ANDATE E FATE: GLI INTELLETTUALI SONO TUTTI MASCHI

Prendiamo l’argomento con le pinze. Perché prima di entrarci, nell’argomento, ancor prima, anzi, che le mie dita sfiorino la tastiera, già sento i lai di coloro che strillano “volete le quote rosa anche in letteratura”, “ghetto”, “politicamente corretto” o anche, più banalmente “acide, tu e il tuo team mate” (è successo davvero, ma pazienza).
Dunque, facciamo la benedetta premessa, che non servirà a nulla, ma facciamola lo stesso.
Nessuno vuole le quote rosa in letteratura-nessuno vuole i ghetti – ho scritto cento volte, anche alla lavagna volendo, che mi sembra pericolosissima la letteratura del messaggio impegnato e del politicamente corretto, da ultimo qui trovo detestabile il “ci vuole una donna” nei premi, nei convegni, sui giornali.
MA.
Premesso questo, resto sgomenta dall’incapacità di vedere le donne in ambito intellettuale. Intendo vederle, sapere che ci sono e che agiscono. E’ avvenuto ieri, a un convegno dell’Università Cattolica dal titolo “Chierici, cortigiani, battitori liberi: quale ruolo per l’intellettuale?”. Al convegno sono intervenuti ottimi intellettuali quali Antonio Calabrò, Giuseppe Langella, Alessandro Zaccuri, Filippo La Porta, Bruno Pischedda, Giuseppe Lupo, Franco Contorbia, Luca Doninelli, Paolo Mauri, Goffredo Fofi, Toni Iermano, Raffaele Nigro. Ripeto, ottimi, alcuni anche amici di vecchia data.
MA.
Esatto, non c’era neanche una donna, eccezion fatta per Velania La Mendola, nel ruolo però di moderatrice.
Serve ricordare che a quella domanda sul ruolo degli intellettuali avrebbero potuto rispondere decine di donne, scrittrici e pensatrici e giornaliste e filosofe, cui si deve in primo luogo l’impegno quotidiano dell’intellettuale?
No, evidentemente. Non ci sono, non sono state viste, non sono state prese in considerazione. Mi si segnala che gli organizzatori, ricevuta la protesta di alcune, avrebbero risposto “il genere non c’entra, quello che conta è la competenza”, peggiorando tragicamente la situazione.
Siamo messi così, al netto del pinkwashing e di tutti i libri sui femminicidi che pioveranno sugli scaffali in vista del 25 novembre.
Che cosa posso dirvi? Andate e fate, tanto ci sarà sempre, lo sapete (cit).

Un pensiero su “ANDATE E FATE: GLI INTELLETTUALI SONO TUTTI MASCHI

  1. Ma insomma le donne percentualmente sono piū della metà della popolazione e ancora facciamo il discorso si o no quote rosa???? Se stiamo ancora aspettando di essere riconosciute ” preparate e competenti” dai nostri colleghi uomini possiamo anche rimanere sedute in eterno. La quota rosa, al momento, non è un privileggio ma un diritto per esistere e far sentire il nostro pensiero.

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