Lezioni dal passato. Spunti, idee, altri progetti, altre nominazioni. Per esempio.
Alex Langer. Convegno “”Verdi di tutto il mondo””, registrato a Roma sabato 9 aprile 1983 alle ore 00:00. L’evento è stato organizzato da Amici della Terra. Su Radio radicale.
“[…] Mentre noi compagni della sinistra, in particolare, eravamo abituati a mettere al centro della nostra attenzione politica sostanzialmente la lotta tra le classi e quindi, in qualche modo tendevamo a vedere l’universo principalmente strutturato intorno alla contraddizione di classe, tra chi sfrutta e chi è sfruttato, tra chi produce senza godere sostanzialmente dei frutti di ciò che produce e chi invece dispone dei mezzi di produzione e quindi decide delle sorti del mondo, ho imparato che probabilmente oggi con più urgenza si affaccia in molte forme la stessa questione della sopravvivenza del genere umano: si affaccia come questione ‘interclassista’.” E ancora, più avanti: “La minaccia di sterminio nelle più varie forme, non certo solo in quella atomica-nucleare o comunque della guerra, ma appunto anche in altre forme quali la fame, il disastro ecologico e così via, è diventata la questione centrale che i ‘verdi’ hanno introdotto nella discussione politica. Ora io non sono sicuro se la politica oggi debba necessariamente ritrovare una nuova centralità, cioè una questione centrale come, per es., il sole nel sistema solare, intorno a cui far ruotare tutto. Sicuramente dai ‘verdi’ c’è questa nuova priorità, se non centralità, che riguarda la sopravvivenza.”
Alex Langer (In: AAVV, conservare l’ambiente, cambiare la politica – atti del convegno internazionale “Un partito/movimento verde anche in Italia?” – 18 e 19 dicembre 1982, Trento, ed. Arcobaleno, 1983.)
«Se avessi di fronte a me un uditorio di ragazze e ragazzi, non esiterei a mostrar loro com’è stata bella, com’è stata invidiabilmente ricca di viaggi, di incontri, di conoscenze, di imprese, di lingue parlate e ascoltate, di amore la vita di Alexander. Che stampino pure il suo viso serio e gentile sulle loro magliette. Che vadano incontro agli altri con il suo passo leggero e voglia il cielo che non perdano la speranza.»
(Adriano Sofri, commemorazione di Langer al Parlamento europeo, luglio 1995)