CONTRO LA PERFEZIONE

Cindy                                                                     

Di Eve Ensler è appena uscito (per Marco Tropea) Il corpo giusto. Ensler è l’ormai famosissima autrice de I monologhi della vagina. Questa nuova pièce tenta l’impossibile: combatte, cioè, la lotta femminile contro il corpo imperfetto. Il proprio. Scrive Ensler: “Ho visitato più di quaranta paesi diversi negli ultimi sei anni. Ovunque ho visto l’insidioso e dilagante veleno al lavoro: creme per schiarire la pelle vendute come se fossero dentifricio in Africa e in Asia, madri americane che fanno rimuovere chirurgicamente le costole delle figlie di otto anni in modo che non debbano più preoccuparsi delle diete, bambine di cinque anni a Manhattan che assumono rigorose posture yoga per non mettere in imbarazzo i genitori in pubblico con il loro aspetto troppo paffuto, ragazzine che vomitano e digiunano nelle isole Fiji e in ogni angolo del mondo, donne coreane che cancellano l’Asia dalle loro palpebre”.

Barbiecindybambola Immagino che Ensler conosca una vecchia storia (venne raccontata anche in Italia, in una serie di Raitre che si chiamava Film Vero): quella di Cindy Jackson, la donna che diventò Barbie. Lei la sintetizzava così:

“Sono nata in Ohio. A sei anni mi hanno regalato una Barbie. Sognavo una vita di felicità ed eleganza per la mia bambola. Attraverso di lei, formulavo un destino alternativo per me stessa. Quando mio padre è morto, nel 1988, lasciandomi una congrua eredità, avevo trentatre anni e ho cominciato a pensare alla chirurgia plastica. Prima gli occhi. Poi ho deciso di cambiare la mia faccia. Pensavo: se dovesse andare male e se dovessi morire sotto anestesia, non avrei assolutamente niente da perdere.
Gli uomini non hanno problemi di aspetto. Gli uomini giudicano le donne per il loro aspetto. E questo è un mondo di uomini. Ho deciso di trasformarmi in qualcosa di assolutamente desiderabile per questa società. Dopo gli occhi, il naso. Due volte. Il mento. Le ginocchia. Gli addominali….Questa è la vera me stessa. La mia vecchia faccia e il mio vecchio corpo non mi sono mai sembrati giusti. Li ho tagliati via".Barbiecindylei

Appunto. Ensler dimostra che Cindy non è una psicopatica isolata. Non so prevedere come verrà accolto questo piccolo libro: so che, con la perfettibilità letteraria che portano con sé i testi fortemente e passionalmente politici, occorrerebbe auspicabilmente parlarne non nei termini di “notiziabilità” che porta con sé Ensler dai tempi dei suoi monologhi. E nemmeno con la sopportazione che si riserva ai portatori di antiche battaglie, ai vecchi guerrieri che sembrano così noiosi con il loro insistere sulle maiuscole (quelle che Ensler usa generosamente quando dice: “abbiate il coraggio di AMARE IL VOSTRO CORPO. SMETTETE DI AGGIUSTARLO. Non è mai stato rotto”).

Poi, certo, esiste un modo più letterariamente corretto, pur nell’accumularsi di sangue e budella, di parlare di corpo, e di mettere in crisi l’immagine del medesimo, e molte altre cose, come fa Chuck Palahniuk in Cavie. Ma di questo un’altra volta.

43 pensieri su “CONTRO LA PERFEZIONE

  1. I monologhi della vagina sono diventati per me una costante ideologica sin dalla prima lettura. Non mi stancavo mai di pronunciare il titolo di quel libro, lo facevo davanti a tutti, era un esorcismo, era un’affermazione.
    Leggere di questo nuovo “Il corpo giusto” mi entusiasma: penso, da donna, che l’affermazione ‘il vostro corpo non è mai stato rotto’ sia sacrosanta. Coltivo la stima di quell’unica cosa visibile e giusta che è l’involucro di pelle che mi ritrovo. Quello che c’è all’interno è già abbastanza bersagliato.
    Sono molto fiduciosa: la Ensler è una di quelle scrittrici che sono uterine e orgogliose di esserlo. E proprio per questo, aggiungono valore alla propria scrittura.
    Orgasmo lessicale del giorno: perfettibilità letteraria. Grandioso!

