OMISSIS: BLOG E GIORNALI

Il Giornale, un mesetto fa, scriveva che i blogger sono solo aspiranti giornalisti su carta, o qualcosa del genere. Se non erro, anche su Tuttolibri de La Stampa si trovava qualcosa di analogo. 
Chissà se gli autori degli articoli suddetti sono a conoscenza, ora, di quel che ha combinato
Gianluca.

39 pensieri su “OMISSIS: BLOG E GIORNALI

  1. Obbe’. Sapete che vi dico: è il primo maggio, quasi al suo scadere. Vado a vedere se c’è qualcosa che mi possa scolare di fresco. O qualcosa da aspirare o a cui aspirare. ^___^
    Saludos
    Iannox

  2. Be’, carlo, ma a quell’articolo dei fuffaroli, non gli devi dare mica molto credito.
    l’ha scritto, me lo ricordo bene, una che dice, tutta spiritosa, la conosco ” Io, siccome non ho un fidanzato, molesto sempre gli uomini…gli faccio i regalini…faccio la vezzosa…mi metto il reggicalze… e nonostante ciò, non ne ho ancora trovato uno…nessuno micaga e vado a letto sola, e mi struggo”.
    insomma cagate che un giornale serio, anche per l’incosistenza del contenuto, non ospita, no?
    però adesso che ci penso, questo articolo sulla spiritosona che molesta, e che nonha un fidanzato, non è uscito su un blog, dove scrivono fuffaroli è uscito su Io…non so che, il settimanale del Corriere del Sera. invece quello dei pipparoli è uscito sul Foglio o sul Corriere della Sera?
    Uno dei due. Perchè il “mostro di consapevolezza” (la signorina) che ha dato dei pipparoli a quelli che scrivono sul blog collabora a entrambi.
    qui, capisci carlo, le possibilità, per noi pipparoli sono tre: o il giornale(i) di cui si parla è(sono) poco credibile(i) per ospitare cacate del genere, o la signorina che l’ha detto è una raccomandata e allora può dire quello che vuole, o è una cretina – e cretino è pure chi scambia un(degli) articolo(i) così per una spiritosata. 🙂 ergo, come tale, “spiritosata”, “articolo da raccomandata”, o da “cretina” anche quello dei fuffaroli. (qui ilposto si è giocata, tanto per fare la spiritosa, un’altra o due, immaginarie possibilità di recensione 🙂 )

  3. Ho ascoltato l’intervista di Gianluca al gr-rai delle 19 mentre tornavo a casa dopo una giornata di mare.
    Non sapevo nulla dell’accaduto e di tutto quello che stava montando ma una breve ricerca in rete mi consente di affermare che i giornalisti, negando l’evidenza, stanno facendo una figura del Ca**O.
    E questa non è una novità.
    L’evidenza, naturalmente, è quella di negare la primogenitura della scoperta di Gianluca.
    Detto questo è appena il caso di segnalare che il documento ORIGINALE di cui si parla NON è CLASSIFICATO.
    Non ha nessuna forma di protezione.
    Al momento nei media americani non ho trovato riscontri o notizie riguardo a questo “incidente” telematico.
    Vedremo nelle prossime ore.

  4. “Potremmo spostargli da sotto la città, come fosse una nave, e loro neanche se ne accorgerebbero…e quando pure se ne accorgessero direbbero: ‘Era quello che volevamo. Siamo stati noi a convicervi a spostare la città'”. Il topo delle favole, alla pantegana attonita.

  5. gianluca è bravo, ma lipperini, ti rendi conto o no che il fatto che gianluca sia stato bravo non legittima PER NIENTE il fatto che ANCHE il tuo blog sia credibile? dai lipperini, dimmelo che sai che non è così, forza lipperini, uno sforzo INTELLETTUALE. è come se abitare nello stesso condominio di un nobel faccia nobel anche te, dai, su, confessa. il punto è: GIANLUCA FU BRAVISSIMO. PUNTO.

  6. In realtà, bravissimi quelli di Indymedia che avevano il file online già da ieri notte all’una (lo apprendo via Notiziole di .mau.) Comunque, che sia Indy o Neri, sempre di “rete” si tratta. Quell’inaffidabile rete di dilettanti da cui i tromboni dell’informazione e della cultura attingono sempre più spesso, e mica da oggi 😉

  7. per caso sto rivedendo wargames…
    @ macheneso – sono daccordo con te. per esempio, frequentare lo stesso blog non significa che tu abbia almeno una vaga idea di cosa si parla, del tono della conversazione, di come ci si comporti, pur senza essere formali, in un ambiente virtuale nato per scambiare idee.
    per piacere abbandona questo tono supponente, toglie quel poco di considerazione che i tuoi post hanno come manifestazione e testimonianza di una pessima gestione del rimosso.

