IL RE DEI MOSTRI

Oggi esce per Salani Il re dei mostri. È la seconda storia del Senzacoda, che mi ha dato gioia e divertimento. È nata nella mia testa da quando, un paio di anni fa, il gatto Altair rimase chiuso per una notte dentro il garage dei vicini. Dopo il panico e il sollievo, mi sono messa a pensare, e il benedetto “e se?” mi ha portata in un’ avventura dove fra i gatti di Ulthar (sempre grazie, Lovecraft) e i mostri sgangherati che abitano i sogni dei bambini nasce una controversa alleanza. Perché quando le tenebre si infittiscono bisogna unirsi.

Non è indolore, certo. I gatti vorrebbero starsene nel loro altopiano e i mostri sono impegnati nell’ allestimento del Lago dei cigni, con il Serpente nel ruolo di Odette. Quanto ad Ari, Stefania, Nadia e la signorina Elsa, beh, sono alle prese con la scuola media. Però qualche scellerato ha richiamato indietro il re dei mostri, e..e basta per ora.

Nuove entrate: un salice, lontano parente di altri più pericolosi, una gatta che ha appreso l’ arte del Kung fu a Shaolin, e un ragazzino che sembra un bullo e somiglia molto a una vecchia conoscenza della signorina Elsa.

Conferme: aironi, fenicotteri, un gatto rosso, un’ ex vigilessa e naturalmente il Principe.

Per farla breve: mi sono di nuovo divertita. Immensamente. Ho riscoperto che da qualche parte esiste ancora una mia voce non malinconica ma allegra, innamorata dei nonsense e delle situazioni impossibili (eppure resto convinta che i fenicotteri scrivano davvero sonetti quando nessuno li vede). E sono felice di averla ritrovata. E anche che siano stati i gatti e le amiche a restituirmela, perché come si fa, come, senza di loro?

Buona lettura, per chi vorrà. Per me questo è già un dono, e grandissimo. Che si deve, peraltro, alle strepitose illustrazioni di Stefano Tambellini, il migliore che avrei potuto desiderare.

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