Libri che spariscono. Questa mattina, leggendo l’articolo di Natalia Aspesi sul linciaggio mediatico di Mrs. Robinson (quella vera, non quella de Il laureato), pensavo a come sarebbe bello che negli scaffali delle librerie ci fosse “Prima le donne e i bambini” che Elena Gianini Belotti pubblicò per Feltrinelli svariati lustri fa. Ovviamente non c’è: neanche su Ibs. Io stessa ne possiedo una preziosa versione fotocopiata. Eppure, quel libro non è invecchiato affatto: almeno per i lettori, che ragionano a modo loro e dunque fanno poco testo.
L’articolo di Natalia, comunque.
Non si vorrebbe essere banali, ma avrà senso ancora stupirsi ed elettrizzarsi perché una signora si prende un amante giovinetto, quando le donne l´hanno sempre fatto, nella realtà, in letteratura, nel cinema, in televisione, dalle regine alle portinaie?
Non si vorrebbe mettersi al posto della ministra Carfagna e invocare la scempiaggine delle irraggiungibili pari opportunità, ma perché il vecchio anche bavoso con la giovane anche vistosamente mercenaria fa solo leccare i baffi ai maschi che lo lodano per la sua prestanza, mentre se una sessantenne va a letto con un ventenne anziché compatirla per il mal di schiena che certamente le verrà, la si giudica: pazza, strega, depressa, scostumata, destinata alla disperazione e al suicidio? E perché in fondo in fondo, tutti ne sghignazzano?
Eppure, basterebbe riflettere senza razzismo anagrafico, con olimpica saggezza: se ai vecchi non piacciono le coetanee e ancor meno le vegliarde, perché alle vecchie dovrebbero piacere i coetanei e ancor meno i vegliardi?
Se dopo trent´anni di matrimonio anche felice, alla sola vista della di lei vecchia vestaglia da cui pende la camicia da notte, lui vorrebbe gettarsi dal quinto piano, perché al di lui quotidiano russare in poltrona davanti alla televisione in ciabatte, lei dovrebbe sognarne i baci e un nuovo sagace uso delle manette di marabu magari legate al frigorifero?
Anche il partner giovane delle signore in età è giudicato malissimo: gigolò, sfruttatore, mantenuto, prostituto, ladro, mascalzone. Anche fosse, se non eccessivamente costoso tanto da dovergli dare l´intera pensione, e assomigliasse al Richard Gere (non di oggi che non lo si vorrebbe neppure gratis), di trent´anni fa, quello splendente di American Gigolò, chi sarebbe così pazza (in questo caso) da dirgli ma come si permette? Magari per un solo giubbotto firmato? Come se poi i mariti coetanei ma quasi sempre più vecchi, non costassero anche loro, se non altro di lavoro casalingo o comunque di pazienza per placare le loro depressioni e sconfitte e paure. I maschi magari leggermente pedofili arrivano a giudicare malissimo anche meravigliose signore che, come fa Halle Berry, a 40 anni, si accoppia con un modello che ha 9 anni, dico 9 anni -quindi un´enormità- meno di lei, e pazienza se la signora è fresca come un´adolescente: l´anagrafe è lì, minacciosa, a rimettere le cose al giusto posto. Come si vede che chi critica, purtroppo per la sua cultura di vita, non ha mai visto la bibbia televisiva della femminilità, Sex and the city dove il ventenne bellissimo modello biondo si innamora della quarantenne promiscua Samantha, sorprendendola con la sua inesausta passione anche dopo che lei si è ammalata di tumore al seno. Dalla fiction alla realtà: l´interprete di Samantha, Kim Cathrall, 50 anni, ha appena sposato un cuoco canadese di 26 anni: saggia mossa, anche per i fornelli. Dal cinema alla realtà: Susan Sarandon, sensuale protagonista di Alfie (2004) nel film sostituisce nientemeno che il ragazzo Jude Law con uno ancora più giovane; adesso, nella vita, arrivata a 64 anni, ha abbandonato il marito Tim Robbins, 52 anni, per un trentunenne che possiede un club di ping pong, gioco che forse ha un suo significato erotico, chissà.