  8. Riassumo la mia opinione in qualche punto:
    1) Chiunque con un cervello funzionante e con acrobat professional a disposizione poteva trovare che il file era stato protetto (ad arte secondo me) con una foglia di fico
    2) e comunque bravo gianluca e chiunque ci sia arrivato indipendentemente
    3) in quanto compito facile fare i pavoni mi sembra ridicolo
    4) la negazione dell’evidenza peraltro e’ paradossale oltre che davvero non professionale

  9. Riassumo la mia opinione in qualche punto:
    1) Chiunque con un cervello funzionante e con acrobat professional a disposizione poteva trovare che il file era stato protetto (ad arte secondo me) con una foglia di fico
    2) e comunque bravo gianluca e chiunque ci sia arrivato indipendentemente
    3) in quanto compito facile fare i pavoni mi sembra ridicolo
    4) la negazione dell’evidenza peraltro e’ paradossale oltre che davvero non professionale

  10. Ehm, solo una cosa per macheneso: e chi ha mai pensato di rendersi credibile citando qualcosa fatto da altri? Io ho riportato un fatto, come altre volte è avvenuto.
    Camomilla?

  11. Mi accodo ad Adrix e ricopio un mio post su macchianera.it. . 🙂
    Be’, si quello che dice Gianluca nel suo ultimo post (giorno di festa per i blogger) mi pare che sia giusto ed equilibrato. Giorno di festa per i forumisti e i blogger. E soprattutto quello che è successo dimostra che i/le blogger invece di avere (spesso ma non sempre) il complesso di quelli piccoli/e, che nessuno se li/e fila, dovrebbero lavorare, bene, con intelligenza e furbizia (se ne hanno voglia). Viene fuori da questo 1 maggio dei blogger (spesso carrozzone di precari) che il fatto di venire pagati non è un merito, ma un’aggravante :-), quando non si sappia fare il proprio lavoro. E sul cartaceo è (spesso ma non sempre) la regola. Che lo sia sui blog poco male. Nessuno/a si sogna di spacciarla per “informazione”. Che sia invece, davvero, quella dei blogger una informazione altra 🙂

  12. @ lip
    macché camomilla. l’uso di fare erba fascio non mi piace (parere personale), sei gentile, politcamente corretta, ma una cosa è sputtanare gli omissis, un’altra è chiedersi, seriamente, “cosa è la letteratura?”. sputtanare gli omissis, chioedersi cos’è la letteratura no. gin tonic?

  13. scusa, macheneso, poter parlare come ne parliamo di letteratura, adesso, così come sto facendo, fino a qualche anno fa era pensabile? mi pare di no. e l’omissis attraverso quale mezzo è stato, come dici tu, “sputtanato”? con questo stesso mezzo, no? c’è qualcuno che dice che non sia “legittimo” – cosa da gente che non ha niente da fare, vengono definite queste discussioni, diciamo. poi, può essere che su 19, 2 siano insulti dell’anonimo, ma magari cinque interventi buoni li trovi, no?

  14. Macchè gin tonic: un amaro doppio, per digerire il “politicamente corretta”…
    Comunque, macheneso: se non fosse capito la domanda su cosa è la letteratura era vagamente provocatoria 🙂

  15. Ah! ecco come si fa il giornalista!
    Acc… in 12 anni di onesto mestiere non l’ho capito. Bene: da domani starò sempre sulla notizia. Da domani però. stasera ho da fare.