  2. Fane un libro di testo per le scuole di ogni ordine e grado?
    Farlo trovare nei cassetti degli alberghi al posto della Bibbia? (od anche a fianco…)
    Meditate… 😉

  3. Mi ripeto, in quanto a Palahniuk: UN LIBRO DA PRENDERE E BUTTARE.
    “Mi muovo a scandalo quando prendo, ad esempio, l’ultimo di Palahniuk (Cavie il titolo per noi poveri italiani) e la voglia è solo quella di scaraventarlo in faccia a chi ha avuto il coraggio di pubblicarlo, perché dire che fa schifo è fargli omaggio troppo grande. E’ stato prendere 15 euri, 15 euri sudati, e buttarli direttamente nello scarico del cesso. Allora, ragazze/i, state attenti: non lasciatevi incatare da Palahniuk, dal suo nome, è sol più un nome e niente più. Adesso io mi domando: che me ne faccio d’un Palahniuk che pare sia stato scritto da me quando avevo 10 anni e sognavo Loana? Un romanzaccio talmente brutto che non vale neanche per scriverci su la più terribile delle stroncature: che passi nell’indifferenza simile schifezza.”
    saludos
    g.i.

  4. Se si prendono ad esempio i restauri della ex presentatrice tivù arruolata nel cast dell’Isola dei famosi’ (la cosiddetta “fatina”, non si può che essere d’accordo con la Essler. Volete mettere una bellezza al naturale come Letizia Moratti? (La foto nel mio blog).

  5. Lolip, thanks
    voglio pensare che lo hai postato per me, per aiutarmi ad allevare i miei difetti in serenità 🙂
    Sei una persona splendida, ma non dovevi disturbarti. Io ci sono proprio affezionata ai miei difetti, anche ai peggiori. Mi aiutano a tenere a bada il bieco narcisismo.
    Avere vissuto la propria adolescenza nel periodo ‘io sono mia’ aiuta.
    Senza andare a fare dell’estremismo (sostengo da sempre i rapporti ‘paritari’) direi che un ripasso di quei tempi o almeno di quei temi potrebbe giovarci ancora.
    Che ne pensate?
    Dimenticavo: l’Idolo Perfezione non risparmia neanche la prima metà del cielo e fa il paio con l’essere vincenti, di successo e socialmente visibili.
    Certo non dobbiamo vedercela con la povertà e la lotta per la vita di molti nostri nonni (anche se ce la stanno riproponendo con apposite campagne marketing: dal precariato, alle Bolkenstain, allo schiavismo delocalizzato), ma pure sti mostricciattoli che alleviamo nei nostri seni (le femmine ingranditi e al silicone, i maschietti liposuzionati e piatti) non sono certo innocui, mansueti.
    Se noi non ABBIAMO un corpo, ma SIAMO un corpo non possiamo sottovalutare il controllo dei modelli di perfezione via bisturi. In sintesi: che differenza c’è tra un intervento (meramente estetico, non parlo di cose relative allo stato di salute) per le palpebre o per le tette e una piccola lobotomia? magari anche dopo la lobotomia ci si sente meglio, socialmente integrati, ecc…
    Besos

  6. @ SEVERUS
    Sostanzialmente racconti minimali (al limite del trash) che l’autore (o chi per lui, editor e agenti) ha tentato di ricucire assieme, provando a dargli apparenza che ci sia una trama a legarli. Di fatto NON C’E’. Per 414 e passa pagine (416 se si tiene conto anche delle due pagine bianche che chiudono il volume, forse la parte migliore del libro) aspetti qualcosa che non arriverà mai, perché manca la trama stessa. E’ come aver difronte degli appunti, ma nulla di più: stile secco, banale (leggerlo in lingua non serve, è proprio brutto di suo). Con il Decamerone non ha nulla a che fare (nonostante quello che si dice sulle alette del libro – da fustigare chi ha scritto quello che ha scritto sulle alette). Sarebbe stato più onesto dire “racconti, appunti, abbozzi” di Chuck Palahniuk, ma non dire che sono un romanzo di storie.
    Comunque racconti inqualificabili tanto sono brutti, scarni, scevri e di stile e di contenuti. Ah, ci stanno pure delle presunte poesie che dovrebbero legarsi alla trama (orrende, orrende nel senso che sono… ma che diavolo sono???). Insomma, se avete voglia di buttar soldi e tempo, ecco a voi “Cavie” (di che?): le cavie sono i poveri idioti – come me – che hanno impegnato tempo e soldi a leggere l’ennesima cazzata del Palahniuk.
    Saludos
    g.i.