Sono giorni questi in cui il mondo anglosassone è in subbuglio perché una signora sessantenne, di religione protestante, molto pia e sessuofoba, ha messo le corna al marito che ha il difetto di essere il primo ministro dell´Ulster, con un ragazzo, sin da quando era minorenne: starebbero ancora insieme, lei se la spasserebbe, il marito non dovrebbe dimettersi, se il giovinetto le avesse restituito i soldi che lei gli aveva prestato per mettere su un bar e che si era a sua volta fatta prestare. In amore una signora la puoi fregare, ma sul danaro no, è più difficile.
La storia l´ha raccontata lei, a scanso di ricatti, mentre un´altra signora molto più giovane e in più di celebre e nobile famiglia, che da anni lavora in una moschea dove insegna arte a donne e bambini musulmani, ha rivelato di aver sposato un anno fa un ragazzo pachistano di 23 anni: e siccome deprecare l´unione interraziale e interreligiosa sarebbe razzista, si fa più bella figura a stigmatizzare la differenza di età, vent´anni. E la seducente ed elegantissima Tilda Swinton ce la siamo dimenticata? Vive col marito (e i loro due figli adolescenti), il celebre pittore-scrittore John Byrne, vent´anni più di lei, e si fa sempre accompagnare dal videoartista Sandro Kopp, vent´anni meno. E poi: e la Regina Elisabetta I, e Margherite Duras, e Colette, e Lalla Romano, e Gina Lollobrigida, e Sam Taylor-Wood (appena fidanzata col protagonista del suo film, Nowhere boy, il diciannovenne Aaron Johnson), e Demi Moore e Madonna e insomma, tutte le possibili signore, milioni, che sanno quello che vogliono e sarebbe ora di non farne più un caso, ogni volta, troppe volte, cadendo sempre bavosamente dalle nuvole?
Posso dirlo?
E MIA NONNA!
Mia nonna è rimasta incinta a ventun anni di uno che poi è diventato simpaticamente noto in famiglia come “lo stronzo”. La piantò con mia mamma di pochi mesi.
Mia nonna si è rifatta poi una vita con quello che è stato per me il mio adorabile nonno. Dieci anni meno di lei, lei laureata e lui con terza media, ma onnivoro lettore – e tutte abbracciati negli anni d’oro della lotta politica. Grandissimo matrimonio.
http://lucioangelini.splinder.com/post/22028899/LO+SVENTURATO+%28BENIAMINO+PLACI
Premettendo che me ne può fregare di meno delle amanti e degli amanti molto più giovani, debbo confessare che difficilmente credo a codesti grandi amori.
Forse perché raramente ho sentito di un giovinastro di vent’anni che si è messo con la maestrina in pensione di 60. Guarda caso, lei è sempre un’attrice piena di soldi e di fama.
Ma probabilmente, mi sbaglio, e certe storie non vengono fuori perché l’amore operaio in fondo non fa grido…
Ekerot, credimi. Ce ne sono di giovani attratti da donne che essendosela già fatta una vita e una personalità, e delle volte anche la gavetta dei figli piccoli, offrono emotivamente, sentimentalmente e sessualmente delle botte di vita che con la coetanea ti scordi.
E da donna, io ho sempre sostenuto che il fidanzato più giovane fa di tutto per comportarsi da persona adulta, mentre quello coetaneo o dionelibberi più grande, pianta su delle bizze che levati, manco un bambino di tre anni.
Ciò detto, il tutto genericamente parlando, tanto per far soddisfazione, che diolifa e poiliaccoppia, e l’è un gran mondo arruffato ed esclusi i presenti ecceterà ecceterà.
A parte l’attrice famosa, suggerisco di rileggerti “La bruttina stagionata” in proposito.
ma anche con questi gap anagrafici di 30-40 anni?
con questi gap le vie praticabili sono le stesse per entrambi – non è che insomma di donne belline che trombano arnesi sdentati per il vil metallo manchino eh… ma ci sono anche menage che passano da altro, eludendo il sesso: o includendolo in forme che si possono variamente definire dal bizzarro al perverso a seconda delle categorie che si vogliono includere.
