L'ORIZZONTE

Era segnalato in fondo ai commenti del post di ieri. E’ l’intervento di Franco Bifo Berardi su Rekombinant. Lo riporto integralmente.

La bufera ha spazzato via i detriti del ventesimo secolo.
Non c’è di che rallegrarsi. Il Novecento fu un secolo tremendo di violenza e di guerra, ma aveva per lo meno un orizzonte al quale guardare, una speranza da coltivare.
Oggi non vi è più nessun orizzonte, solo paura dell’altro e disprezzo di sé.
Questo è l’argomento del quale dobbiamo occuparci, non del risultato delle elezioni.
La scomparsa della sinistra e la vittoria definitiva dei razzisti e della mafia è un fatto prevedibile e previsto.
La sinistra ha preparato accuratamente questo rovescio. Timorosa di ripetere l’errore del 1998 ha accettato tutto quello che la Confindustria e la Banca Europea hanno imposto, e il risultato è quello che ora vediamo. Come se due errori di segno contrario potessero mai fare una cosa giusta.
Gli operai hanno rifiutato di votare (come non capirli?) oppure hanno votato per i peggiori tra i loro sfruttatori (come non compatirli?).
Ma occuparci delle elezioni passate o di quelle future sarebbe pura perdita di tempo. La democrazia rappresentativa da tempo non ha più niente da dare. Ora ha chiuso ufficialmente i battenti.
Olindo e Rosa hanno vinto le elezioni politiche. E allora? Si tratta di curare la malattia, se ne siamo capaci, non di restaurare vecchi apparati. Dobbiamo occuparci della malattia psichica che si manifesta in Italia con l’emergere di un esercito maggioritario di zombie assetati di sangue.
E’ già successo in Francia qualche tempo fa. La vittoria di Sarkozy è stata accompagnata dalla scomparsa della sinistra dalla scena politica parlamentare. Perché disperarsi se ora accade in Italia?
La sinistra, che avrebbe dovuto essere strumento di organizzazione dell’autonomia della società dal capitale, nel corso del Novecento si è trasformata in un ceto parassitario che succhia il sangue dei movimenti per tradirli in maniera sistematica.
Nella versione bolscevica quel ceto politico ha massacrato le avanguardie intellettuali e operaie. Nella versione socialdemocratica ha venduto le conquiste operaie in cambio di potere economico per le burocrazie. Nella sua attuale versione americanizzata si illude di poter condividere il potere con gli aguzzini. Non si accorgono gli americanoidi all’amatriciana che l’America dei loro sogni sta sprofondando, sconfitta dalla resistenza regressiva dei popoli islamici, e sommersa da una recessione senza vie d’uscita. L’Occidente sprofonda in una recessione che annuncia guerra civile planetaria. Questo lo scenario, questo l’orizzonte.
Ora la società non ha più difese, in compenso non c’è più il ceto politico che la parassitava.
Lasciamo perdere l’idea di ricostruire la sinistra, perché la sinistra non ci serve. E’ un concetto vuoto, che si può riempire soltanto di passato.
La società non ha bisogno di un nuovo apparato di mediazione politica. Non ci sarà mai più mediazione politica. Il capitale ha scatenato la guerra contro la società. Non possiamo far altro che adeguare ad essa i nostri strumenti e i nostri linguaggi.
Non possiamo combattere quella guerra sul piano della violenza, per la semplice ragione che la perderemmo.
La società deve costruire le strutture della sua autonomia culturale: dissolvere le illusioni che sottomettono l’intelligenza al lavoro al consumo e alla crescita, curare lo psichismo collettivo invaso dai veleni della paura e dell’odio, creare forme di vita autonoma autosufficiente, diffondere un’idea non acquisitiva della ricchezza.
Non abbiamo altro compito. Ed è un compito gigantesco.

