BANALE DIRLO…

…perchè ve ne accorgerete da soli. Il blog è di nuovo accessibile, commenti inclusi. Il crash Typepad sembra superato. Pardon.

3 pensieri su “BANALE DIRLO…

  1. Approfitto di questo sblocco per segnalare, sul «New York Times Book Review» di questa domenica, l’articolo What Are the Blogs Saying About Me?, dove Pamela Paul parla della tendenza sua, come di quasi tutti gli scrittori che conosce e che di recente siano usciti con un libro nuovo, di «perlustrare il web, per una miscela di curiosità e paura, non solo per accertare le vendite (impossibile) o controllare l’attenzione della stampa, ma per avere un’idea di quello che i comuni lettori dicono del mio libro quando pensano che io non stia ascoltando». E al centro di queste ricerche in rete ci sono ovviamente i blog, con i loro pro e i loro contro, questi ultimi specie per gli ego fragili. Un assaggio:
    […] Thanks to blog search engines like Technorati, IceRocket and Feedster, writers have easy access to the latest entries, where bloggers and their readers post both in-depth and off-the-cuff reactions to the books they’re reading. […] From near-professional literary sites like Beatrice and MaudNewton to rough online diaries, blogs offer insight into what readers are thinking in a way that Amazon, with its simplistic star spectrum and short (and often manipulated) reviews, does not. […]
    For some authors, blogs provide the first indication that someone other than family members and people who owe them favors are reading their books. […]
    Of course, the blogosphere can also be a rough place for fragile egos. Rick Moody, a self-described “suppurating wound of vulnerability,” admits to having plugged his name into Technorati on several occasions. “I can graph it onto my serotonin levels,” said Moody […]. “It’s like taking a pill to enhance suicidal ideation. Even the good ones make me want to kill myself.” […]

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