TASCHE, TACCHI, GAIMAN. E UN SALUTO.

Cose che sto leggendo/ho letto in queste assurde, calde, vagamente isteriche giornate romane.
Un romanzo interessante di Matteo De Simone che si chiama Tasca di pietra ed esce per Zandegù (con copertina bianca, come capirete nel link). Storia apparentemente minima, di una donna che vive come in sogno la propria apatia coniugale e familiare: se non fosse per la strage efferata commessa in un autogrill, in un capitolo notevolissimo, tra Despentes e Tarantino, che vale il libro.
La copia staffetta di Cancer Vixen, graphic novel di Marisa Acocella Marchetto, in uscita per Salani (nonché prossimo film con Cate Blanchett). Che dire. La storia è coinvolgente e dolorosa, chi legge non può che seguire passo passo l’angoscia della fumettista che, a pochi mesi dalle nozze, scopre di avere un cancro al seno (e l’assicurazione sanitaria scaduta), lo cura, lo vince, riscopre i rapporti amicali e familiari. Però lo sfondo Sex and the City, con tacco a stiletto e finte bionde d’ordinanza, mi infastidisce non poco.
Stasera mi ci dedico e non vedo l’ora: è l’ultimo libro di Neil Gaiman, Il cimitero senza lapidi e altre storie nere. Peraltro, ho anche scoperto che esiste una versione italiana autorizzata del blog di Gaiman medesimo: qui.
Cose che non leggerò. I libri su Lady D. Ulteriori rievocazioni degli anni di piombo mischiate con storie d’amore ormai perdute. Il catalogo delle proprie posizioni sessuali elencato da festose o pensose esordienti. Et similia.
Update. Leggo qui, ora, della scomparsa improvvisa di un vecchio amico. Franco Carlini. Una delle primissime persone con cui ho cominciato a parlare di web, molti e molti anni fa. Sono sgomenta e addolorata.
Aggiornamento ulteriore. Un ricordo di Carlini, da parte di Vittorio Zambardino.

13 pensieri su “TASCHE, TACCHI, GAIMAN. E UN SALUTO.

  1. Senti un po’, Morgillo. Questo è un blog personale, non un quotidiano letterario. Se consideri quel che scrivo e come lo scrivo un rutto, non sei obbligato a leggerlo. Non ho postato una “recensione” (come in altri casi), ma una “segnalazione”: se la cosa non ti soddisfa, ti assicuro che esistono molti altri spazi dove troverai argomentazioni di tuo gradimento. Grazie.

  2. Uau. Alessandro Morgillo! Quello che scrive post come
    – Hai mai camminato sulla grata di un parcheggio, senza vertigine, sull’abisso, levitando?
    – No. Solo sui fili di lana delle scale mobili.
    L’autore del romanzo Acidula mora di bosco! E di Mucca tagli@ta cavallino!
    Un suo rutto sarebbe un vero onore per noi miseri umani.

  3. Morgillo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Quello che scrive post così
    Culi umidi. Bianchicci. Quando il sole è incestuoso e folle, solo la passera è fresca.
    Voglio l’autografoooo!

  4. Morgillo, a prescindere dal fatto che le provocazioni non giungono in un momento piacevole (ma porca miseria, è morto un vecchio amico, possibile che certi narcisismi di bassa lega siano irrefrenabili?), ti rispondo per quanto riguarda i due testi in questione.
    Ho letto il romanzo di De Simone, che è estremamente breve peraltro, nella giornata di martedì. Ieri pomeriggio ho ricevuto e letto Cancer Vixen. Vuoi anche sapere se sottolineo con la matitina? Se prendo appunti sul quaderno? Se leggo seduta in poltrona o alla scrivania?

  5. Narcisismi di bassa lega?
    A trenta metri sotto il livello del mare nessuna sirena.
    Mi dispiace per il suo amico.
    No. Non mi interessa sapere se sottolinea con la matita. Solo se conserva tutti i libri che legge o se fa la raccolta differenziata. Buona giornata.

  6. Era una persona disponibile e in gamba, Carlini. Ho incominciato a leggerlo ed apprezzarlo dopo averlo avuto come docente a un corso. Era il 2003, parlò dei blog. Disse che piano piano uno ci fa l’occhio, capisce se sono o meno attendibili. E mi son sempre ripromesso di inviargli una mail. Rinviando sempre. Mi spiace, perché era davvero una brava persona. Mite e preparata.

  7. Un consiglio: ignorate Morgillo.
    E’ un disturbatore professionista. Una sorta di Gabriele Paolini dell’Internet.
    Cercatelo con Google e vedrete di che pasta è fatto.
    Deus

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