BRIVIDI

Ricevo e pubblico, senza commenti.

La Mondadori ha affidato a Maurizio Costanzo la direzione della prestigiosa collana “Il Giallo Mondadori”. La serietà e la passione che hanno sempre contraddistinto Maurizio Costanzo nelle sue numerose avventure professionali daranno nuovo slancio alla storica serie di libri che da oltre 80 anni è un punto di riferimento per tutti gli appassionati del genere e non solo.
“Non ho mai nascosto la mia grande passione per la letteratura di genere – dichiara Maurizio Costanzo – ed è per questo che ho accettato con grande entusiasmo la direzione di quella che considero la collana del genere mistery per eccellenza, Il Giallo Mondadori”
La collana “Il Giallo Mondadori” nasce nel 1929 per volontà di Arnoldo Mondadori. Questa fortunatissima iniziativa editoriale, inaugurata da autori come S.S. Van Dine, Edgar Wallace, Robert L. Stevenson e K. Green, riscuote immediatamente un clamoroso successo, vendendo solamente nel primo mese più di 50.000 copie. Nel corso degli anni entreranno a far parte del Giallo Mondadori autori come Agatha Christie ed Ellery Queen e la collana diventerà un vero e proprio punto di riferimento per i lettori italiani segnando profondamente le loro abitudini al punto da arrivare a definire “gialli”, dal colore delle copertine, i libri di polizieschi, detective stories e mistery.
Fine del comunicato stampa
Ps. In coda, la classifica di Wikio cultura per marzo.

1 Cineblog
2 Nazione Indiana
3 Booksblog
4 Soundsblog
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6 Designerblog
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11 Fashionblog
12 CineTivù
13 Il Cinemaniaco
14 Federica Sgaggio
15 Blogosfere Spettacoli
16 Vibrisse, bollettino
17 CattivaMaestra
18 Cinefestival
19 Http://rebstein.wordpress.com/feed/
20 Angolo Nero

34 pensieri su “BRIVIDI

  1. Spezzo una lancia a favore di Costanzo, solo una.
    In gioventù fu uno scenaggiatore mica male, partecipò anche alla secenggiatura del capolavoro “La casa delle finestre che ridono”, lavorando con persone del calibro di Pupi Avati, Gianni Cavina.
    Però ho una domanda…
    se non ricordo male la collana era affidata a Alan D. Altieri, volete mica dirmi che è stato sostituito da Costanzo?

  2. Ma Mondadori non aveva accorpato la direzione dei Giallo Mondadori, Segretissimo, Urania, sotto un unico direttore di collana?
    La seconda domanda è, Costanzo dirigerà solo i Gialli o anche le altre testate?
    Non capisco queste continue manovre. Mi sembrava che con Altieri il livello fosse tornato pù che decente.

  3. Francamente, non vedo cosa ci sia da stupirsi. Costanzo non è uno stupido, anche se da sempre a braccetto con Potere & Poteri, e per dirigere una collana di gialli, in fondo, non occorono grandi competenze specifiche: basta saper consultare le classifiche di vendita straniere per selezionare di volta in volta i titoli più promettenti anche per il mercato italiano. O vogliamo allevarci dei giallisti in proprio? Non saremo mica così italofili, mi auguro…

  4. la rotta che ormai siamo destinati a seguire è questa, mica c’è da stupirsi più di niente. dopo e.filiberto a sanremo ora m.costanzo alla collana giallo mondadori. Dopo Avatar ecco Italiavar 2010 (sempre più fantasy ed effetti speciali). Son cose belle

  5. Costanzo sostituisce Luigi Sponizilli come direttore responsabile (le testate da edicola mondadori sono registrate come riviste, quindi ne hanno la struttura). E in realtà francamente non ci capisce bene quale dovrebbe essere il suo ruolo, di preciso, visto che Altieri quindi dovrebbe restare al suo posto di “editor” delle tre macrocollane da edicola.
    Io ho l’impressione (e forse la speranza) che al di là di tutto quella di Costanzo sia una nomina “di facciata” per attirare un po’ di attenzione (in modo per me un po’ inquietante) e che la linea editoriale resterà quella degli ultimi tempi.
    Comunque Costanzo si presenta così:
    “L’interattività è la scommessa degli anni a venire e personalmente sono convinto che il telespettatore piuttosto che il lettore (di libro o di giornale) gradirebbe intervenire, esprimere una propria opinione, suggerire un passaggio della trama e non solo banalmente il nome dell’assassino.”

  6. Io non sono mai stata brava in matematica ma Altieri è nato nel 1952, Costanzo nel 1938: ne deduco che tra poco verrà sostituito da Camilleri, del 1925. Buoni presagi, per Urania io propongo la Montalcini!

