Ordunque. La notizia riguarda la cancellazione
dal cartellone della Deutsche
Oper di
Berlino di Idomeneo di Mozart, nell’allestimento di Hans Neuenfels
risalente al 2003. Come scrive Andrea Tarquini per Repubblica: “Il
regista Hans Neuenfels aveva voluto una versione provocatoria dell´opera
mozartiana. Il re di Creta si confronta con i leader e simboli delle grandi
religioni: Nettuno per i pagani, Gesù Cristo per i cristiani, Maometto per i
musulmani, Buddha per i buddisti. Verso la fine, Idomeneo si presenta con un
sacco sporco di sangue, e lo svuota: contiene le teste dei quattro, appena
decapitati. E i crani sanguinanti vengono esposti. Il primo grido d´allarme era
venuto dai responsabili della sicurezza nella capitale. L´opera creerebbe «un
rischio incalcolabile». Era solo un avvertimento, non la richiesta di
autocensurarsi. Ma Kirsten Harms lo ha preso molto sul serio. E ha
cancellato le rappresentazioni: la sicurezza degli spettatori fa premio sulla
libertà dell´arte. Niente Idomeneo: si cambia cartellone”.
Prima di arrivare a qualsivoglia conclusione, vale
la pena di leggere questa frase, riportata da Il Sole 24 ore, che viene
da una recensione allo stesso allestimento apparsa tre anni fa sulla Berliner
Zeitung: “poichè milioni di morti vanno messi sul conto dei conflitti
religiosi, l’abolizione di ogni religione potrebbe costituire senz’altro una
misura in favore della pace”.
Unisco – alquanto stupefatta – quello che nel 1953 Max
Frisch scrisse nella prefazione a Don Giovanni o l’amore per lα Geometria: «Spero che oggi nessuno
pretenderà da un autore di commedie quell’assoluto che Don Giovanni evoca nelle
vesti del Convitato di Pietra. Cosa ce ne facciamo oggi di questo
spaventapasseri? Quale dei nostri spettatori crede che i morti che hanno subito
un insulto riappaiano e vengano a sedersi alla nostra tavola? Nei nostri
parlamenti, nelle nostre conferenze, dove si parla di guerra e di altri affari,
dovrebbe comparire tutta una schiera di cadaveri» .
Ps.
Per i curiosi: non è la prima volta che Mozart viene censurato. Un solo esempio
che va nella direzione opposta all’Idomeneo di Neuenfels: Don Giovanni (abbiate
pazienza, è un vecchio amico) è stato rappresentato per la prima volta nel
1787. Fino al 1811 a Parigi si conosceva soltanto una versione dove a fare
giustizia del nostro erano tre gendarmi, sembrando probabilmente la Statua
eccessivamente soprannaturale (ma anche Patrice Chereau sostituì il monumento
con un paio di poliziotti…).
Da quanto ho letto non è Mozart il censurato, ma Hans Neuenfels, in una scena che la Wikipedia definisce “a departure from the libretto and score”. E sebbene io non sia religioso, mi sembra che che l’episodio con i quattro decollati quanto meno di cattivo gusto, difficile però da valutare al di fuori del contesto. Si sa qual è il motivo di questa aggiunta all'(ur)testo?
Posso immaginarlo, dal momento che il libretto si fonda sull’ingiusta richiesta di un Dio (Nettuno, nel caso) che chiede ad un padre di sacrificare il proprio figlio…
“Come diceva il massimo esponente del pensiero ebraico del ‘900, il rabbino Leon Ashkenazi, ‘un buon ebreo assomiglia a un buon musulmano come due gocce d’acqua. Così come un cattivo ebreo assomiglia a un cattivo musulmano. Questo vuol dire che il vero merito è l’etica, la fratellanza e la bontà, non la religione: perché ognuno può scegliere la propria’… ‘C’è anche un verso del Corano che recita: *se Allah avesse voluto fare di tutti gli uomini una sola comunità di fede lo avrebbe fatto lui*. Con questo voglio dire che quando l’uomo abbandona il cammino della spiritualità e dell’etica non c’è differenza tra le religioni’.” (Moni Ovadia al convegno sulle ‘Nuove politiche culturali del Mediterraneo’, a Gibellina, Trapani.)
splendida citazione, Lucio.
