VERITA' E INESATTEZZE SUL SONDAGGIO DI GOODREADS

Chi diffida dei sondaggi può avere le sue ragioni, anche se dovrebbe, semmai, diffidare di come vengono letti i numeri che dai sondaggi emergono, e della scarsa competenza statistica di chi li interpreta.
Detto questo, ci sono buone ragioni per nutrire qualche dubbio sul sondaggio di cui si parla oggi, che è quello di Goodreads, social network di lettori che sembra aver sostituito aNobii nelle abitudini di frequentazione , e che dimostrerebbe che  “ il 90 per cento dei 50 libri più letti dagli uomini sono scritti da uomini. E 45 dei 50 libri più letti dalle donne sono scritti da donne”.
Perché dubitarne? Perchè il sondaggio di Goodreads , almeno da quanto è dato capire, non sembra condotto su basi scientifiche, e non si comprende se di sondaggio si sia trattato o di analisi dei dati degli iscritti (chissà perché Amazon ha comprato Goodreads, se non per avere accesso ai dati).
Inoltre. Se andiamo a curiosare fra i cinque titoli che, come si legge su Illibraio, sono scritti da donne e letti dagli uomini, troviamo tutti romanzi per young adults, di genere romance o paranormal romance. Su cinque titoli di libri scritti da uomini e letti da donne, tre sono ugualmente per giovani adulti, due sono thriller d’autore (rispettivamente Il baco da seta di Robert Galbraith-J.K.Rowling) e Mr.Mercedes di Stephen King.
La prima considerazione da fare è che con ogni probabilità il monitoraggio è stato fatto su lettrici e lettori molto giovani, che sono anche quelli che, con uguale probabilità, frequentano più attivamente il social.
Sembra poco sensato, dunque, partire in quarta con “gli uomini leggono Roth e le donne leggono Elena Ferrante”, perché quel target, con l’ennesima uguale probabilità, ignora entrambi e si diverte allegramente con gli dei dell’Olimpo e le distopie.  Di fatto, però, è questo che si legge sulle testate che hanno riportato la notizia.
E questo porta a quella che dovrebbe essere la riflessione centrale. Se dovessimo prendere alla lettera i numeri (e non va fatto) non sarebbe sorprendente scoprire che gli uomini, salvo eccezioni, leggono poco le scrittrici (e non viceversa).  C’è una bella frase dell’autrice  A.M. Homes, in proposito: “As Grace Paley once said to me, ‘Women have always done men the favour of reading their work and men have not returned the favour.”’ E Goodreads medesimo cita le (a loro volta già citate qui) analisi di VIDA sulla scarsa visibilità delle scrittrici nelle recensioni letterarie.
Detto questo, io credo pochissimo e tendo a respingere campagne come leggiunadonna. Credo molto, invece, che esista una sottile diffidenza, magari inespressa e messa a tacere, nei confronti delle scrittrici ritenute inchiodate al pozzo nero, o rosa, del sentimentale. Che non sia così è evidente. Che venga vissuto così è molto, molto possibile. Ma ancora una volta il rimedio è uno solo: aumentare il numero di scrittrici da leggere negli anni della scuola, come scrisse oltre un anno fa Christian Raimo in un post, pensate un po’, sul femminicidio.

4 pensieri su “VERITA' E INESATTEZZE SUL SONDAGGIO DI GOODREADS

  1. Il suo post mi ha fatto venire in mente innumerevoli spunti, riportandomi soprattutto all’avversione che nutro nei confronti dei gender studies, in particolare in letteratura, praticati molto nei paesi anglofoni. Sono anni che penso che il “leggiunadonna” sia quantomai sciocchino; credo invece che leggere, leggere tutto, sia la cosa più importante. Ed infine penso ad una delle mie scrittrici preferite, anzi a due: l’immensa Virginia Woolf, che ha generato un capolavoro come “Orlando”, e George Eliot, che doveva usare uno pseudonimo per far arrivare al mondo le sue parole.
    Grazie Loredana, per avermi fatto accendere il cervello di prima mattina! Buona giornata :).

  2. Loredana, ma complimenti! Dico davvero: una lettura dei dati degna di uno statistico! Forse dovresti preoccuparti… la frequentazione di certe cattive compagnie ti sta traviando, mi sa. 🙂

  3. A proposito della percezione circa le scrittrici da parte degli scrittori e dei critici:
    https://vibrisse.wordpress.com/2014/11/29/cinque-suggerimenti-che-mi-permetto-di-dare-a-chi-esercita-la-nobile-arte-della-critica-letteraria/#comment-42700
    A proposito del mondo editoriale-letterario visto da Zerocalcare al festival di Torino:
    “l’orrore”
    Chiaramente facendo attenzione al campione statistico e al bias del WYSIATI (ciò che vedi è solo ciò che c’è)

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