Un po’ c’era da aspettarselo. Da giorni quotidiani e siti riportano in evidenza il bel volto stanco di Demi Moore. Oggi, l’affondo: ovvero, il tramonto delle “coguare” (le donne mature che hanno al proprio fianco un compagno molto più giovane). La prima osservazione, e la più banale, riguarda il compiacimento nel circoscrivere la disparità anagrafica al sesso femminile: laddove, tuttora, stupore e scandalo non toccano le coppie dove a essere in età molto più avanzata della partner è l’uomo. La seconda riguarda il corpo: come se l’amore fosse sempre e necessariamente legato a una bellezza senza tempo, uniformata a un modello unico a costo di sforzi inenarrabili. In proposito, Vanna Vannuccini ha scritto un saggio molto bello, L’amore a settant’anni, dove affronta il tabù dei tabù: persone, soprattutto donne, che provano desiderio nonostante l’invecchiamento e nonostante il mutamento fisico.
Sull’argomento, interviene questa mattina Michela Marzano. Ecco l’articolo.
“Per alcune era diventata una moda. Da film, da telefilm. Avere più di quarant´anni e uscire con un “ragazzo giocattolo” da portare in giro. Andare la sera in discoteca per incontrarne un altro da mostrare alle amiche.
Utilizzare tutto il proprio savoir faire di donne mature e sofisticate per sedurre i più giovani, invece di trascinarsi accanto a uomini un po´ troppo spenti o, peggio ancora, farsi scaricare dal marito. Quante volte l´abbiamo visto sullo schermo negli ultimi tempi? Era diventata una moda e, come tutte le mode, aveva le sue icone di riferimento: Madonna e Demi Moore.
Che cosa succederà ora che queste icone cominciano a scalfirsi?
Le immagini delle lacrime di Madonna a New York, arrivata estenuata alla prima di W.E., e soprattutto quelle dell´ormai scheletrica Demi Moore, crollata durante le riprese del film su Linda Lovelace, stanno facendo il giro del web, riaccendendo la polemica sulle cougars. E se queste donne-puma non ce la facessero più e dovessero accontentarsi dei propri coetanei? Se fosse l´inizio di un ritorno all´ordine così tradizionale delle cose?
Ma il problema, forse, non è qui. Perché in fondo, nelle relazioni umane, non c´è alcun ordine da rispettare. Ormai ognuno può decidere con chi e quando vivere un´avventura o una storia d´amore. Ognuno può decidere quanti e quali partner avere. E quando si parla di amore o di desiderio, l´età conta relativamente. Anche se queste donne intraprendenti non hanno mai attirato molta simpatia, piuttosto invidia o scetticismo. A meno che non si tratti di personaggi eccezionali o di grande successo, come accadeva già nel passato, quando nessuno trovava niente da ridire di fronte alle innumerevoli avventure di Colette o di Marguerite Duras. Ma questo fa parte del conformismo generale e dei pregiudizi. Visto che gli uomini, da sempre, hanno fatto delle giovani conquiste femminili un trofeo di cui essere orgogliosi.
Il vero problema delle cougars, oggi, non è quello della differenza di età. Le quarantenni e le cinquantenni, ormai, sono quasi tutte atletiche, dinamiche, toniche. Talvolta, sono anche più attraenti e più sensuali delle ventenni. Che si tratti della chirurgia estetica, dello sport, delle diete o dei trattamenti anti-invecchiamento, tutto contribuisce ad aiutarle a mantenere inalterata la propria immagine. Il corpo è il loro nuovo biglietto da visita, che si sono costruite a forza di sacrifici e di rinunce. E poi, con gli anni, hanno imparato a mettersi in valore e sanno come comportarsi con gli uomini. Perché allora sembrano oggi in crisi? Perché Demi Moore è crollata e Madonna piange?