  7. Ohhhh
    Spettatore,
    grazie della segnalazione, non conoscevo questo autore e mi sembra interessante.
    No, se devo trovare una fonte (piu’ di basso profilo) è questo sito segnalato da un amico.
    http://www.pensarecolcorpo.it/news.html
    Comunque non bisogna essere dei geni per affermare che noi non abbiamo, ma siamo un corpo. Lo si potrebbe dedurre anche dalle cosette che scriveva un certo Fromm o arrivarci per personale intuizione.
    Per questo non avevo fonti da citare e mi scuso.
    Besos

  8. non l’ho mai fatto, non so neppure se è giusto, però vorrei indirizzarvi ad un blog che mi ha sconvolto.
    Leggetelo, e poi ditemi se non avreste voglia di urlare a questa ragazza tutto ciò che sappiamo e che lei, ovviamente, non ha voglia di ascoltare. Lo imparerà da sé, se non si ammazza prima… ho fatto una piccola ricerca: la blogosfera è PIENA di diari di ragazzine bulimiche aspiranti anoressiche (loro chiamano la malattia, ANA, una sorta di divinità).
    Ecco il link: leggeracomeunafarfalla.splinder.com

  9. Peccato per Cavie, mi aveva incuriosito l’idea di fondo, ma Il Venerdì l’aveva già ampiamente stroncato… vabbe’, continuo utopisticamente a credere nella soggettività del lettore. Mi riservo di leggerlo e sputarci allegramente sopra, se sarà il caso.
    Il blog segnalato da marvo v è qualcosa di già sentito, temo. Un po’ di tempo fa si parlava di questi diari on line di anoressiche e bulimiche, infarciti di frasi tipo “Oggi non ho mangiato quasi niente, sono stata brava.” Evidentemente è un GENERE che tira. A volte temo infatti che siano pure invenzioni. O puri deliri. Si tratta di malattie, fa sempre impressione leggere della sofferenza fisica altrui…

  10. Chuck è un autore geniale a mio avviso; non ho ancora letto “Cavie”, è l’unico che ancora manca nella mia libreria, ma non credo possa essere così disastroso come si legge in questi commenti. In caso avrò modo di ricredermi, ché capita a tutti i più grandi una momentanea caduta di stile, che non è da condannare.
    Comunque è da tempo che vorrei leggere “I monologhi della vagina”, libro di cui mi hanno parlato molto e sempre bene, e dopo questo post mi sa che anche l’ultima barriera è stata abbattuta. Mi vesto e vado a cercarlo.
    Bellissimo blog.
    Mat.

  11. Da condannare, più di Palahniuk, è chi ha lasciato che pubblicasse “Cavie” – un ammasso di appunti. Ma per fortuna non sono il solo a stroncarlo senza pietà. E comunque Palahniuk ha dato segnali di forte, fortissima stanchezza di idee con “ninna nanna” e con “diary”, se non prima. Ma non andiamo troppo in là. Questo “Cavie” è una presa per culo, pardon per il francesismo, ma è una cosa indifendibile, tranne che uno voglia proprio arrampicarsi sugli specchi.
    Di blog di ragazze interrotte, bulimiche, anoressiche, la rete è piena: bisogna capire se sono blog di ragazze, o sono così per passare il tempo. In ogni caso, da non considerare con allarmismo, o serietà inopportuna.
    Saludos
    g.i.

  12. ..infatti, anch’io temo si tratti di un fenomeno che impedisce di capire dove finisce la realtà e inizia la finzione; però, che volete, mi ha impressionato molto..

  13. Gentile autore,
    ti comunichiamo che il tuo post, visibile all’indirizzo
    http://liberoblog.libero.it/mondo/bl1353.phtml
    , ritenuto particolarmente valido dalla nostra redazione, è stato segnalato all’interno di LiberoBlog, il nuovo aggregatore blog di libero.it
    Pensiamo che questo ti possa dare maggiore visibilità sul web e presumibilmente maggiore traffico sul tuo blog, in quanto Libero.it è visitato quotidianamente da milioni di persone.
    Nel caso tu fossi contrario a questa iniziativa, il cui fine è quello di segnalare ai nostri lettori i contenuti più validi rintracciati nella blogosfera, ti preghiamo di segnalarcelo via e-mail chiedendo la rimozione del tuo post dal servizio. Procederemo immediatamente.
    Per saperne di più di LiberoBlog e sulla sua policy:
    http://liberoblog.libero.it/disclaimer.php
    Per suggerimenti e critiche, non esitare a contattarci a questo indirizzo e-mail: blog.n2k@libero.it
    Ringraziandoti per l’attenzione, ti porgiamo i nostri più cordiali saluti
    LiberoBlog Staff

  14. OOOOOOOPSSSSSSSSSS!!!!!!
    ke sbadata!!!!!!!!
    avevo dimentikato ke potevi leggerlo anke tu!!!!!!!
    Cmq nn dirmi ke tu nn lo hai mai fatto xkè tanto nn t credo!!!!!!!!!!

