Ieri ho fatto due chiacchiere con Laura Eduati per Huffington Post, a proposito di 8 marzo: trovate qui l’intervista. Come già detto, non mi fa molto piacere discutere delle ministre dell’attuale governo: non prima che abbiano fatto qualcosa, almeno, non a prescindere. Come già detto, trovo indicativa l’assenza del ministero delle Pari Opportunità e, al momento, anche delle deleghe per il medesimo. Come, infine, già detto, mi piacerebbe che il venturo otto marzo fosse non tanto occasione per convegni e rituali celebrativi, ma lo spunto, fattivo, per guardare avanti, e soprattutto guardare al futuro delle bambine e dei bambini, affinché crescano liberi. Anche dalle gabbie dei modelli che sono loro proposti.
Come auspicio, ecco il regalo di compleanno che la fotografa Jaime Moore ha fatto alla figlia per i suoi cinque anni. L’ha ritratta non in abiti da principessina, ma nella stessa posa di donne che spesso la storia dimentica, di quelle che Silvia Ballestra, nel suo ultimo e bel romanzo, chiama “Amiche mie”: l’attivista per i diritti civili Susan Anthony, Coco Chanel, Amelia Earhart, Helen Keller, l’etologa Jane Goodall. Auguri, a tutte le bambine, e a tutti i bambini.
Brava Loredana Brava! Non principesse ma Donne regine nell’essenza che hanno seminato e che la storia involontariamente o no ha riposto nel baule in soffitta .Un immenso abbraccio con la memoria accesa per le Donne di allora,di oggi,di sempre. Mirka