69 pensieri su “L'ORIZZONTE

  1. Caro Luca
    non hai affatto torto. Esistono molte persone poco interessate e poco schiave del consumismo ( e sì, ti rispondo poco modestamente, magari mi metterei anch’io nella categoria) ma mi pare costituiscano una minoranza.
    Te puoi dire: beh allora lavoriamo per estenderla.
    Io non ci credo, il fatto stesso che esista una pratica chiamata shopping e che tutta l’economia mondiale si basi ormai su questa pratica, e che in famiglia senza due o tre stipendi ci si ritenga vicini alla miseria, per me dimostra che il tenore di vita cui siamo arrivati è irrinunciabile.
    L’auto, la casa, il cellulare, l’ADSL, i vestiti nuovi, gli elettrodomestici, la carne tutti i giorni, la cena fuori, le vacanze, lo sport sono ormai diritti acquisiti. E anche il resto del mondo li vuole e sarà dura convincerlo che è sbagliato
    Il massimo che si può fare è convincere che non occorre consumare bulimicamente tutto ciò, ma resterà l’ansia del guadagno, i soldi che li si spenda o no li vogliono tutti o quasi.
    Il comunismo è caduto per questo: se all’essere umano togli il piacere di guadagnare o anche solo il sogno, la possibilità di farlo, e poi di spendere, si deprime, intristisce.
    Naturalmente sono idee mie, sai quanti litigi coi compagni perché loro vedevano una Cuba allegrissima e vivace e io che pure ero con loro i segni d’una mestizia generale per mancanza di soldi e merci ?
    Se si arriverà alla sobrietà sarà solo per necessità, e l’umanità non sarà contenta.
    Comunque, speriamo che abbia torto io e ragione tu su tutto, sarebbe molto meglio. Ciao per ora.

  2. diciamo la verità, la società non ha più bisogno di alcuni politici, non di valori trasversali quali la solidarietà e la giustizia.
    gli elettori hanno capito che i parrucconi incipriati che sedevano; anzi avrebbero voluto risedersi sui banchi del parlamento, non li rappresentavano.
    il bertinotti, onnipresente a tutti gli eventi mondani romani, il pecoraro un ecologista (?), la (il) luxuria; e tanti altri personaggi che poco o nulla hanno a che fare con i valori e le necessità della gente.
    la gente ha dato fiducia alla concretezza, alle dichiarazioni; anche brutali, ma dirette, alla sostanza piuttosto che alla forma.
    in questo panorama, c’è secondo me una cosa che va rimarcata, pur con tutti gli errori e le difficoltà incontrate veltroni ha reso un gran servizio al centro sinistra, ed al paese.
    ha limitato la frammentazione del parlamento, ha mondato la sua campagna elettorale dagli atteggiamenti talebani e vuotamente classisti della sinistra estrema.
    personalmente amo definirlo il bruco veltroni; ma se (i suoi) lo lasceranno crescere potrebbe diventare una farfalla.