  16. eh che bello: l’Unità firma questo articolo a “red”, che immagino stia per redazione. Ecco un bel copia e incolla dall’ansa, senza nemmeno citare
    non posso postare il link perché il testo viene dals istema di trasmissione delle agenzie. vi posto il testo, come nella settimana enigmistica: trova le differenze. Poi se la Lipperini ritine opportuno, potrà cancellare il commento. Capisco che prende troppo spazio.
    CALIPARI: ECCO COME PER CASO HO SCOPERTO GLI OMISSIS/ANSA
    UNO STUDENTE GRECO: HO COPIATO IL TESTO,LE CENSURE SONO SPARITE
    (ANSA) – ROMA, 1 MAG – Navigando nella notte sul sito
    internet di un quotidiano italiano ha trovato il rapporto Usa
    sulla morte di Nicola Calipari con gli omissis, lo ha
    evidenziato e copiato su un normale file di testo e, come per
    incanto, le frasi e le pagine censurate sono riapparse. E’ stato
    cosi’ che uno studente greco di medicina, da diversi anni a
    Bologna, ha svelato le frasi cancellate e rivelato la storia
    degli omissis virtuali.
    ”Sono un appassionato di informatica, non un hacker, e non
    vorrei diventare il capro espiatorio di questa storia – precisa
    lo studente che preferisce mantenere l’anonimato – Diciamo che
    ho trovato in casa una cassaforte con la chiave infilata, mi e’
    bastato girarla per entrare. Era questione di tempo e qualcun
    altro lo avrebbe scoperto. Mi sono meravigliato di essere stato
    il primo”.
    Ieri sera lo studente e’ tornato in casa dopo aver preso
    parte, in chiesa, alle celebrazioni per la Pasqua ortodossa.
    ”Ho studiato un po’ -dice – poi verso l’una sono entrato in
    internet per controllare la posta e ho fatto un giro sui siti
    delle agenzie di stampa e dei quotidiani. Vivo lontano dalla
    Grecia e mi piace tenermi informato”.
    Il giovane greco trova il rapporto Calipari con ampie parti
    oscurate. Quello che succede dopo e’ una faccenda, neanche tanto
    complessa, di computer, programmi e -sembra- di opzioni di
    protezione non attivate.
    ”Il rapporto e’ in formato pdf – spiega lo studente – Con il
    programma Acrobat ho usato il tasto ‘select’ per evidenziare il
    testo ed ho visto che apparivano le frasi nascoste dalle strisce
    nere. In quel modo l’oscuramento e’ inutile dal momento che il
    documento ha mantenuto le frasi nascoste. E infatti ho copiato
    il tutto su un file di testo e ho visto il documento
    integrale”.
    All’1.25, fatta la scoperta, lo studente avverte tramite mail
    il quotidiano e l’Ansa della scoperta fatta. Per lui l’ora e’
    importante perche’ certifica che e’ stato il primo ad accorgersi
    della gaffe telematica, ”visto che su diversi blog di internet
    in molti si attribuiscono il merito della scoperta”.
    ”Per l’eccitazione non sono riuscito a dormire – dice – All’
    inizio pensavo che le parti le avesse oscurate il giornale. Non
    potevo credere che l’esercito americano potesse aver commesso
    questo errore. Hanno sbagliato a salvare il documento oscurato.
    Si sono dimenticati di attivare l’opzione che non consente agli
    altri utenti di copiarlo”.
    Stamattina presto riprende a contattare la stampa e racconta
    di aver telefonato anche alla Farnesina. ”Con la funzionaria
    che mi hanno passato – dice – abbiamo fatto la procedura
    insieme, passo dopo passo, e’ rimasta sbalordita”.
    Sul perche’ abbia deciso di rendere nota la scoperta, lo
    studente dice: ”ho fatto il mio dovere di cittadino anche se
    non sono italiano – dice – Lo dovevo alla memoria del povero
    Calipari. Questa e’ una guerra assurda, come e’ assurdo il modo
    in cui stanno gestendo l’occupazione. Ora pero’ devo pensare al
    mio prossimo esame: vorrei che qualcuno mi cercasse per dirmi
    ‘in bocca al lupo”. (ANSA).
    KTF
    01-MAG-05 19:04 NNNN

  17. Lolip, sarà antica io, ma in un paese di scorrettoni (e tanto altro in oni), mi pare che “politicamente corretto” sia un complimento 🙂 forse è un’offesa in un paese dove le leggi vengono applicate e rispettate, non qui in Italia dove somigliamo invece piuttosto a quei 50 enni che vanno dietro alla prima ventenne perchè a vent’anni collezionavano francobolli e non trovavano nessuno che andasse a fargli visita
    🙂 tutto fuori tempo. siamo sempre stati scorretti, NON C’E’ PROBLEMA! Credi a me, è un complimento. Come quando dicono – Eh, ma tu sei troppo perbene! Che palle!”

  18. Lolip, sarà antica io, ma in un paese di scorrettoni (e tanto altro in oni), mi pare che “politicamente corretto” sia un complimento 🙂 forse è un’offesa in un paese dove le leggi vengono applicate e rispettate, non qui in Italia dove somigliamo invece piuttosto a quei 50 enni che vanno dietro alla prima ventenne perchè a vent’anni collezionavano francobolli e non trovavano nessuno che andasse a fargli visita
    🙂 tutto fuori tempo. siamo sempre stati scorretti, NON C’E’ PROBLEMA! Credi a me, è un complimento. Come quando dicono – Eh, ma tu sei troppo perbene! Che palle!”