  15. Iannozzi, tu scrivi:
    “Di blog di ragazze interrotte, bulimiche, anoressiche, la rete è piena: bisogna capire se sono blog di ragazze, o sono così per passare il tempo. In ogni caso, da non considerare con allarmismo,o serietà inopportuna.”
    Non è per far polemiche, capisco e rispetto le perplessità altrui. Ma ti assicuro, avendo vissuto anch’io anni fa la stessa situazione, che non sono diari inventati, ed anche se quello segnalato da Marco lo fosse, non va sottovalutato il fenomeno. Se ti stupisce la lucidità della ragazza, sappi che è dettata dalla disperazione insieme alla fantastica leggerezza con cui si illude di poter trascendere la corporeità della sua adolescenza, nel confronto con i soliti miti del cazzo, e stavolta sono io a scusarmi per il francesismo.
    Certi fenomeni vanno considerati con allarmismo, eccome. Non è solo la morte il traguardo finale che spaventa, ma lo sconvolgimento mentale assai più devastante e difficile da superare anche quando vengono vinte le fasi della bulimia e dell’anoressia. Fattelo dire da una che sveniva per strada, mangiando una sola mela al giorno.
    Mi spiace di aver comprato già stamani i miei bravi tre libri; ma penso che questo mese farò un’eccezione, e comprerò anche Il corpo giusto.
    Una ex anoressica

  16. EX Anoressica ha ragionissima.
    C’era un articolo su Diario di Teresa Ciabatti molto bello (se si può dire una cosa del genere, dato l’argomento).
    Teresa, se hai voglia ce lo dai? Lo facciamo postare dalla Lippa, o su NI.

  17. @ RAGAZZA (EX ANORESSICA)
    Non è mia intenzione far polemica: soltanto invito a considerare i diari in rete con “intelligenza”, senza lasciarsi prendere da (facili) emozioni. Perché le storie disgraziate allarmano, muovono i sentimenti dei lettori, anche i più navigati (in ogni senso): ma più giusto e saggio è riflettere su queste storie – non dico ignorarle. Riflettere e cercar di capire, nel limite del possibile, se vere o montate ad arte. Ora non metto in dubbio che alcune possano essere vere; ma molte ho il sospetto che siano inventate di sana pianta. Creare allarmismo o gettar serietà inopportuna sul fenomemo diaristico in rete, a mio avviso, è quanto di peggio si possa fare. Ci troviamo di fronte a migliaia di blog che parlano di anoressia, bulimia, e altri problemi; di morte anche, fino al punto che poi uno la morte se l’è data sul serio. Che attenzione ci sia, ma non al punto da trasformarla in fenomeno da baraccone l’attenzione, in un dissanguamento che sarebbe solo utile a “montare” le teste di blogger in cerca di sé stessi o dei cinque minuti di fama. E’ facile creare l’allarmismo, considerarlo giusto; assai più difficile esser propositivi e far sì che detti problemi non diventino un modo e una moda per apparire in un “nonostante tutto, ecco 5 minuti di fama – di accessi”. Passerò per il cattivo di turno, ma non è importante: rimane che l’allarmismo, in ogni situazione, è pericoloso di per sé – genera il caos, panico, e panico chiama sua eco.
    g.i.

