LE FALSE ARMONIE NELL'ISOLA DESERTA

C’è bisogno di tempo, e il tempo invece, più che mai in questo settembre, si avvita e scivola verso la ripetizione dei gesti, dei riti di fine estate, degli incontri, degli impegni. C’è bisogno di capire, e in questo momento mi sembra che ogni comprensione sia comunque offuscata. C’è bisogno di libri buoni. Frammento. Cecità, Saramago.
Ps. Da domani a lunedì sarò al Festival di Mantova. Ci si rilegge martedì prossimo. Tempo, appunto.

Mi sembra di vedere, era meglio essere prudente, non tutti i casi sono uguali, si suole addirittura dire che non esistano le cecità, ma i ciechi, quando l’esperienza non ha fatto altro che dirci che non esistono i ciechi, ma le cecità. Qui sono già in tre a vederci, ancora uno e sarà la maggioranza, ma comunque, anche se la felicità di vederci di nuovo non dovesse contemplare pure i restanti, per questi ultimi la vita d’ora in poi sarebbe molto più facile, non più quel tormento che è stato fino a oggi, guardate in che stato si è ridotta quella donna, è come una corda che si è spezzata, come una molla che non ce l’ha più fatta a reggere lo sforzo a cui era costantemente sottoposta. Ecco, forse, perché fu lei che la ragazza dagli occhiali scuri abbracciò prima di tutti, lasciando il cane delle lacrime senza sapere da chi accorrere, perché tanto piangeva l’una come l’altra. Il secondo abbraccio fu per il vecchio dalla benda nera, adesso sapremo quanto valgano veramente le parole, ci ha tanto commosso l’altro giorno quel dialogo che si è concluso con quel loro bellissimo impegno di vivere insieme, ma la situazione è cambiata, la ragazza dagli occhiali scuri si ritrova davanti un uomo vecchio, che lei ormai può vedere, sono finite le idealizzazioni emotive, le false armonie nell’isola deserta, le rughe sono rughe, le pelate son pelate, non c’è differenza tra una benda nera e un occhio cieco, ed è quanto lui le sta dicendo in altri termini, Guardami bene, sono quello con cui hai detto che avresti vissuto, e lei ha risposto, Ti conosco, sei quello con cui vivo, in definitiva ci sono parole che valgono anche più del loro apparente significato, e questo abbraccio vale quanto le parole.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto