I fedelissimi di questo blog sanno che la vostra
eccetera nutre una non velata idiosincrasia nei confronti della Notte
Bianca. Un motivo fra i molti: mentre si decantano le meraviglie allestite,
il pubblico trasporto romano, di cui sono quotidianamente e ostinatamente
fruitrice, si sgretola giorno dopo giorno. A testimonianza, il
seicentoventiduesimo guasto alla linea B della metropolitana che mi ha
immobilizzato ieri sera in un vagone a temperatura a 232.7 Celsius- o 451
Fahrenheit, se preferite), fatale per chi veniva da precedente vagone della linea A
più glaciale dell’Inquisitore Eymerich (a proposito, riesce Picatrix).
Però.
Se vi capita, alle 22.15 di domani, presso l’Istituto
Svizzero di Cultura, c’è Giuseppe Cederna con i testi di Nicolas Bouvier,
il quale nel 1953 andò in Topolino da
Ginevra in Afghanistan, “e –mi dice il Cederna medesimo- raccontò la sua
avventura in un libro meraviglioso che si chiama La polvere del mondo.
Nelle sue parole c’è tutto il senso del viaggiare. Come un acqua, il mondo
filtra attraverso di noi, ci scorre addosso e per un certo tempo ci presta i
suoi colori. Poi si ritira e ci rimette davanti al vuoto che ognuno porta in sé”.
Io, intanto, mi concedo una due giorni marchigiana per riprendermi da
una bella notizia. Divertitevi e intanto leggete, su Carmilla, il terzo
intervento di Girolamo De Michele sul genere e il requiem per il giallo
a firma di Tommaso De Lorenzis
Un breve appello ai romani:
1) Non fate gli snob, partecipate in massa alla Notte Bianca e spendete, spendete, spendete…
2)comprate il romanzo di Veltroni e passate parola e parlatene durante l’evento.
Secondino: errore! Chi si lamenta del fatto che a Roma si privilegino le rose al pane è populista e non snob (o forse devo ritenermi una snobpopulista?)
eh no, cara Loredana, tu sei una comunista dandy. Ti ho iscritta io
effeffe
Chi diserta L’Evento e non compra (o non legge o non apprezza) il romanzo del Sindaco, è uno snob, così la penso io. Dandy o non dandy, rose o pane, comunque snob. Egregia Lipperini, lei, nella sua funzione di comunicatrice, deve dare l’esempio.
Allora va bene (ma com’è la tassera? Falce e orchidea?)
La tEssera, maledizione alla tastiera!
La tessera è il romanzo del Sindaco, che io, dopo la magnifica recensione di Camilleri, ho comprato in dieci copie che ho distribuito a tutti i condomini del mio stabile a Ponte Milvio. Durante l’Evento lo porterò in mano ben visibile. E lei, Lipperini, lo ha letto? Non crede che il minimo che possa fare un romano è lodare il talento e il genio del Number One?
Come nick, preferivo Orco…
Io non sono romano, purtroppo. Ma non mancherò di acquistare il capolavoro di Veltroni.
Ho vissuto a Roma e ti do’ pienamente ragione riguardo i trasporti…indecenti x una citta’ come roma…
francesco e loredana mangiano i bambini eleganti!