  18. x la Lipperini
    Ragazzi, un blog pieno di banalità politically-correct come questo non l’avevo ancora visto. Sarà che ne ho visti pochi a parte l’impareggiabile “Diario d’ufficio”. SVEGLIA ! Se non si riesce a dir qualcosa d’originale e SINCERO E VERO coperti dall’anonimato, se non ora quando ?
    Questa storia del corpo femminile: care ragazze non è vero che siete solo un corpo per gli uomini, e che piagnisteo è !
    Il guaio è che se il corpo fa cilecca l’uomo è ben difficile che si contenti dell’anima, e questo è UN FATTO e basta, come gli eventi naturali, come prendersela con la pioggia.
    Come è un fatto che quella Cindy prima della cura non l’avrei voluta nemmen conoscere e quella dopo SI’.
    Spieghiamoci con un esempio: iersera sono stato a cena da una mia amica grassa, malfatta e bruttina. Sono stato benissimo, è una persona che a me piace molto, ci sento un vero feeling e così mi pare sia per lei. Alle due, dopo fitte e divertenti chiacchierate le ho dato la buonanotte e son tornato a casa.
    Fosse stata minimamente piacente avrei dormito insieme a lei. Quindi due persone che si piacciono son rimaste da sole nei loro letti mentre avrebbero potuto essere felici insieme.
    E tutto a causa della sua nessuna avvenenza fisica.
    E lei E’ sola, e RIMARRA’ SOLA e sarà così per sempre ! E la sua anima, così carina non avrà un compagno MAI, perchè il corpo si frammetterà con la sua bruttezza.
    Se fosse possibile renderla bella o almeno accettabile con un operazione, ben venga , ma ce ne fosse !
    Ma perchè questa persona dovrebbe essere condannata alla solitudine dal proprio aspetto se fosse possibile migliorarlo ? Cosa cavolo ci sarebbe di male ?
    Si parla di rischi operatori ecc. bene, poniamo che non ve ne siano, quali obiezioni etiche resterebbero in piedi ? Perchè cavolo dovrebbe accontentarsi e amare un corpo che la penalizza così ?
    Dice bene la Lipperini, ma l’avete vista ? Dalla fotina è una che gli uomini deve tenerli a distanza per eccessivo fascino, facile per lei trattare da psicopatiche le migliaia di Cindy che vogliono nella vita finalmente piacere all’altro sesso.
    Naturalmente il vero oggetto degli strali della Ensler and Lipp. immagino siano le ragazze NORMALI, che potrebbero avere normalmente un compagno e invece si dannano l’anima e la salute per inseguire una perfezione illusoria, perchè se l’anima non segue il corpo nel miglioramento alla lunga i vantaggi saranno pochi.
    Ma visto che sull’anima c’è poco da fare, teniamo per favore conto di tante BRUTTE vere che potrebbero avere una vita più felice con questi interventi chirurgici, invece di demonizzarli tout court a colpi d’ideologia.
    A meno di non fare un lavaggio al cervello di tutti gli uomini e convincerli che l’aspetto non conta, ma la TV fa piuttosto il contrario e con grande successo.
    Saluti.

  19. ex ragazza anoressica, come si fa a diventare ex? vivo nella speranza che il mio corpo, che il cibo non mi ossessionino, applico le strategie, festeggio i giorni senza digiuni e senza vomitare, ma gli anni passano e temo che per l’anoressia e la bulimia le ex non esistano
    cenerentola interrotta

  20. Di Teresa Ciabatti lessi “Adelmo, torna da me”, e mi piacque, al tempo in cui un po’ tutti ne dicevano male e non riuscii a trovare chi difendesse il libro. Inserii la mia lettura anche nel volume uscito nel 2004 per Marco Valerio – Torino: “Quaranta letture – Percorsi critici nella letteratura italiana contemporanea”.
    La si può leggere anche qui:
    http://space.tin.it/clubnet/badimona/Ciabatti.htm
    La vicenda della Ciabatti mi parve emblematica di un certo modo frettoloso e colpevole di avvicinarsi ad un romanzo.
    Se si affaccerà su questo blog, colgo l’occasione per inviarle un caro saluto.
    Bart

  21. Agghiacciante il commento di Nautilus. Non trasformiamo questo blog in una rubrica di For Men.
    Tutti quanti combattiamo con il corpo, ogni giorno scopriamo un nuovo difetto – noi, esseri perdutamente imperfetti.
    Ci vuole forza… molta forza.

  22. Bartolomeo,
    ricordo bene quello che hai fatto per me. Sai però che a distanza di tempo posso dire che quella stroncatura così violenta mi ha fatto bene sia al carattere (tu non sai quanto ero antipatica e testa di cazzo e boriosa prima che uscisse il libro) che alla scrittura. Comunque nel frattempo a quel mio romanzo (pieno di difetti, lo ammetto, ma anche di pregi…) è successo qualcosa di bello… Poi ti racconto.

  23. Nautilus, ciao. Io una brutta mediamente intelligente, o anche grassa, ma sempre mediamente intelligente, senza uomini non l’ho mai vista. E’ chiaro che con lei/loro c’erano sempre uomini mediamente intelligenti e/o spiritosi.

  24. Luana
    Parlavo nel post sopra di sconvolgimento mentale devastante: so soltanto che anche quello deve e può essere superato, col tempo, con l’amor proprio e con l’aiuto di esperti che sappiano ridestare il giusto senso delle proporzioni. Non ti scoraggiare mai. Auguri.
    Iannozzi
    I blog in rete sono, di per se stessi, flussi di emozioni. Le ragazze scrivono anche di amorini, di compiti noiosi, del nulla, comunque della loro adolescenza. Io non sopravvaluto la veridicità dei blog, ma resta il fatto che siano per la maggioranza dei casi valvole di sfogo, un modo per affermarsi in rete protette dall’anonimato. Quanti blog adolescenziali esistono, migliaia e migliaia?
    Il numero di diari di chi soffre di disturbi psicologici legati all’alimentazione rispetta l’alta percentuale di ragazze che soffrono, veramente, di tali disturbi. Senza considerare il silenzio sotto cui passano certi disagi. Dall’anoressia mortale alle diete sconsiderate che fanno male all’organismo, il fenomeno esiste, resiste, e chi ne è vittima tiene il conto delle calorie in rete, come farebbe né più né meno su un quaderno della serie Barbie.
    MTT
    Tu dici che l’avrà capita? Uhm…
    Ex anoressica