  3. LOREDANA
    Loredana ciao, scusami l’intromissione, è un anno che leggo il tuo blog, soffro in silenzio, ma come ti ho promesso non ho più scritto, ho notato che hai cresciuto ben altre gatte da pelare.
    BIFO
    Al mio vecchio compagno di sogni metropolitani Bifo non posso resistere.
    Caro comandante BIFO dalle nostre barricate indiane, metropolitane e colorate del settantasette sono partito trent’anni fa per l’aulica Toscana a “creare forme di vita autonoma autosufficiente, diffondere un’idea non acquisitiva della ricchezza” con il risultato di odiare i comunisti e i loro centri di potere opprimente: amministrazioni, banche, università e soprattutto supemercati COOP.
    Franco, dopo trent’anni sei ancora lì a dire le stesse cose, non ti accorgi che sei te con i tuoi scritti anatemici-catastrofici ad alimentare l’uroboro infinito della sconfitta? Anche io sono sconfitto, vecchio, malato e disilluso ma ho tre figli ed ho il diritto ed il dovere di sperare.
    Franchino che delusione mi ha fatto leggere che dai della Rosa Bazzi e dell’Olindo Romano a chi non ha votato come volevi, mi dispiace che tu ti sia ridotto così male. Ma alla nostra età non è meglio cedere al buosenso ed alla educata ragione? Sei stato un mio cattivo maestro auguro ai miei figli ed ai miei nipoti altri educatori. Ciao Bifo abbi cura di te.
    NAUTILUS
    Vieni qua con me in Toscana a vedere come i compagni vivono il consumismo (o comunismo?)! Dai Nautilus, andiamo insieme a fare la spese al MEGACENTRO commerciale COOP di Empoli, il più grande del centro Italia, le amministrazioni locali hanno permesso la cementificazione di non so quanti metri cubi di verde Toscana nel nome del consumismo più sfrenato e patinato che ci sia, con i soldi pubblici hanno costruito (molto in fretta) un’uscita riservata della superstrada FI PI LI. Nautilus pensa ganzo, non pagano nemmeno le tasse!. Ci divertiremo un sacco a spendere “bulimicamente” i nostri soldi con ragazzi GLAM e ricche signore di sinistra griffate. Poi Nautilus ti porto alla LIDL o al Penny che pagano le tasse (tante tasse) ma sfamano con prodotti scadenti e di sottomarca i pensionati, gli extracomunitari, i precari… insomma la povera gente. La povera gente che dovrà pur mangiare e vestirsi nella ricca e rossa Toscana ma non può permettersi la solidale (SIC!) COOP. La solidale COOP per questi pezzenti ha organizzato un gruppo di prodotti a prezzo di ingresso, ben riconoscibili tra i prodotti di lusso, in quanto le etichette o il packaging è giallo vistoso come le stelle di Davide cucite dai nazisti sui vestiti degli ebrei, con il risultato che i bambini si vergognano a fare merenda a scuola con questi prodotti che li rendono diversi e li classificano poveri. Cosa credi Nautils anche io mi chiedo chissà perche Veltroni ha perso le elezioni… mha? chissà come mai?
    PER TUTTI
    Non cedete alle tentazioni della retorica di BIFO (come ho fatto io trent’anni fa), la disperazione è il peccato più grave che si possa commettere. Per noi cristiani perdere la speranza è imperdonabile, Giuda si impicca non perchè tradisce Cristo, ma perchè non crede nella redenzione del perdono che è un diritto di tutti. (Perdonati Franco, scrivendo crudeltà fai del male prima di tutto a te stesso).
    Nel caso Loredana pubblichi il mio intervento chi vuole insultarmi può farlo in privato se vuole una risposta, in quanto ho promesso a Loredana un anno fa che non avrei mai più turbato la quiete di questo forum, e di conseguenza non risponderò a nessuno sul forum.
    Ciao Loredana, scusami ancora, se passi dal Chianti ti aspetta una bottiglia (non avvelenata) di quello buono, una ce la beviamo insieme.
    Rinaz (rinaz@lbero.it)

  4. Ci risiamo, sempre la solita storia: sono sempre gli altri a sbagliare, a non aver capito, a essere razzisti, ecc. ecc. Non ci si vuole rendere conto che questa Sinistra ha capito poco o niente della società a cui parla, che “i giovani” di cui si parla (anche qui) non esistono e non sono mai esistiti. Io resto davvero frustrato e spaventato da articoli simili. Si predica la democrazia ma i primi a pensare in pensiero assolutamente antidemocratico (che significa disprezzo totale per gli avversari politici e per tutti quelli che li votano) sono proprio i ceti dirigenti della Sinistra. Incredibile poi come la Storia non insegni nulla, nulla. Da 10mila anni ad ogni parte la generazione adulta e dominante resta sorpresa e schifata dalla generazione successiva. Sempre gli stessi concetti e le stesse idee che tornano semplicemente aggiornate rispetto agli oggetti (una volta i giovani erano rincoglioniti dalla Tv, ora da Internet).