Non capisco le ragioni della censura.
In fin dei conti Idomeneo è stato… quadripartisan.
Detto questo il signor Neuenfels non gode affatto della mia stima.
Ricordo ancora con orrore il suo Pipistrello di Salisburgo.
A riguardo, vi invio articolo apparso oggi on line sul sito del Guardian:
Merkel voices concern over opera cancellation
David Fickling and agencies
Wednesday September 27, 2006
Guardian Unlimited
Mozart’s Idomeneo, which has been cancelled by the Deutsche Oper. Photograph: Claudia Esch-Kenkel/EPA
Angel Merkel today warned of the dangers of “self-censorship” in Germany after a Berlin opera house cancelled its staging of a Mozart opera because of fears that scenes in it would offend Muslims.
“We must take care that we do not retreat out of a fear of potentially violent radicals,” the German chancellor was quoted as saying by German media. “Self-censorship out of fear is not tolerable.”
On Monday, Deutsche Oper said it would suspend four performances of Mozart’s Idomeneo because of a scene depicting the severed heads of Muhammad, Jesus, the Buddha and the Greco-Roman god Neptune.
The opera house said it had been warned by German security services that the scenes could present an “incalculable safety risk” to the public and employees.
Wolfgang Schaeuble, the German interior minister, today described the decision as “crazy”, and said he would ensure the issue was on the agenda for a summit on Muslim integration that begins today.
“Islam is an important part of Germany and of Europe, and so it must also accept the norms and values that constitute Europe,” Mr Schaeuble told Sueddeutsch Zeitung. “The constitution and its legal order are not negotiable.”
The decision to cancel the opera has divided German Muslims. The leader of the country’s largest Turkish association, Kenan Kolat, criticised the move, saying: “We should not make art dependent on religion. That is a step back to the Middle Ages.”
However, Ali Kizilkaya, the chairman of the German Islamic Council, said the issue was one of respect, and welcomed the cancellation.
Members of Ms Merkel’s CDU-CSU coalition party have been more strident in their criticism of the Deutsche Oper decision.
The Bavarian interior minister, Gunther Beckstein, said the move was “sad proof that Islamic extremist agitation is already affecting freedom of opinion in our society”.
The situation of Germany’s 3.2 million Muslims has become a subject of some anxiety in the country, with fears that a lack of job prospects and the language divide risk creating an embittered Muslim underclass.
Controversy was stoked earlier this month when Pope Benedict XVI gave a speech in Bavaria quoting comments critical of Islam made by a 14th century Byzantine emperor.
The pontiff met Islamic leaders on Monday, giving a further speech in which he underlined his respect for Muslims.
The integration conference will look at ways of improving communal harmony through teaching about Islam in school religious education classes, but many German Muslims have criticised the way the event has been arranged.
The controversial scenes in the opera are a change from the original libretto, in which a Greek king is forced to execute his son because of a vow made to the sea god, Neptune, but is reprieved at the final moment by the god’s clemency.
In the planned Deutsche Oper production, Idomeneo appears to escape his vow and the dominance of religion by appearing onstage with the severed heads of Jesus, Muhammad, Neptune and the Buddha on chairs.
Allora: vorrei distinguere il livello artistico-musicale da quello dell’ opportunità politica di evitare il genere di allestimento previsto. Tralascio questo secondo punto.
Per quanto riguarda il primo dico che Mozart non è stato censurato, ma semmai SALVATO dall’ennesimo scempio che registi e scenografi continuano a perpetrare, negli ultimi anni, sulle sue opere. Non mi sono ancora ripresa dall’indignazione per il Don Giovanni del Festival di Salisburgo…
gabriella