  7. Grazie per il chiarimento.
    Anche sencondo me la nomina di Costanzo è una manovra, certo che come prima dichiarazione non è male. Il passo sucessivo sarà, avere il lettore sponsor che, in quanto pagante, inerverrà direttamente sul processo creativo dell’autore, assicurando così all’opera un’ottica più commerciale.

  8. Non ho mai considerato «Petrolio» direttamente collegato alla morte di Pasolini. Secondo me è fantapolitica-letteratura. Ma che dopo 35 anni salti fuori il capitolo scomparso (quello sulla massoneria e le stragi) e il senatore Dell’Utri dica «ce l’ho io»…. è inquietante!
    E così, Costanzo ai gialli…
    Insomma: non è che siamo tornati al 1980 e Gherardo Colombo fa ancora il magistrato e sta per scoprire una lista di nomi di una loggia denominata P2?
    A volte mi sembra di essere come quel protagonista del telefilm “Life on Mars”: abbiamo vita e ricordi degli anni 2000 e poi improvvisamente veniamo scaraventati a 30 anni prima.

  9. Un’altra zona occupata dalle ali dei costanzomaurizio e defilippimaria. Nicoletta, coraggio, questa ‘affidazione’ fa parte, ancora, della serie ‘affida a chiunque tranne ad un competente”. Ormai non mi meraviglio più di niente. M’indigno, eccome, per questa ‘occupazione bonaria’ che nasconde dietro la bonarietà, l’ingordigia. Ma oltre l’indignazione, l’urlo che mi strilla dentro, credo, tangibilmente, che non comprerò più i ‘gialli mondadori’ fino a quando ….. Come non guardo costanzodefilippi alla TV. Ovviamente.
    costanzo, ricordatelo, ha strappato letteralmente il teatro Brancaccio a Proietti. Io ancora non ho digerito questa storia. E del costanzo bravo giornalista se ne è persa la memoria. Era un bravo giornalista. Poi si è fatto comprare da mediaset. Insomma, pecunia non olet.

  10. Il post di Altieri sul blog del Giallo Mondadori lascerebbe intuire che il buon Sergio sia sempre al suo posto. Quindi, la collana dovrebbe essere salva. D’altronde Costanzo, nel suo discorso di insediamento, piazza lì un bel “non sono un appassionato di letteratura gialla”, il che la dice lunga sull’operazione. Tralasciando ogni commento sui racconti firmati dal neo direttore per Tv Sorrisi e Canzoni la scorsa estate, preferisco concentrarmi sul proposito di “portare alla lettura dei gialli Mondadori — come si legge sempre nel discorso di insediamento — quel pubblico più giovane, diciamo dai 40 anni in giù, che forse ha sempre avuto per anagrafe scarso rapporto con questo tipo di libri e che non ha trovato in televisione o nel cinema uno stimolo a questa particolare letteratura”. Cioè? Brividi su brividi.

  11. “L’interattività è la scommessa degli anni a venire e personalmente sono convinto che il telespettatore piuttosto che il lettore (di libro o di giornale) gradirebbe intervenire, esprimere una propria opinione, suggerire un passaggio della trama e non solo banalmente il nome dell’assassino.”
    Non solo nominano un non-competente avanti con gli anni e con già un mucchio di cose da fare ma questi si trascina pure dietro qualche idea cretina alla moda!

  12. Comunque quello dell’interattività è un argomento sentito, Ballard in una delle sue ultime interviste rispondeva così
    D)Se la fantascienza è la letteratura del Ventesimo secolo… possiamo affermare che la r.v. sarà quella del Ventunesimo?
    R)È difficile per un romanziere come me visualizzare la fiction, rispetto al fumetto, il film e la tv. È difficile per un romanziere come me immaginare che la fiction si estingua, perché la mia intera esistenza è trascorsa leggendola e scrivendola. Mi è impossibile pensare di vederla. D’altra parte, c’è gente in America, dove la fuga dal romanzo è stata più estrema, specialmente gli insegnanti nelle facoltà di lettere, che dicono che ci sono studenti che non hanno mai letto da adolescenti e ne hanno perduto la capacità e l’abilità di drammatizzare la scrittura nel teatro della propria mente. È una capacità che hanno perduto. A meno che la impari quando sei giovanissimo non la imparerai più. Ci sono questi ragazzini che giocano a Street Fighter II, 7, 8, 9 anni, che poi passano a videogiochi più avanzati… non riusciranno mai a leggere un racconto. Penso che ci sarà sempre un pubblico per i racconti scritti, ma la maggior parte dei romanzi verranno adattati alla r.v., ne sono sicuro. Probabilmente il romanzo come lo conosciamo oggi diventerà una curiosità da specialista.