  19. Su Macchianera la notizia dello studente greco è stata data ieri, anzi è intervenuto proprio lo studente greco che ha detto che Neri è stato cmq il primo a mettere on line il rapporto.
    Il punto non è chi è stato il primo, il punto è che i primi non sono stati i giornalisti.
    A meno che i giornalisti non abbiano lasciato che si facessero avanti i blogger per non avere guai.

  20. P.S.
    Il post precedente, naturalmente, è rivolto a quanti in questi due giorni hanno rotto le scatole con polemiche inutili.

  21. Tu indichi la luna e lo stolto guarda il tuo dito.
    La storiella è sempre in voga.
    La “luna”, miei cari signori polemici, non è la Lipperini, Gianluca Neri, i blog o lo studente greco di rito ortodosso.
    La rivoluzione si chiama INTERNET.
    Lo volete capire si o no?
    Ca**o, siamo a maggio del 2005 e in tanti ancora non hanno capito quel che accade intorno a loro.
    Oggi chi ha qualcosa da dire ha un mezzo formidabile che si chiama RETE.
    La rete sta relegando, ogni giorno di più, i giornalisti ad un ruolo marginale.
    Per questo motivo tanti buci di sederini sono infiammati.
    A questi signori dal sederino in fiamme vorrei dire:
    usate l’estintore per i vostri bruciori e visto che ci siete alzate le chiappe da quelle poltrone e tornate a consumare le suola delle vostre scarpe.
    In alternativa imparate ad usare, quanto meno, Adobe Acrobat e ….. non rompete i marroni con i vostri veleni.

  22. Null, e secondo te alzare le cosiddette significa fare copia e incolla da Acrobat?
    bene!
    perché dopo aver alzato così le cosiddette… il mio caposervizio mi avrebbe chiesto un “ritornino” sulla notizia. Che non fosse lo sbrodolamento di evviva per il grande sccop del secolo. Ma qualcosa “in progress” rispetto alla scoperta. Il genio che ha scoperto gli omissis 60 righi di seguito li saprebbe tirare fuori?
    ecco dove finisce il “caso” e comincia la “regola” del mestiere. Nessun bruciore. Tranquillo

  23. ps: Null, io sono un po’ distratta, sai a stare sempre seduti a scribacchiare ci si perde il meglio. Potresti per favore segnalarmi qualche link di blogger giornalista che sta tutti i giorni con le cosiddette sollevate, tanto da sostituirsi a un’agenzia, un quotidiano, anche un mensile?

  24. intanto un link, uno, che sia la rappresentazione di quello che descrivi non l’hai dato. Negli Stati Uniti ci sono blogger che si fanno accreditare nella sala stampa della Casa Bianca, ma in Italia….
    e non citarmi Indymedia o reporterassociati. Per favore…
    Parlo di blogger che consumano le suole e postano con un palmarino da un angolo sperduto del mondo. Ci sono?
    Rete mi sembra un po’ generico.

  25. Gabriella,
    ho detto che in ALTERNATIVA dovete imparare a fare copia & incolla da Acrobat.
    Hai scritto:
    “… il mio caposervizio mi avrebbe chiesto un “ritornino” sulla notizia.”
    Ecco, appunto, come volevasi dimostrare.
    Il tuo capo servizio ti chiede di …. bla bla bla.
    E se il tuo capo servizio è un pirla? (per non dire altro)
    Come vedi mi stai dando ragione alla grande.
    Dove non arriva o non vuole arrivare l’informazione ufficiale arriva un blog, uno studente greco di rito ortodosso, un messinese insonne o un manovale del copia & incolla.
    E tutto questo è possibile grazie alla rete, cara mia.

  26. “Negli Stati Uniti ci sono blogger che si fanno accreditare nella sala stampa della Casa Bianca, ma in Italia….”
    In Italia abbiamo il “fior fiore” di direttori di testate che si fanno accreditare a “Porta a Porta” per fare i pappagalli ammaestrati davanti al potente di turno.
    Esattamente come i blogger americani accreditati alla casa bianca.
    Vuoi un link? ti accontento:
    http://www.kataweb.it/kwblog/page/ESBMTL/commento?anchor=200505123113631
    Come vedi ci sono giornalisti che hanno capito, e non da oggi, che cosa accade intorno a loro.
    Buona lettura.