Dal punto di vista psicologico per esempio, io al truffatore di signore agè che le truffa solo per soldi (un tipo sociale noto alle cronache – ciccia fuori saltuariamente ma ciccia) ci credo poco. Non che non lo faccia per soldi, ma altri trovano pià agevole rapinare le banche.
Tradotto: l’edipo non funziona solo per i maschi.
(Il che mi fa essere delle volte perplessa davanti a questi grandi gap, in tutte e due le direzioni – ma l’atteggiamento psicologico è sempre un tantino reazionario, ne sono consapevole.
Forte! Spesso i dati già in nostro possesso vengono semplicemente ignorati per farci risuonare agli stereotipi… e brava Natalia Aspesi!
Qui sembra che tutto vada bene, madama Aspesi! Si cita questo, si porta come esempio quello, si sottolinea come la tizia ha portato a letto un giovanetto, etc. E tuttavia, tutti gli esempi indicati, guarda caso, sono riferiti a persone celebri o perlomeno che qualche soldino da spendere lo hanno.
Vorrei proprio vedere se un giovanotto si sognerebbe mai di far la corte ad una portinaia sessantenne senza un soldo! La donna anziana per fare ‘innamorare’ di sé un giovanotto come minimo deve avere l’aureola di poetessa (v. Sibilla Aleramo con il giovane Franco Matacotta).
Certo, poi ci sono i casi, rarissimi, che confermano la regola: per esempio, la cugina di mia madre che, per varie vicende familiari, frequentava ben fuori corso la facoltà di medicina a quarant’anni, nonostante i suoi reiterati rifiuti, ebbe la ventura di vivere un amore con un ragazzo di ventitré anni. Si sposarono, non ebbero figli e lei mi raccontava sempre, con molto rammarico ed anche un po’ di ritegno nella voce, che lei aveva soltanto cinque anni di meno della suocera.
A parte il fatto che, arrivati ad una certa età, lui fece un figlio con un’altra, lo adottò assieme alla cugina di mia madre e lei visse fino a novant’anni forse pensando di aver amaramente scontato negli anni la felicità inenarrabile e l’illusione che aveva vissuto per tre o quattro anni.
Quanto poi a questa citazione “I maschi magari leggermente pedofili arrivano a giudicare malissimo anche meravigliose signore che, come fa Halle Berry, a 40 anni, si accoppia con un modello che ha 9 anni, dico 9 anni -quindi un´enormità- meno di lei, e pazienza se la signora è fresca come un´adolescente: l´anagrafe è lì, minacciosa, a rimettere le cose al giusto posto.” mi sembra davvero insultante e niente affatto spiritosa, né per chi si accoppia con un bimbo di 9 anni né tanto meno per chi riporta la notizia.
A me piace la carne fresca, poi se ad altri piacciono stagionature varie (o avariate), fatti loro!….E non venitemi a parlare del brodo delle galline, eh 🙂
Questo articolo mi sembra un po’ eccessivo nei toni. Secondo me se si parla di rapporti che non abbiano il sesso come elemento primario può succedere che ci siano differenze d’età molto alte. Ma nei casi citati è troppo facile notare che l’argent ha la sua importanza!
Mi sembra anche che ci sia troppo astio nei confronti degli uomini. Intanto secondo me un 60enne sposato che va con una di 20 anni è un vecchio porco e basta e non è vero che venga generalmente approvato.
Inoltre come uomo mi sento un po’ offeso dalla frase “i maschi magari leggermente pedofili ecc…”.
La pedofilia non è cosa da tirar fuori alla leggera, è un po’ grave come concetto da esser buttato li’ in mezzo ad un articolo che parla di altro.
Tutto questo dando per acquisito che ognuno è libero di gestire la propria vita sessuale e sentimentale come meglio crede.
