PER RADIO RADICALE (SETTE) E PER TUTTI I TERREMOTI CHE ABBIAMO DIMENTICATO

«Non si vede più nessuno piangere il secondo giorno dopo il terremoto.»
Gianni Rodari, 8 maggio 1976.

Quanti terremoti ci sono nella nostra memoria? Quanti ne ricordiamo, cosa ne sappiamo? Un piccolo elenco.
Il terremoto del Friuli del 1976 colpì il 6 maggio 1976, con ulteriori scosse l’11 e 15 settembre.Per sapere cosa facevano in Friuli gli obiettori di coscienza per aiutare dopo il terremoto, c’è  Radio Radicale.
In Irpinia, la terra trema il 23 novembre 1980. Potete ascoltare la lunga trasmissione, sette ore, del 25 novembre, con Lino Jannuzzi in studio. Qui le dichiarazioni di Sandro Pertini, in studio Carlo Romeo, Adele Faccio, Gianluigi Melega.
Nelle Marche e in Umbria, tutto si sbriciola il 26 settembre 1997. Radio radicale, il  15 novembre, propone  un servizio su come si sta avviando la ricostruzione.
In Abruzzo, il 6 aprile 2009, la tragedia che ancora non è terminata: fra le molte cose,  qui un’intervista a Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila.
Infine, quel che ricordiamo meglio, almeno alcuni di noi, quello che ancora lascia le popolazioni senza case e senza prospettive: terremoto nel centro Italia, agosto 2016. Qui il servizio. Seconde scosse, ottobre 2016. Qui il servizio.
Infine, non da Radio Radicale, che però continua a occuparsi dei terremotati.
Qui l’appuntamento per il 1 giugno di Terre in moto Marche, dopo “33 mesi più spiccioli, nonostante ritardi, sae ammuffite, cas che non arrivano, delocalizzazioni che non partono, apparati legislativi contraddittori, tre governi, selfie, candidati che fanno campagna elettorale a pane e ciauscolo per poi scomparire, il nevone del gennaio 2017, le speculazioni, la ricostruzione che non parte, gli appalti non chiari, il “non vi lasceremo soli””.

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