Non che se ne sia letto molto, in giro: ma per una di quelle che si ha l’abitudine di chiamare coincidenze se ne sono andati un grandissimo del fumetto e uno dei giornalisti italiani che al fumetto si è dedicato con passione (e, spesso, solitudine, come avviene a chi si occupa di queste cose). Addio, dunque, a Will Eisner (che, sì, inventò quello Spirit che piaceva a Orson Welles, e che soprattutto "inventò" la graphic novel, con A contract with God). E a Cesare Medail, il giornalista del Corriere della Sera cui molti disegnatori e autori italiani (e scrittori, anche) sono debitori.
e noi dove stavamo quando è successo? voglio dire, dove l’hai letto?
son sempre i migliori a andarsene
purtroppo le coincidenze, come le disgrazie non arrivano mai da sole…
Buonanotte a te.
Cristo santo, non lo sapevo del vecchio Will.
Quell’uomo ha insegnato a “scrivere” e a “vedere” ad un sacco di gente.
Mi auguro me compreso.
Grande Eisner. Insieme a Isaac B. Singer ed altri autori ebrei, andrebbe segnalato a tutti i pasdaran delle “identità culturali”. In loro, in Eisnere gli altri, ogni uomo pio e religioso, è sempre un bastardo. Come nel mondo reale.
Ho letto il libro si Sergio Endrigo e… ma come si fa a dire che E’ la Letteratura? Ultimamente si diceva in giro che fosse un capolavoro… mah!
Le informazioni sul mondo del fumetto in generale sono snobbate dai mediatori dei grandi giornali. La situazione cambierà solo quando si renderanno conto che anche quello è un mercato.
Per ora le notizie si trovano nei blog degli appassionati, per esempio questo:
http://lospaziobianco.iobloggo.com/archive.php?blogid=1846&eid=103#commenti_start
Visto. Anche su yaub se ne parla. Però, Andrea, non dimentichiamoci di Medail: lui era un “mediatore” di un grande giornale e, quando ha potuto, si è sempre interessato di fumetti. Lo stesso fa Luca Raffaelli su Repubblica (lo stesso Luca cui si deve il corto andato in onda ieri, su Raitre).
Loredana il problema è che il mondo della carta stampata e della radio e tv INSEGUE i blog degli appassionati, cioè quando va tutto bene riescono a dare parte delle notizie che si trovano in rete (e raramente va tutto bene). Questo accade prima di tutto perché lavorano male. Ovviamente ci sono mille eccezioni, tu stessa cerchi di fare le cose diversamente, ma siete pochissimi. Pensa soltanto a questo paradosso, le recensioni di libri su TTL spesso sono meno curate, aperte e aggiornate della rubrica di Alessandra C sui videogiochi (sempre su TTL). Non ti sembra paradossale?
Un altro esempio della mediazione culturale fatta in rete dai signornessuno. Poco tempo fa è uscita una Storia del fumetto. Editore pretigioso, UTET, l’autore di tutto rispetto è il docente universitario Franco Restaino. Quella Storia è stata vivisezionata da alcuni appassionati come il redattore del blog Lo spazio bianco. Quindi è stata promossa con Daniele Brolli una petizione affinché il libro venga ritirato dal commercio perché pieno zeppo di errori. I firmatari della petizione sono per ora più di 150. Cioè sono 150 consumatori di libri incazzati perché la UTET manda in libreria un lavoro fatto con i piedi. Ora non esagero dicendo che una petizione simile, e informazioni sul caso, le posso trovare solo in rete, che dunque fa un insostituibile servizio di mediazione.
Rimane la domanda: ai giornali che ruolo resta? Secondo me sempre più ridotto, almeno rispetto alla fetta più informata e viva dei lettori.
qui per firmare la petizione:
http://www.petitiononline.com/sdf001/petition.html
Questo il mio commento nella petizione:
Il libro è effettivamente pieno di refusi anche pittoreschi come l’autore Jason Lutes che è diventato il più dinamico e spettacolare Jason Slute. Ma attenzione, a rendere tutto più ridicolo, l’errore si ripete nell’indice dove non compare nessun Lutes, ma ricompare il leggendario Slute.
La petizione è arrivata a 277 firme.