Be’… linciaggio mediatico è un po’ esagerato, come espressione, ed è comunque lo stesso can can che si solleva attorno a qualsiasi uomo (o donna) politico quando lui/lei o un suo familiare viene coinvolto in qualche scandalo sessuale, e noi in Italia (ma non solo noi) ne sappiamo qualcosa. Penso che farne una questione di presa di posizione femminile non sia appropriato, in questo caso.
A me pare che il punto centrale dell’articolo sia il pregiudizo: fatta la tara di tutte le variabili – per quanto determinanti – di contorno, perché certi comportamenti scandalizzano se a metterli in atto è una donna, mentre se li mette in atto un uomo no?
A meno che il fatto che il potere e il denaro faccia parte del sex appeal valga solo per gli uomini, come ci ricorda ogni tanto Piero Angela. Cioè quella storia che gli uomini più forti tornavano nella caverna con quarti di bisonte, che ora sono stati sostituiti dalla carta di credito. E quindi una sana progenie alla specie è assicurata dal potere maschile (forza o denaro che sia) e dalla grazia e dolcezza muliebre (e lì non c’è carta di credito sostitutiva, come si sa).
Elviridio, sta cosa proprio non si puo’ sentire, eh?
Approvo l’articolo senza riserve.
E’ vero, molte unioni con forti differenze d’età alla lunga non durano.
In effetti, molte unioni alla lunga non durano. E’ un vecchio e mai risolto problema dell’umanità e una gran fortuna per avvocati e giornalisti del gossip.
Certo, gli esempi citati sono tutti famosi – altrimenti non potremmo citarli. Difficilmente il caso della mia ex condomina finirebbe sui giornali. Ma qualsiasi trattato sull’arte di amare ha un capitolo riservato alle signore di una qualche età e ai loro vantaggi (maggior discrezione, maggior munificenza, maggior destrezza nelle cose d’amore, maggior passionalità). Pierre de Brantome, per esempio (ma anche Ovidio, mi sembra di ricordare).
Un po’ di banalità random:
1) Da quanto ne so io, l’attuale Mrs. Robinson non è al centro di uno scandalo perché finita a letto con un diciannovenne, ma in quanto classico esempio di reazionaria fondamentalista e omofoba che poi, in privato, si concede notevoli strappi alla regola della tanto sbandierata unione matrimoniale e familiare, mettendosi pure nelle condizioni di farsi ricattare. In fondo anche Marrazzo, su un opposto fronte politico, è stato criticato p per le stesse ragioni.
2) Aumento il numero di banalità: lasciando perdere i soliti chiacchiericci su denaro, carisma dell’età, edipo… ma non sarà che “non è bello ciò che bello… ecc.”? Che poi, parlando degli esempi di donne famose, a nessuno viene il sospetto che i loro giovani amanti ne siano attratti effettivamente per la loro bellezza (nel senso lato del termine)? Cavolo, parliamo di Susan Sarandon, Demi Moore, Halle Berry: a me, a 28 anni, fanno rimanere ancora con la lingua di fuori, tipo Fantozzi! Sai che me fregherebbe dei soldi… (ok, scusate, mi sono lasciato un po’ andare… mi fanno questo effetto! 😀 ). A ben vedere, poi, neanche Mrs. Robinson se la cava così male. E comunque, dal lato opposto, sebbene sia d’accordo che l’idea di un uomo maturo che va con una giovane sia spregevole (anche perché, purtroppo, l’ “aggressività” sessuale maschile è uno di quegli aspetti biologici che, ci piaccia o no, marca una grossa differenza tra i due generi), penso che, in fondo, se quell’uomo maturo è, per dire, un George Clooney, un Bruce Willis o un Richard Gere (la vorrei proprio vedere la Aspesi rimanere fredda davanti a lui!), forse qualche ragazza potrebbe trovarlo attraente anche a prescindere dal conto in banca.
3) Visto il punto 2, perché tornare su noiosissimi ragionamenti di campanile tipo “gli uomini sono così” “le donne sono colà” (e mi riferisco a Mammamsterdam)? Esistono gli individui, punto. Ci sono, indifferentemente, uomini e donne maturi o infantili, indipendentemente dall’età.