  5. Gaia, ti prego, non prenderla così. Il mondo non è finito il 15 aprile, e neanche l’Italia. La situazione “del paese dove vorrei avere il diritto di crescere, vivere e morire” non era tanto fantastica neanche prima. Vorrei dirti: cerca di costruire il tuo futuro, impegnati ora. In pratica occupati del presente “crescere, vivere”. Puoi trovare delle soddisfazioni già mentre fai qualcosa per la tua crescita culturale, affettiva, sociale. Parti da te. Mai disperare.
    Impara, conosci, viaggia, gioca, ama, lavora, incazzati, vivi e fatti sentire. Forza Gaia.
    lucio

  6. Onore e saluti a Bifo. Analisi terminale e lacerante. Conseguente spavento di Angelini e altri. Il finale è una sintesi – meravigliosamente sintetica – tra alcune istanze anni ’60 (autosufficienza psico-sociale, liberazione dal veleno della paura e dell’odio) e l’Uomo Nuovo di Gramsci.
    Grande Bifo, come sempre.

  7. Caro Rinaz
    che tu odi la COOP più di Berlusconi e perchè è abbastanza chiaro, ormai di cooperativo e solidale non ha più nulla. Interessante l’analisi dei pacchi gialli.
    Il consu-comunismo è quel che non è riuscito all’URSS e così è crollato l'”impero del male”, la Cina e la COOP invece l’hanno realizzato(?) e vanno a gonfie vele. Magari Cuba diventerà un’ immensa COOP del turismo e si “salveranno” anche loro.
    Il disastro delle attuali elezioni per me proviene direttamente (oltre che da una ormai storica maggioranza di dx in Italia) dallo scontro fra idealisti e pragmatici che un poco si ripete qua.
    A me sembrava di leggergli in testa la disperazione ai dirigenti di sx: sostenevano il governo Prodi e una parte della base li abbandonava, lo portavano sull’orlo della caduta e un’altra parte li condannava.
    Chiedevano qualcosina “di sinistra” per tener buoni i loro insoddisfatti elettori e subito Dini Mastella e Andreotti la stoppavano con la minaccia di far mancare voti al senato.
    Poveracci, che calvario. Alla fine hanno perso e il governo e la base.
    Non è colpa loro, nemmen mandrake, con quella base di… sabbia lì, se la sarebbe cavata..
    La quale base ha dimostrato di che…pasta è fatta quando s’è dispersa ai 5 venti: sx pura e dura, sx tradizionale, “voto utile”, lega nord e astensione. Ma si può ? Gl’idealisti delusi questo e altro…
    Bifo sa cosa fare…la lotta armata no perché si perde anche lì..espatrio ? LSD ?
    Sempre più realistici di quel che propone, curare lo “psichismo collettivo”. La guerra fra comunismo e consumismo è già stata combattuta da mo’ e come si vede ovunque, a cominciare dalla coop di Empoli, è finita con un vincitore definitivo e annunciato.
    Caro Rinaz, per me quello che propone Bifo prima che sbagliato (e lo è) è inefficace.
    Quindi l’idealismo deve arrendersi alla cupa realtà ? Magari no, ma proporre vie impossibili è quasi peggio.
    Cordiali saluti e spero che tu turbi ancora la quiete ecc.ecc., e che sarà mai ?
    Son toscano anch’io, di Livorno.

