Gargoyle ripubblica Danza macabra di Dan Simmons.
E’ un gran bel libro. Anche se Simmons, ora, non è una gran persona.
di Loredana Lipperini
Gargoyle ripubblica Danza macabra di Dan Simmons.
E’ un gran bel libro. Anche se Simmons, ora, non è una gran persona.
Al posto tuo, non farei proprio pubblicità a Simmons.
Che significa: i suoi romanzi sono validi ma lui no?
Autori come Simmons vanno boicottati e basta, e te lo dice uno che un tempo lo ammirava, ma oramai…
Dai, prendi anche tu le distanze da questo personaggio, e ammettilo: è un post sbagliato. Capita a tutti.
Io trovo Danza macabra un libro importante, per il genere e non solo. Punto.
il boicottaggio è una buona forma di censura sociale, anche di pressione. tuttavia, la letteratura è una forma originale di consumo. quindi, un modo per non negarsi l’opportunità di leggere ottimi libri senza per questo sostenere l’autore – di cui non si amano le posizioni, la personalità, certe opinioni – mi sembra possa essere il prestito. Si prende in prestito, magari in una biblioteca, il libro, lo si legge e lo si restituisce.
Ma non leggere, boicottare un autore perché è scomodo o ha convinzioni aberranti è sciocco: con questa griglia non sopravvivrebbero Celine, Pound… e tantissimi altri.
Lo disse anche Hemingway al processo contro Pound, accusato di collaborazionismo: “I grandi poeti non necessariamente sono i migliori insegnanti per le educande, né le guide più coraggiose per gli scout, né modello per i giovani”.
Che idiozia il boicottaggio.
Con simili ragionamenti si arriverà a proibire Pirandello per “vizi” pubblici o a non apprezzare l’arte di un Carmelo Bene per vizi privati.
E’ pacifico che le opinioni di uno scrittore non dovrebbero influenzare il giudizio sulla sua opera ( ogni ragionamento contrario è da polizia politica di un regime totalitario, fascista, stalinista, islamico o comunista che sia, ognuno ci aggiunga l’etichetta favorita), tuttalpiù fornire una chiave di interpretazione.
Non darei troppo credito all’origine della notizia: la versione riportata sembra di parte, in linea con l’orientamento del sito che lo stigmatizza ed in sintonia con i comportamenti sopra fra parentesi, presentando in un certo modo la notizia così da preconfezionare il giudizio negativo
Simmons – probabilmente anche per controprovocare un provocatore- alla riferita informazione di una persona di origine mediorentale che aveva intenzione di fare un attentato suicida, ha consigliato al referente di rivolgersi alle autorità, aggiungendo successivamente di averlo fatto egli per esso.
Ammesso che la vicenda riferita fosse vera, Simmons non ha additato un reato di opinione, non ha fatto una delazione ai danni di un combattente per la libertà, ha semplicemente segnalato, in un forum pubblico, di aver avuto una notizia da lui non controllabile e che gli organi competenti avrebbero potuto, quindi, verificare, riguardo ad un (possibile? probabile? ) attentato.
Si provi a sostituire Simmons con un qualunque moderatore di blog o forum che venisse informato allo stesso modo della commissione di un probabile odioso reato ( perchè di questo si tratta) il cui responsabile potrebbe essere rintracciato e fermato prima di fare vittime innocenti e ci si chieda quale comportamento questi avrebbe dovuto tenere in simili circostanze.
Glissare, minimizzare, incoraggiare il suicida criminale, moraleggiare nei confronti di colui che ha riferito l’informazione, ben guardandosi di fare qualcosa di concreto?
( peraltro dai suoi libri questo scrittore mi è sempre sembrato bendisposto verso le popolazioni del medio oriente, in particolare i palestinesi).