4) Sono d’accordo sui toni eccessivi della Aspesi, che, a mio parere, ha anche il difetto di generalizzare con un po’ troppa facilità.
Visto il punto 2 e il punto 3, Daxman, perchè, di fatto nel chiacchiericcio quotidiano e mediatico, certi comportamenti famminili fanno ancora scandalo e gli stessi comportamenti maschili no?
A meno che non mi si dimostri (= dimostri) che questo scandalo non esiste e che sia solo una mia proiezione paranoica (può essere, metto tutto in conto) , io continuo a pormi la questione.
Valeria, la mia domanda è se facciano davvero scandalo. Può anche essere che io sia totalmente inconsapevole dei dibattiti nei mass media e di quello che viene detto da Costanzo e da Vespa (che non guardo), ma mi pare che nessuno abbia criticato le unioni tra donne mature e vigorosi giovani. Tanto per dire, Antonella Clerici lavora da tempo in televisione in tutta tranquillità, senza nessuno l’abbia mai marchiata d’infamia perché in una relazione con un uomo molto più giovane di lei. E parliamo di un personaggio popolare, da prima serata in famiglia.
E se la percezione dello scandalo sia in realtà solo nell’occhio di chi vede?
Sì, è possibile, l’avevo messo in conto, che io possa avere un’attenzione selettiva orientata a certi commenti e non ad altri.
Se (= se) hai ragione tu sono contenta. Avere torto a volte rende felici. 😉
L’articolo della Aspesi, gaio e insensibile com’è, mi ha irritato dalla prima all’ultima parola. E poi i commenti non hanno lenito la mia irritazione, anzi. Possibile che a nessuno venga in mente che l’aspetto veramente deprecabile del comportamento della “signora” Robinson stia del tutto altrove? L’età? I soldi? L’avvenenza? Scusate tutti un momento, ma il fatto che questo sia un sistematico tradimento non significa davvero niente? A me questa donna fa schifo non perché il suo amante era minorenne prima e comunque molto più giovane di lei ora. Semmai, mi fa già più schifo perché ella si atteggiava a reazionaria e sessuofoba ed in privato aveva comportamenti assai disinvolti. Questa si chiama ipocrisia, e non è né maschile né femminile. Punto primo. A ciò aggiungo che la signora non era libera, ma ha tenuto i piedi in due staffe per un mucchio di tempo. Mi si dirà che tutti tradiscono, a partire dai mariti. Lo diceva anche Craxi, che tutti rubano, ma questo faceva di lui meno un ladro?
Evviva la real-politik dei sentimenti, insomma! Non capisco i paragoni con le donne sposate o accompagnate con partner giovani, e nemmeno con quelle che lasciano i mariti/fidanzati per altri più prestanti. Quello è normale, giusto perfino, di certo comprensibile. Ma il tradimento sistematico è un’altra storia. La signora si merita tutto il linciaggio mediatico che ha ricevuto, come ogni traditore.
@ luigi: nel mio punto 1) ho sottolineato proprio questo. Ciò che critico nella signora Robinson è proprio l’ipocrisia. Poi, per carità, nella vita ci si disinnamora per molte ragioni, per poi innamorarsi nuovamente, anche di giovinetti appena ventenni. Ma in quei casi bisogna pure prendersi le proprie responsabilità e comportarsi nella maniera più onesta possibile.
Ad ogni modo, Aspesi esclusa (che, tuttosommato, non è nuova ad apologie della disillusione romantica/affettiva, basta leggere la sua posta del cuore ne Il Venerdì), non credo alcuno degli utenti abbia inteso fare “real-politik” dei sentimenti.
@ valeria: capirai, per così poco! 😀
Alcuni anni fa (12) Prima le donne e i bambini venne ripubblicato, ignoro con quale tiratura, da feltrinelli (ne regalai in un impeto d’amore una copia ad un mio amore del tempo). una copia invenduta dovrebbe giacere in una libreria di ancona… tutto ciò per confermare che per riuscire a trovare certi libri ci vuole non poca fortuna e perseveranza!