  8. Caro Nautilus
    la tua garbata ed intelligente risposta mi costringe a tradire il mio silenzio una seconda volta, mi costerà due bottiglie di Chianti Classico alla Lippa, ma meritava un ringraziamento.
    Grazie Nautilus se passi di qua fatti vivo.
    un saluto a tutti dal vecchio ma vivo Rinaz

  9. Ho aperto il blog per vedere se c’erano commenti alle elezioni. Volevo partecipare e dire qualcosa
    Commenti intelligenti intendo. Ho visto il tuo e mi sono cadute le p.. (pardon le braccia)

  10. La gentile titolare non sarà contenta del risultato elettorale, come non lo sono nemmeno io, ma lo sarà senz’altro per le vivaci e intelligenti discussioni che confermano la grande vitalità “internettuale” – vedasi qualche post fa – in questo blog.
    Ho letto velocemente tutti i commenti, tutti interessantissimi.
    L’analisi di Bifo è pura ideologia, romantica, bellissima e non più abbordabile, né dall’operaio bisognoso di sicurezza che vota lega, né dall’universitario bisognoso di master, né dall’ intelligentsia confluita nel voto utile, né, vedo, dalla quasi totalità dei commentatori. E’ ferma al 1984, come ha detto luca.
    Sulla scia di quegli anni, e pacatamente integrato nell’oggi, è l’autorevole, amorevole e, lo dico, struggente quadro dai contorni rassegnati e vivi dipinto da rinaz nella sua analisi-appello.
    Personalmente, non sono tanto bravo ad analizzare. Perciò, provo ad immaginarlo, questo orizzonte.
    Ed ho un’impressione. E’ segnata dal peso e fornita dai confini di questo risultato elettorale che assomigliano tanto a quelli di un dolmen sopra gli anni passati. Dalla sinistra.
    Poco per volta il nuovo bipartitico ordine costituito comincerà a ballare sopra questa enorme pietra – cazzo quanto pesa drento ar core mio – creando sicurezze, eliminando le minacce, dando la caccia alle nuove fecce con le sue armi rozze, ma efficaci.
    Balzando di lustro in lustro: tutti al lavoro, ma tutti precari. Tutti sicuri, le aree insicure sono recintate. Tutti in auto, tanto è a idrogeno. Tutti con lo stesso vestito, tanto è termico, buono per estate e inverno. Tutti con l’assicurazione, se dovete andare in ospedale. Tutti a casa la sera, c’è lo spettacolo preferito su internet, e la coop ti porta la spesa preordinata e precotta.
    Tutti a misurare le parole, c’è google che ascolta.

  11. A proposito del profilo del perfetto leghista, c’è una curiosa interpretazione del blogger “leonardo”(a suo tempo opportunamente segnalato dalla Lipperini) per il quale non si tratterebbe di olindi e rose, ma di perdenti incattiviti dalla mancanza di possibilità di successo.
    Personalmente preferisco la spiegazione implicita nelle parole d’ordine elencate dallo stesso leonardo: (via-i-clandestini, federalismo-fiscale, dazi-alla-Cina, ecc ecc), sono alla portata si tutti, semplici da realizzare e promettono grandi vantaggi, nessun altro partito ha nemmeno lontanamente un programma così incisivo e redditizio, neanche il meno-tasse e meno-stato di Berlusconi, che qualche preoccupazione sul welfare lo solleva.
    Con queste parole d’ordine anche un Calderoli o un Borghezio possono essere votati facilmente.
    http://leonardo.blogspot.com/

  12. Tutto questo catastrofismo per una *normale e salutare* fluttuazione elettorale?
    Bastava un 1 percento 1 (in meno alla Lega, in più a La Sinistra L’Arcobaleno) per non avere alcuni appigli alla vuota retorica del Bifo di turno.
    Mario

  13. http://www.carmillaonline.com/cgi-bin/mt-search.cgi?IncludeBlogs=2&search=%22cattedrale+-+capitolo%22
    segnalo le puntate di ‘Cattedrale’ tanto per farsi un’idea del mondo operaio in cui matura anche la Lega. Indipendentemente da questo si tratta di un’ottima scrittura e di una centrata descrizione del mondo delle Cattedrali. Quelle non ancora delocalizzate, almeno.
    In attesa che arrivino resoconti da quelle delocalizzate per dare un’idea ai leghisti di casa nostra di come il blocco dei flussi migratori e dei dazi siano delle balle consolatorie colossali.
    besos