  25. Ops,
    nel leggere Nautilus si sono risvegliate la Donna Letizia e l’Aspesi che dormono in me 🙂
    A parte la risposta di MTT che mi sembra centrata, mi sento di aggiungere che ho un sacco di amiche/ci bruttin* e felici sia sposat* che single e conosco pure donne molte belle che investendo piu’ sulla loro sensibilità e intelligenza hanno sofferto parecchio a causa di uomini che, credo, vivevano con i tuoi stessi ideali. In poche parole dovevano solo tenersi in forma, apparire e fare bella figura. Chiaramente, le piu’ intelligenti tra queste ultime stanche di tapezzare i muri si sono accasate con uomini simpatici ed estrosi non necessariamente belli o ossessionati dalla bellezza. Credo che riescano anche a fare quattro chiacchere su qualcosa che non sia cellulite, forma o altro.
    Sempre per la mia vena da posta del cuore vorrei darti un piccolo consiglio. Quando scrivi di questa tua amica che ti piace, che ti portesti a letto (ti sei chiesto, a proposito, se lei è d’accordo? non sempre anche se si è brutti ci si butta via col primo ehm….che si incontra:-) se non fosse per le caratteristiche fisiche che non sono propriamente da modella, mi viene da pensare a un tizio che si vergogna. Uno talmente succube dei modelli ‘socialmente visibili e accettati’ da non dare retta neanche alle sue attrazioni istintive e (per una volta sono romantica 🙂 ai suoi sentimenti.
    In poche parole io al tuo posto ci proverei, così se lei ti rifiuta ti metti il cuore in pace e se lei accetta potrai forse sperimentare qualche emozione. Non si sa mai in che modo compensano le bruttine/one. A volte con molta fantasia (credo e spero).
    Chiudo quì la posta del cuore perchè se continuo la tirata che avrei in mente Lolip mi caccia per invasione di campo 🙂
    Besos

  26. Mamma mia, m’ero un po’ pentito di quello che ho scritto perché l’avevo fatto sull’onda emotiva che sempre mi coglie quando sento belle donne consigliare alle meno piacenti di amare il proprio corpo ecc. ecc. ma le risposte avute sono di nuovo così dannatamente politicamente corrette che sbalordisco e ritorno di nuovo in quello stato d’animo…
    Proprio non si vuol capire eh !! Si ricade sempre nelle solite solfe d’una banalità sconcertante, da riflesso pavloviano: dàgli al maschio..sarà un cretino senza spirito..l’apparenza…i modelli socialmente accettati e bla e bla. MA CHE VE FREGA DI ME ! Credete che ironizzando su di me o relegandomi fra i maschilisti cancellerete UN PROBLEMA REALE, quello delle donne meno fortunate, e ne conosco, che per difetti fisici sono sole o, perché no, hanno dovuto accontentarsi del primo venuto anche se a loro non piaceva ? A queste cosa dite, che è tutta colpa degli uomini cinici e bari o della società ?
    O CREDETE che donne simili non esistano ? Che basti loro incontrare non me ma uomini mediamente intelligenti/spiritosi e il problema è risolto ?
    Ho anch’io amiche bruttine che non solo si sono sposate, ma anche con uomini più belli di loro che hanno saputo apprezzare le loro altre qualità. E che vor dì ? Che le altre, le singles a vita o di ritorno che conosco sono automaticamente cancellate ?
    Ho detto una cosa molto semplice e precisa mi pare, e su quella mi piacerebbe essere contestato: che è sbagliato demonizzare interventi chirurgici o liposuzione o quant’altro serva a migliorare l’apparenza e irridere come psicopatiche quelle che vi fanno ricorso, perché l’aspetto fisico è un problema reale e GRAVISSIMO per tante donne. Sbaglio ? Può essere, dimostratemelo.
    Se volete attaccare me è tempo perso: Flaubert diceva “lasciamo le donne belle agli uomini senza fantasia” e io sono senza fantasia, mi vergogno, subisco l’opinione altrui, non so seguire l’istinto, la mia amica con me non ci starebbe mai e fa bene ecc.ecc., contente ? NON E’ QUESTO IN DISCUSSIONE CHIARO ?
    Per me in discussione sono queste che vendono libri con battute fortunate “Non aggiustate il vostro corpo, non è mai stato rotto..” Ma, secondo me, FALSE.
    O meglio, vere se, come magari sarà, si cerca di frenare la corsa parossistica alla perfezione ma drammaticamente false per tante donne che potrebbero trarre decisivo giovamento dalla chirurgia plastica.
    Ho avuto due amiche che non trovavano nessuno per il naso con la gobba. Corretto il difetto, una è diventata addirittura bella e tutt’e due si sono sposate.
    Certo, sarà stata colpa della società dell’immagine se prima nessuno se le filava, ma è più facile correggere un naso che la società.
    Ma poi, la bellezza femminile è sempre stata un feticcio fin dai tempi della guerra di Troia, e non è stata certo miss Italia, la TV o le veline a crearlo. E la risposta al problema non può essere cambiamo i gusti fondamentali degli esseri umani.
    Una risposta possibile a questa che io considero un ingiustizia (anima bella, involucro inadeguato) potrebbe essere “Il mondo è bello perché vario, se tutti fossimo uguali che schifo, viva le differenze e accettiamole così” ma la stessa cosa non la facciamo con la malattia o la miseria, cerchiamo di alleviarle, non di convincere gli sfortunati a conviverci. Ci fosse la possibilità (che certamente ancora non c’è) di correggere facilmente gli aspetti più antiestetici di una persona, sarei favorevolissimo, credo che si eliminerebbe molta infelicità.
    Se questi ragionamenti, che possono essere sbagliatissimi, fanno incazzare qualcuno o molti, non so che farci, preferirei comunque opinioni piuttosto che ironia.
    Se poi preferite l’argomento finora usato: “…quel fesso agghiacciante di nautilus..”, buon pro vi faccia.

