Tag: Italo Toni

Appaiono un bel po’ di interviste, da ultimo. Prima Giuliano Amato su Ustica. Il 13 ottobre a Piazza Pulita Corrado Formigli intervista l’ex capo del controspionaggio Marco Mancini. Due giorni fa Repubblica intervista  Mario Mori, ex capo dei Ros, e ex Sid. Che dice tra l’altro: “Noi avevamo in Medio Oriente uno dei più grandi uomini di intelligence, il colonnello Stefano Giovannone, uno capace di avere buoni rapporti tanto con l’Olp quanto col Mossad”.
Personalmente ho avuto un brivido nel leggere quella definizione: “uno dei più grandi uomini d’intelligence” riferita a Stefano Giovannone. Quell’uomo, che si faceva chiamare Maestro, è stato in carcere, a Forte Boccea, per rivelazione di segreti di Stato, per ordine di Giancarlo Armati, che indagava sulla scomparsa (e l’assassinio) di Graziella De Palo e Italo Toni. Sulla figura di Giovannone si addensano ombre più fitte della terra di Mordor, e non sono state ancora dissolte. Così come sull’azione dei servizi segreti. 
Resta il fatto che improvvisamente sembra essere in corso una riabilitazione generale. Gli anni, ma certo. La vecchiaia, sicuro.
Ma restano i morti. Specie quelli che non hanno avuto giustizia. Magari, ci andrei cauta.

Nel 2017 una fonte anonima, ex dirigente dei servizi segreti, dichiara a Massimo Numa su Italia Star: “sapevamo tutti i particolari della morte dei due giornalisti, chi li aveva rapiti, poi detenuti in una base palestinese, infine torturati e uccisi. I corpi furono sepolti sotto un cumulo di detriti, in un quartiere non distante da Tiro, vicino al mare, all’interno di un cantiere non lontano da uno svincolo autostradale”.
Quella frase viene rilanciata dalle famiglie De Palo e Toni in un appello letto ieri notte a Chi l’ha visto.
Servirà? Naturalmente è impossibile dirlo ed è impossibile non sperarlo. Per questo, come sempre, si va avanti.

IL RESTO E' SILENZIO

Muore Nemer Hammad, consigliere diplomatico di Abu Mazen e a lungo rappresentante dell’Olp in Italia. Muore di malattia, così come sono morti Stefano Giovannone, Giuseppe Santovito, Emilio Colombo, Francesco Cossiga, Giulio Andreotti, Yasser Arafat, Bettino Craxi, Edera Corrà, e tanti…

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