  14. Credo di essere fuori tempo massimo, ma vi ho letti tutti insieme, volutamente solo oggi: ho lasciato che il dibattito si sviluppasse. Non entrerò nel merito della discussione vera e propria, in cui sostanzialmente condivido la posizione di g – altrimenti non ci sarebbe nulla da dibattere – ma a questo punto vorrei dire la mia, visto che nel leggere mi sono più volte sentita in sintonia con alcune delle riflessioni esposte e ciò mi ha, in qualche modo, consolata:
    “bisognerebbe ripartire dalla scuola per tentare un recupero culturale dei giovani”: condivido l’indicazione conclusiva di Lalla, nella quale mi rispecchio anche per l’esperienza professionale – insegno ad una massa (semi)amorfa – la mia azione varrà pure a qualcosa! -di alunni assertivi e acritici, capaci di mostrare ammirazione per l’altezza morale dell’esempio gramsciano e poi bravi a votare questa destra, ma, il che è anche peggio, in grado benissimo di identificare valori come onestà, giustizia e rispetto delle istituzioni quali “valori propri della sinistra” ma altresì capaci d’ignorarli allegramente in cabina elettorale.
    Il disorientamento delle giovani generazioni passa anche attraverso un’azione educativa spesso incoerente, dove gli insegnanti “laici”, anche politicamente, credenti nel valore della libertà d’opinione, anche di quella degli studenti, hanno accuratamente evitato di far politica nella scuola pubblica, convinti così di trasmettere un alto esempio di civiltà, ma lasciando così, inevitabilmente, che i tutori della “libertà” tout court, manipolassero le menti giovani con modi, talvolta, anche poco raffinati.
    “difficile, come singola, poter avere degli scambi dialettici. Mi limito ai ‘dubbi trasversali’ ogni volta che si presenta l’occasione… dobbiamo cercare di ‘fare gruppo’ e lavorare insieme”: questa pars costruens mi pare fondamentale: magari iniziando per piccoli gruppi, magari attraverso la rete, se direttamente sul territorio non è possibile: incontrarci e sostenerci, non sentirci “singoli” in questo momento è importante.
    “Un uomo … dalle idee semplici e chiare” e più avanti “parole d’ordine … alla portata di tutti, semplici da realizzare”: questo a mio avviso è un punto sul quale dovremmo riflettere parecchio. La fortuna di Berlusconi – malamente e colpevolmente copiata da Veltroni – di apparire semplice e chiaro in un mondo caotico e complesso. Di fatto, io vedo diffondersi in questo modo *l’incapacità di ragionare*. È sempre più diffusa tra i ragazzi – e non solo tra loro – la volontà di rifiutare le cose, anche solo apparentemente, complicate. Ad esempio, i manuali di studio offrono ridicole sintesi di problemi complessi, semplificando e privando le menti del gusto dell’elaborazione critica. Così, se gli studenti non hanno più voglia di pensare agli aspetti complessi, è perché sono abituati alle soluzioni apparentemente semplici e non vogliono impegnarsi, trasformandosi in quella massa (semi)acritica di cui sopra.
    “a che scopo se non impara più nulla nessuno” allo scopo di non far imparare più nulla a nessuno per avere una massa di consumatori acritica e ignorante! Altro che tentativo generoso!
    “se all’essere umano togli il piacere di guadagnare o anche solo il sogno, la possibilità di farlo, e poi di spendere, si deprime, intristisce”: il fatto è che non ti dicono che a fare finanziarie capestro per soddisfare certi bisogni creati ad arte il sogno diventa un incubo!
    grazie a tutti