  27. Nautilus, ti è mai passato per la testa che non essere guardata per la strada, non avere qualcuno che si occupi di te, e non ultimo non trovare nessuno che ti sposi si riveli, a lungo andare una FORTUNA? Ci hai mai pensato? Forse sarà un po’ più dura, non dico di no, ma magari a 40 anni ti ritrovi forse un po’ più sola, col telefono che squilla solo perchè dall’altra parte ci sono le amiche grasse come te, ma senza nessuno scrupolo sugli aiuti che avresti dovuto accettare e non hai accettato, sugli uomini che avresti dovuto tenere e non hai tenuto, sulle amicizie che dovresti coltivare e che invece ti fa cagare solo l’idea. Ti è mai passato per la testa che la ‘sicurezza’, la vera sicurezza, si costruisca solo a ‘partire da sè’? Da quanto urli e blateri di cosce, cellulite e naso da rifare si direbbe di no. E per finire, ti sei mai chiesto che cosa dovrebbe farsene un uomo di un ‘pene troppo piccolo’? Secondo le convenzioni di cui sembri ‘maestro’ è questa infatti, la peggiore disgrazia che possa capitare a un uomo. Senza chiedere mai a una donna che cosa ne pensi, in proposito. Ma andiamo… chi ti dice che la signora col naso rifatto abbia fatto questo grande affare a sposarsi?

  28. Voglio dire dire: posto che la vita non è ‘sto granchè’, e che un matrimonio nella maggior parte dei casi allontana il momento in cui dovrai fare i conti con te stesso o te stessa, a seconda se tu sia maschio o femmmina, andare al cinema tutte le sere e a una mostra tutte le domeniche non è meglio che doversi sorbettare un solenne presuntuoso, noioso, pesante, che spara fesserie sulla bellezza femminile e magari vuole anche che tu gli prepari da mangiare – anche bene, come niente, eh? Forse hai fatto un favore alla tua amica ‘grassa’, andando a dormire a casa sua. E non importa che lei lo sappia o no, per adesso. Prima o poi, vedrai, se ne accorgerà.