  27. Grazie per l’ennesimo blog di commento a quanto commentano sui commenti dei commenti di chi ha commentato il commento del commento in fondo alla notizia.
    Per dirla alla Beppe Grillo te lo do io il link: http://bloghdad.splinder.com/
    leggiucchia un po’ e forse quel che ho detto apparirà meno ostico.
    Per blogger accreditati alla Casa Bianca non intendevo pappagalli sul trespolo di porta a porta. Anzi, intendevo proprio quello che dici tu. Non so se ti risulta ma ha fatto storia che tra le tante testate ufficiali in occasione della rielezione di Bush fosse stato accreditato anche un giornalista che ha un blog. Ecco: negli stati uniti il riconoscimento dello status ufficiale del blogger c’è, perché il blgger giornalista fa il giornalista e usa il nuovo strumento a disposizione. In Italia, tolto il caso degli omissis svelati (un caso, un singolo appunto, un particolare e non una regola), non conosco altri blogger capaci di trasformare l’eccezione in una costante. I blog dei giornalisti sono quelli che mi hai segnalato tu e non quello che ti ho citato io.
    cordialmente

  28. Gabriella, avendo i piedi in due scarpe penso di poterti dire che esistono giornalisti che hanno un blog e blogger che fanno giornalismo, anche senza il timbrino dell’Ordine.
    E anche in Italia.

  29. O.T. O.T. O.T.
    Scusa Gabriella,
    a volte mi diverto a “tracciare” le persone incontrate casualmente in rete e così ho fatto anche con te dai pochi elementi che hai lasciato in questo blog.
    Ora vorrei farti una domanda:
    conosci Boris?
    P.S.
    Quanto è piccolo il mondo 😉

  30. non ho parlato di timbri, nè fatto distinzioni tra pubblicisti e professionisti. Intanto per me è giornalista chi fa questo mestiere in un certo modo secondo una certa deontologia, non chiamo collega chi ha il tesserino. Parlavo di forme e contenuti. Se l’alternativa, come ha detto Null, per il futuro sarà imparare a fare copia e incolla da acrobat… permettimi di risentirmi un po’. Non ce l’ho con i blogger, ho anche io un blog, ce l’ho con chi ha visto nel caso macchianera una svolta del giornalismo perché i giornalisti quella notte non erano in redazione e la mattina seguente stavano a santificare il primo maggio. Si è un po’ esagerato.
    Poi se mi consentite la notizia era una non notizia. Un giornalista, ovvero uno che ha a che fare quotidianamente con l’opportunità o meno di pubblicare dati particolari, si sarebbe fermato un attimo a riflettere se fare i nomi (i nomi, solo quelli).
    La notizia in realtà era che un documento è apparso prima su un mezzo non ufficiale di comunicazione e rilanciata dai media ufficiali.
    Ma di qui a dire che si è impostato un nuovo sistema di informazione….

  31. Cara Gabriella,
    quella dell’alternativa di imparare a fare il copia e incolla era una provocazione per dire alcune cose.
    Da alcuni anni, noi tutti, ci troviamo a maneggiare dei documenti in formato elettronico. Saper “maneggiare” questi documenti elettronici è, in alcuni casi, di vitale importanza.
    Lo abbiamo toccato con mano con il rapporto americano sul caso Calipari.
    Da una parte c’è chi ha redatto il documento e ha fatto una pecionata e dall’altra parte c’è chi avendo avuto tra le mani quel documento non ha saputo “spremere”, dal documento , tutto quello che si poteva ricavare.
    Quello di “spremere” i documenti è una tecnica che qualsiasi smanettone mette in pratica ogni qual volta si trova tra le mani documenti di un certo interesse.
    I documenti elettronici dicono molto ma molto di più di quello che si vorrebbe far sapere.
    E’ compito del giornalista andare a vedere cosa c’è “sotto”. E questo non è stato fatto.
    Punto.
    Sul fatto, poi, che le redazioni fossero chiuse mi viene da farti una domanda:
    ma sul sito di Repubblica e del Corriere chi ha messo in linea il documento?
    il personale delle pulizie?
    In ogni caso ti avevo messo il lnk al post di Mario Tedeschini Lalli perchè, a mio avviso, ha analizzato con molta lucidità l’intera vicenda.
    Per il resto….. ti contatto per email così ti racconto come sono arrivato a te partendo da questo blog.
    Ciao

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