  15. Ciao Paola!
    Vedo che hai commentato alcune mie frasi dalle quali legittimamente (inutile dirlo ma ..) dissenti.
    Siccome anch’io dissento da certe tue conclusioni, proseguirei il dibattito, commentando le tue.
    Intanto mi presento: lavoro anch’io nella scuola, sono di sinistra e ho votato PD e SA, il primo poco utile il secondo buttato, come s’è visto. Ti dico ciò perchè ti criticherò su molti punti sembrandomi che tu abbia chiamato a raccolta tutti i luoghi comuni della sinistra che non hanno gran riscontro nella realtà. Voglio tu sappia che la mia non sarà una critica “di destra” ma un richiamo al principio di realtà, senza il quale non si va da nessuna parte, per quanto bella ci appaia la meta.
    Dunque secondo te “bisognerebbe ripartire dalla scuola ecc.”
    Avessi 1 euro per ogni discorso di sinistra che comincia con “bisogna RIPARTIRE” sarei ricco.
    La sinistra deve sempre “RIPARTIRE” da qualcosa, forse riparte, ma poi s’impantana nei soliti posti, fino alla nuova ripartenza.
    La mia non è una critica linguistica: questo “ripartire” continuo a me dà l’idea di un movimento che picchia la testa nel muro, ci rimbalza e ricomincia.
    Il muro esiste ed è di pietra: è la natura umana, che spesso a sinistra ci si ostina pervicacemente a ignorare.
    Ora, dopo la Lega, va di moda “RIPARTIRE DAL TERRITORIO”, già, ma andando a dire cosa? La Lega ha successo non solo perchè sta sul territorio ma principalmente perchè dice a molti cittadini quel che vogliono sentirsi dire.
    Sarà capace la sx di far questo? Se no è perfettamente inutile battere le piazze, meglio starsene a casa.
    L’esempio dei tuoi scolari è illuminante in questo senso, possono essere sensibili a tutti i valori più positivi, ma nel voto badano al sodo, cioè al loro interesse
    Bada bene, lo si faceva anche a sinistra quando lo slogan era “Pane e lavoro!”..
    Sulla “manipolazione” delle menti giovanili non capisco bene cosa proponi: gl’insegnanti dovrebbero far politica, nel senso di mettere in atto una “contromanipolazione” rispetto a quella che i ragazzi subiscono nella società? Spero d’aver capito male: l’insegnante “laico” deve far solo una cosa: educare al pensiero critico. Solo in questo modo può aiutare i ragazzi a non essere “manipolati” da nessuno.
    Far questo non significa dare “alto esempio di civiltà”, significa essere insegnanti veri e non degli indottrinatori.

    (“Un uomo … dalle idee semplici e chiare” e più avanti “parole d’ordine … alla portata di tutti, semplici da realizzare”: questo a mio avviso è un punto sul quale dovremmo riflettere parecchio.)
    Dopo “ripartire” l’altra parola prediletta a sx è “RIFLETTERE”.
    E’ un buffo destino, a sinistra predominano gl’”intellettuali”, sempre impegnati in queste profonde “riflessioni”: poi della società: “ nun ce stanno a capì un cazzo, ma da mo’!”.
    Non lo si dice solo in un film di Virzì, lo dicono oggi tutti i commentatori politici, specie a sinistra.
    Come mai? Ecco un bel “dato su cui riflettere”.
    La fortuna di Berlusconi, di dar risposte semplici e chiare, per quel che ne ho sentito dire era anche la fortuna di Lenin: senza semplicità e chiarezza l’umana specie non ti segue non essendo fatta in maggioranza d’intellettuali perennemente riflettenti, ma di persone dall’età mentale di “undicenni neanche troppo svegli”, come spiegò Berlusconi in una memorabile istruzione per i suoi venditori.

