggio più volte, “per distrazione”. Una volta cliccata la casella che autorizza l’invio, la richiesta viene cancellata dalla coda di pubblicazione.
Il problema non è qui da noi.
Una delle ipotesi che abbiamo fatto è che uno dei destinatari avesse un worm nel suo programma di posta elettronica, un worm che ha ri-sparato Giap agli indirizzi di quella rubrica, come al solito simulando il mittente. Come dice la voce “Worm” su Wikipedia:
–
“Alcuni worm sfruttano dei bug di client di posta molto diffusi, come Microsoft Outlook Express, per eseguirsi automaticamente al momento della visualizzazione del messaggio e-mail. Tutti i worm più recenti effettuano la falsificazione dell’indirizzo mittente, creando un fastidioso effetto collaterale di proliferazione di messaggi.”
–
E’ un’ipotesi da prendere in considerazione. Anche perché, di quei 9, almeno 4 si conoscono tra loro, e questo farebbe pensare alla rubrica “infetta” di un loro conoscente comune. Quel che è certo è che l’invio multiplo non dipende da una nostra svista. Boh, vai a capire.
Io comunque consiglio a chi ha ricevuto Giap più volte e scarica la posta sul proprio computer anziché tenerla sul web un bello scan totale del disco rigido, così, per mettersi il cuore in pace…
(Con me: dieci. e avevo appena disinfestato il computer da un’altra aggressione virulenta).
a me è arrivato due volte ieri e una oggi. per la cronaca
Guglielmo, con te il numero di quelli che si conoscono tra loro sale a 5.
E se continuate a riceverlo anche oggi, si rafforza l’ipotesi che un computer infetto lo stia rispedendo. Noi non ce l’abbiamo più in coda di pubblicazione da almeno 23 ore. Siamo esclusi da ogni responsabilità.
il reading alle officine sarà improntato su questo lavoro?
Poffarre, è peggio dell’influenza suina…
@ Diamonds
sì.
Anche io confermo le 4 mail ricevute. Ma oggi nessuna, tutte ieri.
Beh, su 12.066 iscritti direi che almeno il problema risulta circoscritto. Bisogna solo capire chi è l’ignaro mittente.
@ WM1
«Bisogna solo capire chi è l’ignaro mittente».
Che domande! L’anima di Paolo IV, dall’inferno!!!
Idem come sopra, 4 GIAP ieri, 1 oggi. Chissà se funziona anche l’anti-verme per gatti.
Paola
C’è qualcuno che bazzica Lipperatura che ha ricevuto Giap una volta sola, com’è accaduto alla stragrande maggioranza degli iscritti?
Firmato: Sherlock
interessante ipotesi investigativa. io ho ricevuto giap 4 volte ieri (mai oggi) e non penso di conoscere i 9 di cui dicevi.
WM1, senti, per curiosità, ma poi la tenete quella scena che mi raccontavi di Gert dal Pozzo che in una trance medianica incontra Eymerich? E quella cosa dell’astronave che emergeva dallo stretto dei Dardanelli in piena battaglia di Lepanto?
No, giusto per sapere…
😉
Ricevuto Giap una sola volta, oggi alle 12.00
@ Barbara, non è importante che tu conosca i 9, è sufficiente che tu conosca una persona che ha spedito almeno una mail ai 9 (magari una mail a “catena di S. Antonio”, con tanti destinatari in carbon copy).
I worm si nutrono di questa cosa qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sei_gradi_di_separazione
Anzi, è la rete stessa a nutrirsi di quella cosa lì.
–
@ Gianni
non sputtanarci le scene madri del romanzo, porcozzìo… 😛
Ma no, la vera scena madre è il Mostro di Fumo Nero che aggredisce i lanzichenecchi
😉
p. s. Stupenda notizia, io amo molto “Q”, e ho sempre sperato in qualcosa del genere.
“perché i disegni preparatori sono spesso più belli del lavoro finale e senza dubbio molto più interessanti ? Perché c’è molta più forza in quei tratti in conclusi, nei bozzetti, in certe idee sfumate, che nel risultato voluto e ottenuto dal pittore ?
Non ci sono dubbi sul fatto che il motivo di attrazione del bozzetto incompleto sia dovuto al suo carattere letterario, come se il quadro fosse raccontato attraverso aneliti interiori. Perché in quel momento i disegni sono ancora idee che fluttuano nell’aria prima di aggraparsi al salvagente finale. Sicuramente nei bozzetti vi è una narrazione del futuro dipinto, ma anche un ponte tra il quadro e le idee che lo hanno generato, i materiali della realtà che si fonderanno in esso. E lì vi sono anche i rapporti del pittore con la materia. Sono meglio i bozzetti del futuro quadro perché mostrano la sperimentazione, illustrano la ricerca, perché vi è in essi l’intera gamma di alternative e varianti su cui prevarrà uno, uno solo, l’unico risultato finale”
“ La bicicletta di Leonardo”- paco i. taibo II
Mi aggiungo alla lista di quelli che 2 giorni fa hanno ricevuto Giap per 4 volte nel giro di una quindicina di ore.
Ma sopratutto mi unisco al brindisi per il ritorno di Q !
Io con un imperdonabile ritardo volevo ringraziare ancora tutti i presenti alla serata bolognese, alzare il mio calice per il nuovo bambino di casa Wu Ming e fare un cin cin personale a WM1 per aver citato De André.
Alla prossima!
Gaia