Post di servizio, ma non solo. Dopo due e più anteprime, Nome non ha è da oggi in tutte le librerie. Vorrei spendere ancora due parole su questo libro e su quanto mi è caro. So che è un libro difficilmente incasellabile: è fiction, certo, ed è un libro d’arte. E’ un libro illustrato ma per adulti (chissà come mai, si pensa che gli illustrati siano destinati solo a un pubblico giovanissimo), e non è un graphic. E’ un racconto lungo, ed è una galleria di immagini meravigliose grazie al genio di Elisa Seitzinger. E’ una mappa del territorio e non è una guida, eppure, seguendo la storia, è possibile tracciare un cammino nei luoghi della Sibilla, che parte da Serravalle di Chienti e dalle sibille nascoste nella chiesa di Santa Lucia, per arrivare a Montemonaco. E’ una storia fantastica, ed è una storia realistica, perché dentro ci sono tutti coloro che le sibille le hanno combattute, e a volte bruciate, e assai più spesso cancellate (o così pensavano) dalla memoria comune. E’ una storia di amicizia, reale, perché i sette amici che presenziano al convivio sono immaginati su amici veri, che hanno a cuore il territorio e il mito. E’ una storia di magia, anche, e di mondi altri, e di varchi fra quei mondi, ma è anche una storia di luoghi reali e vivi, nonostante il terremoto, nonostante l’abbandono.
Infine, è una storia nata sotto la stella degli incontri felici: in primis, Francesca Chiappa e Silvia Sorana di Hacca, casa editrice valorosa, raffinata e coraggiosa, da sempre amata, che hanno voluto un libro “anomalo” come questo. E quello con Elisa Seitzinger, che è una sorella d’anima, e che guarda negli stessi varchi fra i mondi dove guardo io, e sa restituirli con talento immenso.
Buon viaggio alla Sibilla, dunque. E a voi, e siete già tanti da prima dell’uscita, che ne siete incuriositi, e che volete ascoltarne le parole.