    (“a che scopo se non impara più nulla nessuno” allo scopo di non far imparare più nulla a nessuno per avere una massa di consumatori acritica e ignorante! Altro che tentativo generoso!)
    Mah, essendo nella scuola da più di trent’anni io tutta questa tenebrosa congiura (altro must della sx) per rendere i ragazzi più stupidi e ignoranti non l’ho vista. Ci pensa già il mondo là fuori ad abundantiam.
    La scuola è stata rovinata da : 1) il ’68 che ha eliminato l’autoritarismo ma anche l’autorità degli insegnanti. 2)la pretesa (generosa) di non escludere nessuno dai benefici dell’istruzione.3)l’aziendalizzazione degli istituti.
    Il risultato di questi interventi è una scuola priva di SANZIONI, morali o concrete, senza le quali non può funzionare, non essendo la classe insegnante formata tutta da moderni Socrate.
    Se a questo s’aggiunge che nel mondo ormai il titolo di studio serve a poco, molto meno d’una raccomandazione, è inevitabile il disastro attuale, senza dover ricorrere a torbide trame tessute su in alto loco per trasformare i giovani in zombi consumistici.

    “bisogni creati ad arte” (?) Che la pubblicità sia una macchina per incentivare il desiderio è ben noto, però che l’uomo sia di per sé una macchina desiderante è noto anche questo: la voglia di possedere “roba” è vecchia come l’umanità, ancor di più se luccica, come perline e specchietti, questo ben prima della TV
    Sulla mancanza di “roba che luccica” è caduto un impero potentissimo come quello sovietico e sulla sua produzione un altro impero sta nascendo, ridurre tutto ai famosi “bisogni indotti” mi sembra il solito errore di sx per cui l’uomo sarebbe sobrio e felice e se non fosse per i complotti del capitale.
    Questi complotti esistono, ma fanno leva sulla natura profonda dell’umanità, non la modificano, questa è la forza del capitalismo, sennò non sarebbe arrivato fin qui.
    Può darsi che sarà anche la sua fine per esaurimento delle risorse, non certo per le buone intenzioni e le prediche della sx.
    Un ultima cosa, sto ascoltando Matrix sui successi della Lega nei comuni rossi, se ne potrebbe dedurre: la sinistra distrutta dagli zingari !
    Una storia secolare di lotte di milioni d’operai vanificata da qualche rom in roulotte, che hanno funzionato meglio delle squadre di camice nere, che ironia.
    Cara Paola, scusa, prendi pure tutto ciò come uno sfogo da dopo sconfitta, capisco di sembrare ipercritico e ammetto che sono solo idee mie magari tutte sbagliate, ma mi sembra meglio metter tutto in discussione piuttosto che accettare quel luogocomunismo di cui parlavo, che ci sta conducendo al disastro.

  16. OK TRE BOTTIGLIE ALLA CIPPA LIPPA.
    Nautilus,
    oltre che di Livorno tu sei ganzo di molto!
    mi garba il che tu scrivi sulle cose fondamentali che contano in assoluto, come l’educazione dei giovani, e concedimelo, mi tocca il cuore il girare a vuoto del sommergibile della tua onestà intellettuale (grande e generosa… altroche BIFO)* nel vasto oceano della disperazione alla ricerca di una soluzione che il tuo periscopio sembra offrire ad ogni virata. Piaciono a Dio gli uomini liberi che in libertà cercano. Le menti catturate dall’ideoligia non approdranno mai a nessun portò di verità.
    Consiglio alla tua bussola di rileggere le carte nautiche di Ratzinger sul relativismo ed in particolare quelle di Ratisbona. Non c’è verità senza libertà Nautilus, questo bisogna insegnare ai giovani.
    *per capire lo spirito di Nautilus consiglio a tutti di leggere o rileggere MALEDETTI TOSCANI di Curzio Malaparte, se non ricordo male questo era un blog sulla lettearatura.
    Ammiraglio accetti un abbraccio fraterno dal chiantigiano Rinaz, sono sulla terra ferma in attesa di vederti emergere ed approdare con la tua ferraglia umida.
    Grazie Nautilus, per non dare troppo fastidio puoi scrivermi in privato o meglio ancora venirmi a trovare.
    Grazie alla Lippa per l’ospitalità… rompi….oni sempre| maleducato mai.

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