Ventidue anni fa.
Oggi è il giorno in cui ricordiamo Carlo Giuliani.
Oggi è il giorno in cui sui social altri uomini e altre donne passeranno al setaccio le bacheche dove si parla di Genova 2001 per scrivere lo stesso commento: e l’estintore?
Siamo cambiati, però, da allora. E’ in quei tre giorni di Genova che si consuma la disillusione, che si smette di credere che le moltitudini possano sollevarsi e chiedere un mondo giusto. Giusto, non “decoroso”. Giusto per tutti, non per se stessi e la propria famiglia.
Oggi è il tempo del ricordo. L’augurio è che non sia retorico. L’augurio è che non risuonino parole di autogiustificazione da parte di chi ordinò e di chi realizzò quegli ordini. L’augurio è che serva, e servirà.
E dal momento che oggi ricordiamo Andrea Purgatori, l’invito è a guardare la puntata di Atlantide che dedicò a Genova, due anni fa.
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