  29. Donna Letizia/Natalia 2
    Nautilus e che diamine, le donne brutte non hanno mai trovato una persona così interessata al loro miglioramento via bisturi. Che, sei un chirurgo estetico per caso?
    E poi, cavolo, tutte queste donne brutte, tutti questi mancati matrimoni o accoppiamenti!!!
    Nautilus, forse nelle profondità dell’oceano ti sarà dato di vedere che l’accettazione di se è un processo prima che di coppia e di seduzione, individuale e di equilibrio. Questo è quello che io colgo nei miei miseri abissi. Diciamo pure che se uno (femmina o maschio) ha il labbro leporino, una gamba più corta dell’altra ecc. e la chirurgia può intervenire sia a livello funzionale che estetico ben venga l’intervento. Ma per quale motivo devi far tagliare le costole a tua figlia per evitarle problemi di sovrappeso (non ho capito perfettamente il meccanismo, ma prendo per buono l’eccesso descritto)? Per quale motivo questa/e società sono così esasperanti per quanto riguarda i modelli estetici (delle donne e non solo, ma delle donne in particolare)? sarò veteroquellochevolete, ma per me queste esagerazioni estetiche hanno funzione di controllo e selezione sociale. Siamo indotti a non accettare i nostri corpi (cioè noi stessi) e a essere in balia di modelli esterni perdipiù irragiungbili. Uno schiavismo ‘volontario’. Una religione e ‘santità’ estetica a cui sacrificare pezzetti della propria ciccia o del proprio naso o mezza natica o il proprio cibo 🙂 Ovvio che la butto un pò sul ridere, è il mio modo di esorcizzare le cose, ma tutto questo ambaradan di diete e anticellulite e di persone che si rifanno fare i piedi (per motivi estetici, non per alluce valgo o altro) compromettendone anche la funzionalità, mi fa molta paura.
    Mi impaurisce piu’ del potere ‘maschile’ che combattevano le femministe dei ’70, perchè ti controlla, ti comanda, ti obbliga, ma in modo morbido, con il profumo di una crema o di una clinica specializzata.
    Caro Nautilus sto affogando negli abissi, ma so che non mi verrai ad aiutare. Alla tua amica auguro di prendersi cura di sè, magari fare una vita sana e del moto se riesce e di trovare sollievo nel bisturi se proprio ci tiene. Piu’ saggio sarebbe augurarle di trovare amici migliori perchè solo una sana socialità aiuta. I modelli estetici di oggi non saranno quelli di domani e dopodomani e a rincorrerli non si raggiungono mai. Si accetta la schiavitu’ e per cosa poi? per sposare certi soggetti contenti del pezzetto di carne sacrificato, orgogliosi forse del fatto che il partner l’ha ‘fatto proprio per me’.
    E il giorno che il partner o la società ci dirà che certe forme di pensiero sono antiestetiche che famo? un ‘lobotomino’ e via?
    Ma Va*********
    tanto ci sono già gli psicofarmaci che brillantemente (an)estetizzano la mente 🙂
    Guarda caso mi sto sentendendo pure la pubblicità di una macchina che ce l’ha con le racchie, sembra il manifesto per una nuova selezione della razza: la racchia a rottamare per far apparire il fiammante modello bello biondo e ariano.
    E’ lo spirito dei tempi. Ma va******
    Ehm, alla fine non sono riuscita a mantenere il garbo di donnaLetizia e Natalia, mi spiace.
    Besos

  30. Cara MTT, hai detto delle cose verissime. Che dici, mettiamo su un gruppo di felici di non essere sposat* contenti di aver raggiunto due ottimi obiettivi: farsi ringraziare dallo (s)conosciut* non sposato e essere content* di essere come si è.
    Per il gruppo dico sul serio 🙂
    besos

  31. un po’ più concisi, magari?
    no, perchè se uno arriva a quest’ora praticamente non ce la fa a leggersi tutto che è già mattina e si parte con qualcosa di nuovo.
    e poi tante parole per espreimere spesso concetti allucinanti per banalità o perchè figli di poche certezze sbagliate.
    questo lo dico senza nulla togliere a chi ha detto cose che io ho trovato molto giuste.
    vi segnalo un programma che va in onda quasi tutte le sere su foxlife (sky), si chiama ‘extreme makeover’, in pratica prendono qulche sfigato americano da qualche cuttadina in provincia del buco del culo del mondo e gli fanno lifting, liposuzioni, mastoplastiche, gli tirano gli occhi, gli fanno il laser per la vista e poi lo portano dal parrucchiere di hollywood, dal truccatore delle star, dal personal trainer e da un altro paio di cazzoni matricolati e poi lo riportano a casa dopo un mese o due e sono tutti contentissimi, soprattutto quei mariti che hanno visto partire un mezzo cesso squallido e si ritrovno con una battona stile dallas o dynasty o, per i cultori, facon crest, che era peggio degli altri due pur avendo bettone più battone.
    è allucinante.

  32. g.i. è estremo nel giudicare palahniuk, ma non gli do tutti i torti.
    cavie è un romanzo rappezzato e che si salva solo in parte per qualche buona idea, qualche racconto non così malvagio e dal suo stile inconfondibile.
    però non un gran libro, decisamente.

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