  13. Del Costanzo bravo giornalista se ne è persa la memoria, come no. Ma anche del fine ermeneuta Pietro Taricone, del decostruzionismo cinematografico di José Altafini, della bozza-Califano di riforma delle Nazioni Unite, del dinamismo plastico dei gruppi scultorei del Trio Lescano, dei ditirambi di Helenio Herrera… siamo un paese senza memoria, proprio.

  14. @zizania
    Costanzo inventò semplicemente il talk-show italiano. Fece entrare il “Paese reale” nell’ingessatissima tv di stato (la formula era un talk show con due o tre ospiti, dei quali uno o due personaggi “celebri” e uno o due persone normali, con una storia bizzarra da raccontare, la stessa formula che fu “trashata” dentro Maurizio Costanzo Show). Alcune interviste di Bontà Loro sono state una pietra miliare del giornalismo televisivo italiano. Ora magari sarà rincitrullito, non lo so, ma dire che Maurizio Costanzo non è mai stato un bravo giornalista solo perché non ha le tue stesse idee è una vera idiozia. Io non ho mai sopportato Costanzo, ma vedere come è stato linciato nei commenti di questo blog solo perché ha assunto una carica (del tutto onorifica) in una collana di gialli, me lo fa diventare improvvisamente simpatico.

  15. Dice Gianni Biondillo:
    Altieri è uno scrittore straordinario e un uomo meraviglioso.
    Trovo la notizia scandalosa.
    Non saprei che dire di più. Aspettiamo tutti notizie da Sergio.

  16. a me invece costanzo risulta antipatico in quanto piduista nonchè direttore o ex di quasi tutto il dirigibile nel campo spettacolo-cultura-intrattenimento.
    E mi pare che la sua ubiquità dica molto sullo stato di salute del paese

  17. Costanzo pietra miliare per avere inventato il talk show: ecco la prova del fatto che Costanzo, culturalmente, ha vinto. E, avendo vinto, è assiomaticamente un bravo giornalista.
    Mi faccia il piacere, Vittorio: si vada a ri-vedere un TV7, una “Nascita di una dittatura” o una “Notte della Repubblica”, tanto per avere un’idea dei gessi e dei gessati della TV di Stato, e poi ne riparliamo.
    E comunque, sì, non la pensa come me: io la sera in cui usò l’intervista a Taricone contro la Piovra guardavo la Piovra. Basta ricordare quel monologo di Tano Cariddi sul futuro della mafia per capire la mafia, Costanzo e la mafia-Costanzo.

  18. Costanzo è un piduista.
    L’unico che sia riuscito a far fare al suo editore di allora spese miliardarie per un quotidiano-flop (“L’occhio”, chi se lo ricorda?) senza pagare pegno, anzi uscendone, grazie a un altro piduista (indovinate chi?) come il più grande genio televisivo del secolo. Patacca anche questa: i talk show Costanzo non li ha inventati, li ha solo importati.

  19. A me Costanzo diede uno schiaffo sul dorso della mano perché stavo toccando la sua macchina da scrivere. Avevo sette anni.

  20. Per anni la collana è stata curata da quella grande professionista e scrittrice che è Laura Grimaldi. Secondo me è con lei che ha avuto il giusto impulso. Ora Costanzo, non sa più dove diavolo metterlo. Se lo porterà nei sepolcri di Arcore.

  21. Cara Loredana e amici, faccio un’incursione dal blog affianco, Letteratitudine, dove è in atto un interessante dibattito sulla letteratura horror per commentare questa notizia anche qui.
    Avrete di certo letto i commenti sul blog ufficiale del Giallo; avrei voluto inserirne lì uno pure io, ma vedo che i dissidenti sono già stati cancellati per lasciare solo complimenti e gli auguri. Molti dalle stesse persone che due settimane fa gridavano con me dalle pagine di Facebook GIU’ LE MANI DA ALTIERI E DAL GIALLO! Quanta ipocrisia.
    Eccolo, un altro real vampire. Uno che succhia dove può, dal sangue di una bella donna a quello dei topi di fogna. Non lascia niente a nessuno. Ma se basta scrivere 12 racconti gialli ambientati in tv per diventare direttore editoriale… ragazzi, abbiamo speranze!

  22. Simonetta, forse non hai letto che comunque Altieri rimarrà al suo posto. Quanto alla discussione sui vampiri, avrei molte cose da eccepire su quanto affermi, ovvero che il genere non deve prevedere incursioni da parte di narratori mainstream. Oh, quante!

  23. Sì che lo so, che Altieri resta al suo posto. Ma il mio commento resta. Sul resto sorry, ma credo che tu abbia mal interpretato: mai detto cose simili, tant’è che affermo anche che andiamo dove ci porta la penna. Ho detto solo che dall’incursione, dall’esperimento, a parlare di “nuova frontiera dell’horror” mi pare che ce ne passa. Punto e finito.

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