Forse è un semplice problema di realtà: quello che si è o meno capaci di fare e di sopportare, per evitare che i castelli di carta, un giorno o l´altro, crollino. Perché nonostante tutto, gli anni ci sono. E la fatica. Quella che non si può cancellare né con le creme, né con i bisturi. Quella che non si può ignorare, nonostante tutta la buona volontà. Quella che lascia una traccia sul nostro corpo perché “il corpo c´è, c´è e non trova riparo”, come scriveva Wislawa Szymborska. Niente impedisce di amare, o di essere amate, da un uomo più giovane. Ma un conto è dire che la passione o il desiderio non invecchiano mai. Altra cosa è negare che il tempo sia passato e fare “come se” si avessero sempre vent´anni. Marguerite Duras e Édith Piaf non giocavano a fare le “ragazzine”. Hanno amato e vissuto le proprie passioni restando fedeli a loro stesse. Senza adeguarsi alle aspettative degli altri. Senza pensare che il proprio valore dipendesse dallo sguardo innamorato degli uomini che le hanno accompagnate. Anzi, è proprio per quello che erano, e non per quello che cercavano di diventare, che sono state amate. A differenza di tante cougars che, in pieno delirio di onnipotenza, pensano di poter approfittare della vita grazie alla determinazione e alla forza di volontà. Dinamiche e ottimiste, fanno di tutto per restare sempre in forma. Diete, sport, chirurgia, farmaci. Come se il tempo non passasse mai. Solo che gli anni passano. E prima o poi si crolla. Non tanto quando l´altra persona se ne va via, perché nella logica delle donne-puma, l´altro può sempre essere rimpiazzato. Ma quando la realtà prende il sopravvento. E allora ci si accorge che il proprio compagno ci tradisce con una nostra “fotocopia” più giovane di vent´anni. Perché si era puntato solo sull´apparire. E l´apparire è transitorio. Crisi delle relazioni tra donne mature e giovani allora? Forse no. Forse è solo una crisi delle cougars, di quelle donne che, in fondo, non cercano solo la passione. Cercano soprattutto di cancellare la propria età… “
“la crisi può essere maggiore se s’intacca quel fascino del potere che abbiamo costruito intorno a noi”
… e che magari meritava di andarsene in pezzi.
Sic transit gloria mundi.
Invece si possono anche apprezzare queste donne trovatesi a vivere nel centro del potere, la società americana avanzata.
E’ per il commentatore che mi precede.
Società ridicola, la nostra.
Ho 34 e convivo da 8 anni con un ragazzo che ne ha 6 meno di me. Più passano gli anni, più siamo uniti. E pensare che mi hanno dato addirittura della pedofila (sì, mi sono offesa), mi hanno detto che sarei “invecchiata con gli anni” (l’uomo, ovviamente, non invecchia: matura) e lui avrebbe cercato “carne fresca” (io in bilico tra lo scoppiare a ridere e l’offendermi anche a suo nome).
Ovviamente queste storie le hanno fatte a me, alla donna, quella che che se mette una ruga perde l’amore e quindi il “goal” della propria vita, quella che marcisce/invecchia/decade. Mentre le baldanzose prostatine maschili possono continuare a cercare rifugio in giovanissimi boccioli che attendono solo loro.
A lui nessuno ha avuto la faccia di dire nulla. Tranne lo psicologo da cui lo volle mandare la mamma, agli inizi.
E che gli fece un appunto totalmente sbagliato, su di me, pur non conoscendomi. Solo dall’anagrafe.
Io dico, viva l’amore, ad ogni età, con ogni aspetto, viva l’amore profondo, l’amore che cambia, che finisce, che rinasce.
Quando ci sbarazzeremo di questi carichi di banali pregiudizi e luoghi comuni, sarà sempre troppo tardi
Scusate l’OT, vorrei segnalare questo libro del Cirsde di Torino, che mi sembra interessante e pertinente “Vecchie allo Specchio. Rappresentazioni nella realtà sociale, nel cinema e nella letteratura”, Edda Melon, Luisa Passerini, Luisa Ricaldone e Luciana Spina (a cura di)
http://www.cirsde.unito.it/PUBBLICAZI/E-Book/E-Book_consultabili/default.aspx